Campagna inglese: alla scoperta di 4 luoghi da favola

Campagna inglese: alla scoperta di quattro luoghi da favola

Con il loro fascino fiabesco, le imponenti tenute e i piccoli villaggi in cui il tempo pare essersi fermato, le campagne inglesi attirano da sempre i visitatori, oggi resi ancora più numerosi grazie alla scoperta di uno stile di vacanza più lento.

In questo post, ti guideremo tra verdi colline, parchi naturali, e borghi ricchi di storia, in quattro luoghi magici della campagna inglese.

Costwold

Appena a un paio d’ore a Ovest di Londra, distribuite in sei contee tra Inghilterra e Galles, le colline dei Costwold sono celebri per i loro villaggi incantati, come Castle Combe e Bibury, e per i sentieri da trekking, come la Costwold Way, un tracciato lungo ben 164 chilometri. Per gli appassionati di storia inglese, non mancano gli edifici di rilievo, come il Berkeley Castle o il Sudeley Castle, in genere circondati da antichi giardini.

Lake District

Reso noto da innumerevoli romanzi, film, poesie e dipinti, il Lake District è da sempre una meta di vacanza per la borghesia e l’aristocrazia inglese grazie ai suoi paesaggi selvaggi e romantici. Questo parco nazionale include la vetta più alta d’Inghilterra, Scafell Pike e si estende su quasi 2.400 chilometri quadrati. L’ideale per escursionisti e amanti degli sport all’aria aperta, ma anche per chi vuole fare un viaggio alla scoperta di uno dei luoghi che hanno più ispirato gli artisti di questa parte del mondo.

Castello di Bodiam

Nell’East Sussex, a circa un’ora e mezza di auto dalla capitale, si trova un luogo capace di catapultare i visitatori in un mondo incantato. È il Castello di Bodiam, un imponente maniero del XIV secolo costruito nel mezzo di un ampio specchio d’acqua artificiale, che è stato protagonista di molti importanti eventi della storia inglese.
Oggi è una celebre meta turistica che si può raggiungere anche con un treno a vapore.

Yorkshire Dales

Zona collinare ai piedi dei monti Pennini nel nord dell’Inghilterra, questa vasta area di campagna permette di scoprire la tipica brughiera inglese, ricca di muretti a secco e punteggiata di mandrie di bovini e ovini. Anche qui, non mancano i sentieri escursionistici e i villaggi di pietra, anche se quest’area è nota soprattutto per i suoi sistemi di grotte, tra cui uno lungo oltre 87 km.

Immergiti nella cultura inglese con un corso British Schools

La cultura e la lingua inglese ti appassionano? Scoprile con l’aiuto di insegnanti professionisti e di un metodo che combina efficacia e divertimento! Cerca la sede British Schools più vicina a casa, fai il test per determinare il tuo livello attuale di inglese e trova il corso perfetto per te!

Ripartono i corsi di inglese per bambini British Schools!

Ripartono i corsi di inglese per bambini British Schools!

Si torna a scuola, e ricominciano anche i nostri corsi di inglese per bambini. Suddivisi in diversi livelli di età e accompagnati da una mascotte d’eccezione, la nostra nocciolina Peanut, porteranno i più piccoli non solo a conoscere l’inglese, ma anche ad amarlo!

Andiamo a scoprire l’offerta British Schools per giovanissimi learners.

 

I corsi di inglese per bambini British Schools

I nostri corsi Kids sono organizzati a partire da percorsi didattici coinvolgenti, grazie ai quali i bambini potranno andare alla scoperta della lingua inglese divertendosi. I piccoli studenti impareranno facendo pratica, con lezioni pensate per interessarli e rispecchiare la realtà del loro quotidiano.

I corsi di inglese per bambini British Schools possono essere individuali o collettivi.  Inoltre, è possibile anche scegliere un soggiorno studio all’estero in college o scuole noti per la qualità del loro insegnamento e per l’accoglienza a 360° degli allievi, che vengono coinvolti in attività come escursioni, sport, giochi e molto altro.

Per quanto riguarda i corsi di inglese per bambini che si svolgono nelle nostre sedi, ecco una panoramica completa della nostra offerta:

  • Peanut’s first steps: un corso di inglese per bambini di età pre-scolare (4-5 anni) che offre loro un approccio alla lingua adatto al loro livello di sviluppo;
  • Peanut’s first strides: per bambini che frequentano il primo o secondo anno di scuola primaria;
  • Peanut starts out: per allievi che frequentano il terzo o quarto anno di scuola primaria, conduce alla Certificazione Cambridge English Starters;
  • Peanut moves on: per studenti all’ultimo anno delle scuole elementari o al primo anno delle scuole medie, consente di accedere alla Certificazione English Movers – CEFR A1;
  • Peanut flies high: il livello più elevato, adatto a bambini del primo o secondo anno delle scuole medie, conduce alla Certificazione Cambridge English Flyers – CEFR A2.

E per gli studenti più grandicelli? Ci sono i corsi di inglese per ragazzi Teens !

 

Imparare l’inglese da bambini è meglio!

Non è solo un modo di dire, ma una verità scientifica: i bambini imparano davvero le lingue molto più facilmente degli adulti. Il loro cervello infatti è così elastico che entro i 10 anni di età può imparare una seconda lingua a livello di un madrelingua. Dopo, diventa molto più difficile.

Non solo, ma gli studi dimostrano che le persone bilingui hanno più materia grigia e migliori risultati scolastici in generale. Insomma, studiare l’inglese da bambini offre una marcia in più che accompagnerà i più piccoli per tutta la vita!

Vuoi saperne di più sui nostri corsi per bambini e sul loro programma? Contattaci o recati alla sede British Schools più vicina a casa tua!

Castelli di Scozia: i più belli e affascinanti da visitare

Castelli di Scozia:i più belli e

affascinanti da visitare

Con oltre 3.000 castelli concentrati su una superficie equivalente a poco più della metà del nord Italia, la Scozia è decisamente la meta perfetta per gli appassionati di manieri, torri, vecchie mura di pietra e luoghi che paiono usciti da una favola.

Alcuni castelli scozzesi sono decisamente famosi e ricevono orde di visitatori ogni anno, altri sono semplici rovine che punteggiano la campagna. A nessuno, però, manca il fascino che qualunque viaggiatore cerca, anche grazie agli spettacolari paesaggi per cui la Scozia non ha rivali.

Quali sono, però, i castelli più imperdibili in Scozia? Ecco un elenco dei più belli.

 

Castello di Edimburgo

Il più celebre e probabilmente il più visitato castello della Scozia è anche uno dei pochi luoghi del paese dove vedrete sventolare l’Union Jack, ovvero la bandiera del Regno Unito e simbolo della  monarchia britannica (che in Scozia non riscuote certo il successo che ha nella confinante Inghilterra).

Il castello sorge su un vulcano spento, e racchiude musei, splendide sale, i tesori della Corona e molti, impressionanti cannoni. Tra questi, il cannone soprannominato One O’Clock Gun spara i suoi colpi ogni giorno all’una di pomeriggio.

 

Eilean Donan Castle

Questo fotografatissimo castello è stato eretto in una posizione a dir poco scenografica, su un isolotto alla confluenza di due loch, i laghi affusolati di cui la Scozia è ricca. Nonostante l’aspetto medievale, l’attuale costruzione è stata rifatta all’inizio del XX secolo, così come il pittoresco ponte ad archi che permette di accedere al castello dalla terraferma.

 

Dunvegan Castle

Rechiamoci ora in un luogo decisamente remoto ma non per questo meno imperdibile: l’isola di Skye. È qui, su una roccaforte a pochi metri dal mare, che si trovano il Dunvegan Castle, il più antico castello scozzese ad essere continuamente abitato, dato che è la residenza del potente clan MacLeod addirittura dal XIII secolo. Non solo, ma è stato uno dei luoghi in cui è stato girato il film Highlander.

 

Blair Castle

Questo castello dall’aspetto decisamente fiabesco, con le sue mura candide e i suoi meravigliosi giardini, è stato costruito nel lontano XIII secolo ed è la residenza dei Duchi di Atholl. Ha anche, però, un lato decisamente meno rassicurante, dato che è la sede dell’ultimo esercito privato legale in Europa, gli Atholl Highlanders, al comando del Duca.

 

Glamis Castle

Questa immensa fortezza medievale si caratterizza per le sue mura di arenaria rossa. La leggenda narra che detenga un inquietante record: quello di castello più infestato dai fantasmi di tutta la Scozia.

 

Dunrobin Castle

Altro immenso maniero, ha ben 189 stanze ed è realizzato in uno stile francese che lo rende particolarmente aggraziato. Tra le altre cose, ospita un ristorante, un negozio di souvenir, e viene affittato per matrimoni particolarmente sfarzosi.

 

New Slains Castle

Oggi un’affascinante rovina a picco sul mare, pare sia stato d’ispirazione nientemeno che allo scrittore scozzese Bram Stoker per immaginare il castello del Conte Dracula.

 

Inveraray Castle

Celebre per i suoi interni perfettamente conservati e per la sua architettura in stile neogotico, è comparso, tra gli altri, anche nella celeberrima serie TV Downton Abbey.

 

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5 radio in inglese da ascoltare gratis online

5 radio in inglese da ascoltare

gratis online

L’ascolto è senza dubbio uno degli elementi fondamentali dell’apprendimento di una lingua. Consente di prendere familiarità con i suoi suoni specifici, esercitare la comprensione del lessico e la formazione delle frasi, farsi l’orecchio ai diversi accenti e così via. E poi, puoi scegliere una stazione che si adatta ai tuoi interessi – che siano arte, sport, musica rock, lirica e così via – e divertirti mentre impari! Tutto ciò vale, naturalmente, anche per l’inglese.

In questo articolo ti presentiamo dunque cinque radio in inglese che puoi ascoltare gratis online direttamente dal tuo smartphone, tablet o PC. Stay tuned!

 

BBC Radio World Service

Se i canali prettamente britannici della BBC sono purtroppo bloccati per chi li ascolta al di fuori del regno unito, BBC Radio World Service è invece perfettamente accessibile. Offre news, programmi di attualità, audio documentari storici, interviste, podcast e molto altro. Una vera finestra sul mondo in lingua inglese.

 

CBC Radio

 

La Canadian Broadcasting company, ovvero il corrispettivo canadese della RAI, ha diversi canali radio che è possibile ascoltare via web sul suo sito. Trasmette, oltre alle news canadesi e internazionali, anche programmi di musica, arte e letteratura, oltre che a podcast narrativi.

 

WNYC

La radio bandiera della città di New York può essere ascoltata ovunque via web. Sulle sue frequenze si parla di politica, economia, ma non mancano i programmi dedicati all’arte e alla letteratura. Un modo per scoprire quali sono i temi caldi nella Grande Mela, immaginando di camminare lungo le strade affollate di Manhattan.

Heart

Vuoi sentirti nel cuore di Londra? Heart 106.2 fa al caso tuo. Molto incentrata sulla cultura pop – con tanto di gossip, interviste ai VIP e una programmazione musicale che mescola pezzi nuovissimi e nostalgia pop – è l’ideale per chi vuole un ascolto leggero e frizzante. Piccola nota: per ascoltarla da smartphone occorre installare l’app Global Player.

98FM

Questa radio dublinese offre musica pop e programmi di intrattenimento pieni di humour. Puoi ascoltarla direttamente via web e goderti alcuni dei programmi radiofonici più amati nella verde Irlanda.

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Past continuous: come si forma e quando si usa

Past continuous: come si forma e quando si usa

Continuiamo il nostro viaggio nei verbi inglesi con un tempo che spesso crea qualche difficoltà agli studenti: il past continuous. In questa breve guida, ti insegneremo a usarlo in modo corretto, con diversi esempi pratici. Non dimenticare di metterla tra i preferiti!

 

Come si forma il past continuous

La formazione del past continuous è per fortuna molto semplice:

Soggetto+ verbo essere al passato + verbo in -ing

Facciamo qualche esempio per rendere il tutto più chiaro:

  • I was sleeping
  • Marco was working
  • You were drinking
  • They were running


Ti ricordiamo che il passato del verbo essere in inglese si declina in questo modo:

I was

You were

He/she was

We were

You were

They were

Quando si usa il past continuous

 

Comprendere le regole d’uso del past continuous è per fortuna più facile di quanto sembri. Questo verbo infatti corrisponde in modo piuttosto preciso a una forma verbale che esiste anche in italiano, e che è:

stare al passato + gerundio presente

Andiamo a riprendere gli esempi proposti sopra perché tutto sia più chiaro:

  • I was sleeping → Stavo dormendo
  • Marco was working → Marco stava lavorando
  • You were drinking → Tu stavi/Voi stavate bevendo
  • They were running → Essi stavano correndo

Nella pratica, il past continuous si usa:

  • Per descrivere un’azione che era in corso nel passato quando ne è avvenuta un’altra. 

Esempio: I was sleeping when someone knocked on the door → Stavo dormendo quando qualcuno bussò alla porta.

  • Per descrivere un’azione che era in corso in un momento preciso del passato.

Esempio: Yesterday night at 10 pm I was watching a movie → Ieri sera alle 22 stavo guardando un film.

Questo naturalmente vale anche per la forma interrogativa. Riprendendo gli esempi precedenti:

What were you doing when someone knocked on the door? → Cosa stavi facendo quando qualcuno ha bussato alla porta?

What were you doing yesterday night at 10 pm? → Cosa stavi ieri sera alle 22?

Vediamo ora un paio di esempi di frase negativa:

  • Yesterday morning at 9 am you weren’t working yet → Ieri mattina alle 9 ancora non stavi lavorando.
  • I told you I wasn’t sleeping, but it wasn’t true → Ti ho detto che non stavo dormendo, ma non era vero.

Come vedi, in tutti gli esempi forniti è possibile tradurre il past continuous in italiano con la forma stare al passato + gerundio presente.

 
 

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San Patrizio: alla scoperta della festa più irlandese che ci sia

Cosa fare a Londra a febbraio:

gli eventi imperdibili

Con la sua allegria sfrenata, il suo spirito carnevalesco, e il calore che solo l’animo degli irlandesi sa comunicare, San Patrizio è oggi una festa che trascende i confini dell’Irlanda e anche di quelle comunità irlandesi sparse per il mondo che ancora attendono questo giorno per celebrare la loro madrepatria lontana.

Ma quali sono le origini di questa festa? E quali sono i luoghi migliori per celebrarla al meglio? Vediamolo insieme, magari sorseggiando una buonissima pinta di birra scura.

 

San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda

Pochi sanno che San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda vissuto nel V secolo, non era affatto irlandese ma era nato in Gran Bretagna. La località esatta è difficile da determinare. Per alcuni storici, si troverebbe in Scozia, mentre per altri ancora in Galles o in Cumbria, nel Nord Est dell’Inghilterra. Dalla sua città natale, a 16 anni fu rapito da pirati irlandesi, che lo condussero con loro nell’isola e lo resero schiavo.

Dopo sei anni, riuscì a fuggire e a fare ritorno nella nativa Gran Bretagna, con una fede forgiata dalle difficoltà e un carisma di visionario. Dopo studi ecclesiastici che lo condussero in Francia, fu ordinato vescovo e fece ritorno in Irlanda come missionario. Qui, si occupò di battezzare, convertire e costruire comunità cristiane per ben 40 anni, dando un impulso fondamentale alla cristianizzazione dell’isola. Nei secoli, la sua figura si ammantò di leggende, come quella che lo vede responsabile di aver cacciato i serpenti, animali associati al diavolo, dalla terra irlandese.

Un’altra leggenda vede il Santo utilizzare un trifoglio per spiegare il concetto di trinità al popolo irlandese, gesto che ha reso quest’umile erba il simbolo dell’Irlanda.

 

La festa di San Patrizio e l’identità irlandese

 

Anche se cade il 17 marzo, ormai la festa di San Patrizio si è estesa inglobando, spesso, tutta la settimana attorno a quella data, e non solo in Irlanda.

A Saint Patrick’s Day, gli irlandesi di tutto il mondo si vestono di verde – colore che simboleggia l’Irlanda e che si pensa porti fortuna indossare il giorno di San Patrizio – e festeggiano con fiumi di birra, musica e parate. Nell’isola non c’è pub in cui non si innalzino i bicchieri, e grandi sfilate sono organizzate in tutte le principali città.

Vale però la pena notare che le celebrazioni di San Patrizio sono state per molto tempo più importanti tra la diaspora irlandese, in particolare negli Stati Uniti, che nella madrepatria. Le celebri parate del giorno di Saint Patrick sono infatti nate nel XVIII secolo negli Stati Uniti, laddove i migranti di origine irlandese utilizzavano la festa nazionale per sfilare nelle strade accompagnati da musica e danze, riunendosi e, anche, mostrando la loro orgogliosa presenza nel paese “straniero”.

È solo nel XX secolo che la tradizione di organizzare delle parate si è estesa all’Irlanda stessa. Ed è qui, e in particolare a Dublino, che oggi si svolge la più imponente e colorata, che attira ogni anno spettatori da tutto il mondo.

 
 

Curiosità sulla festa di San Patrizio

  • Vediamo ora alcune interessanti curiosità:
    Il giorno di San Patrizio è chiamato anche informalmente Paddy’s Day.
  • A Chicago, città con una grande diaspora irlandese, il fiume che attraversa la città viene tinto di verde in occasione di Saint Patrick’s Day. Questa tradizione è cominciata nel 1962 per puro caso, quando alcuni lavoratori addetti al controllo dell’inquinamento utilizzarono una tinta verde nell’acqua del corso d’acqua per tracciare alcuni inquinanti.
  • San Patrizio non è soltanto il santo patrono dell’Irlanda, ma anche della Nigeria. Il paese africano (che tra l’altro ha una bandiera di colore verde e bianco) ha infatti sperimentato storicamente una forte presenza di missionari irlandesi. Il legame tra i due paesi non finisce qui, dal momento che la birra Guinness è la seconda più popolare tra i bevitori nigeriani.

 

Avvicinati alla cultura irlandese con un corso di inglese

Anche se la prima lingua ufficiale della Repubblica irlandese è il gaelico, questo viene parlato quotidianamente solo da circa il 40% della popolazione e la lingua più comunemente usata è l’inglese. Ecco perché se vuoi avvicinarti alla cultura irlandese, il primo passo è imparare l’inglese con un corso adatto al tuo livello e alle tue esigenze!

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Cosa fare a Londra a febbraio: gli eventi imperdibili

Cosa fare a Londra a febbraio:

gli eventi imperdibili

Mese invernale ma privo del fascino dell’atmosfera natalizia, febbraio non è uno dei mesi più quotati per il turismo diretto a Londra. Eppure, la capitale britannica ha tantissimo da offrire in quei 28 (o 29!) giorni.

Andiamo dunque a scoprire cosa fare a Londra a febbraio con un elenco di appuntamenti da non perdere!

 

Visita (e balla!) il Festival delle orchidee ai Kew Gardens

Patrimonio mondiale UNESCO, i Kew Gardens ospitano oltre 50.000 piante provenienti da ogni angolo del pianeta, con un enorme varietà di ambienti spettacolari, tra cui un giardino giapponese, una grande pagoda, un giardino mediterraneo e uno dedicato alle rose.

Ma la vera star di febbraio è la serra dedicata alla Principessa di Galles, che proprio in questo periodo ospita il celebre Festival delle Orchidee. Un Festival che si protrae fino a tarda sera, con concerti e DJ Set dalle atmosfere a dir poco uniche.

 

Vivi un San Valentino romantico navigando sul Tamigi

 
La romantica Londra non è di certo avara di luoghi in cui festeggiare un San Valentino a due, ma uno li batte tutti: il Tamigi. Una crociera fluviale può essere un modo unico per godersi una serata indimenticabile osservando la città da una prospettiva nuova, brindando con la propria dolce metà.
 
 

Scopri i nuovi trend alla London fashion week

Appuntamento immancabile per i fashionisti britannici e non solo, la London Fashion Week è un turbinio di sfilate ed eventi nei quali i principali marchi e designer presentano le loro nuove collezioni. Un must per chiunque voglia tenersi al passo con le ultime tendenze.

 

Gira la frittata al Pancake day

Questa giornata dedicata alle classiche frittelle della colazione anglosassone si svolge il martedì grasso, il giorno prima del mercoledì delle ceneri che sancisce l’inizio della quaresima, e cade quindi in genere a febbraio (anche se quest’anno, il 2025, cadrà il 4 di marzo).

La più grande bizzarria di questo evento è la notevole serie di corse con tanto di padella e pancake che si svolgono in diversi punti di Londra, tra cui la UK Parliamentary Pancake Race, i cui concorrenti sono nientemeno che giornalisti e politici.

 

Ammira le luci alla Battersea Power Station

L’iconica centrale elettrica che i Pink Floyd utilizzarono per la copertina del loro album “Animals” ospita ogni anno tra gennaio e febbraio il suo Light Festival, con installazioni, paesaggi sonori ed esperienze interattive.

 

Esplora la storia da una prospettiva nuova con gli eventi del UK LGBT+ History Month

Il mese della storia LGBT nel Regno Unito si svolge a febbraio, e coinvolge una numerosissima serie di eventi, mostre, tornei sportivi, concerti, spettacoli teatrali, e moltissimo altro. Londra, naturalmente, ospita una fetta consistente degli appuntamenti, ed è persino possibile partecipare a tour gratuiti della città con tappe nei luoghi più importanti di questa parte ancora poco nota della storia.

 

Attrezzati al meglio per il tuo prossimo viaggio con un corso di inglese British Schools

Vivi appieno la capitale britannica con una solida conoscenza della lingua inglese. British Schools offre corsi di inglese per qualunque livello ed esigenza, sulla base di un metodo didattico rodato in oltre 70 anni di storia e basato su un mix unico di grammatica, conversazione e divertimento.
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Guida agli articoli determinativi e indeterminativi in inglese

Guida agli articoli determinativi

e indeterminativi in inglese


Oggi parliamo di una domanda che si pongono tutti gli studenti che si approcciano allo studio dell’inglese: come funzionano gli articoli? La risposta, ti rassicuriamo, è piuttosto semplice e non presenta particolari difficoltà, almeno in confronto a lingue più complicate come l’italiano. 

Partiamo quindi con questa rapida guida agli articoli in inglese, incluse le regole che riguardano articoli determinativi e indeterminativi. 

 

Quando si usano gli articoli in inglese e quando no

Incominciamo parlando delle circostanze in cui occorre usare gli articoli in inglese, e quando invece non bisogna farlo. 
 
Come regola generale, possiamo dire che devi utilizzare gli articoli in ogni frase in cui lo faresti in italiano, TRANNE che nei seguenti casi:
  • Quando usi un aggettivo possessivo. Per dire “Il mio cane è nero” dirai “My dog is black”. Non c’è alcun bisogno di aggiungere l’articolo prima dell’aggettivo possessivo (in questo caso my).
  • Nel caso di nomi di paesi. Dirai ad esempio “Russia is big”, o “I’ve visited France”. Tuttavia, c’è un’eccezione: se il nome include termini come states, kingdom o lands occorre usare l’articolo. Dirai ad esempio “Mary lives in the United Kingdom” o “Mark is from the USA”.
  • Quando parli di temi generali e astratti. Ad esempio: “I always listen to music”, “Life is hard”, “Love is in the air”. 
  • Quando parli di una categoria generica di persone, animali o oggetti. Ad esempio: “Doctors are often stressed”, “I love dogs”, “Pizza is my favourite food”.
  • Davanti ai nomi di lingue. Ad esempio: “English is a beautiful language”. 
  • Davanti ai nomi dei pasti. Ad esempio: “Breakfast is the most important meal of the day”. 
  • Davanti ai nomi di giochi, sport, laghi e alla parola “television” o “TV”. “I play basketball”, “I live near Lake Garda”, “I watch TV in the evening”. 
 
Ti sembra complicato? Non preoccuparti, con il tempo – e magari un buon corso di inglese che preveda esercizi di conversazione e ascolto – ci farai presto l’orecchio!

 

Gli articoli determinativi in inglese

 
La questione degli articoli determinativi in inglese è davvero semplicissima: ne esiste uno solo, the. Viene impiegato con qualunque termine, che sia maschile o femminile, singolare o plurale. Facile, vero?
 
L’unica piccola difficoltà sta nel ricordarsi che la pronuncia di the varia leggermente a seconda dell’iniziale del termine che lo segue:
  • Se l’iniziale è una consonante o un acca aspirata, si pronuncia con un suono “debole”, che corrisponde al suono di the all’interno della parola mother. Ad esempio: “The cat”, “The house”, “The table”.
  • Se l’iniziale è una vocale o un h muta, si parla di suono “forte”, che corrisponde a “thi” pronunciato con una “i” lunga. Ad esempio: “The egg”, “The hour”, “The afternoon”. 
 
 

Gli articoli indeterminativi in inglese

Gli articoli indeterminativi inglesi sono “a” e “an” per il singolare, e “some” per il plurale.

  • “a” si usa quando la parola che segue comincia per consonante. Ad esempio: “A game” , “A star”, “A car”;
  • “an” invece è impiegato quando la parola che segue comincia per vocale. Ad esempio “An apple”, “An octopus”;
  • “some” si usa con i sostantivi plurali o con quelli non numerabili (uncountables). Ad esempio: “some birds”, “some books”, “some food”.

 

Vuoi migliorare il tuo livello di inglese ma la grammatica non è il tuo forte? Prova un corso British Schools! Con un metodo interattivo radicato in oltre 70 anni di esperienza nell’insegnamento dell’inglese, offriamo un apprendimento efficace e divertente, adatto a ogni livello.

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Si torna a scuola! È il momento di imparare l’inglese

Si torna a scuola! È il momento di imparare l'inglese

Si torna sui banchi di scuola, e riaprono anche le aule di British School per l’inizio dei nostri corsi annuali! E allora l’anno scolastico comincia con un nuovo proposito: imparare l’inglese, e farlo divertendosi. 

Vediamo insieme una panoramica dei nostri corsi per tutte le età, da quelli specifici per i bambini, a quelli per ragazzi, fino a quelli dedicati agli adulti!

 

Aiuta i bambini a imparare l’inglese con un corso British Schools

È noto: studiare l’inglese da bambini permette di impararlo con grande facilità e rapidità, grazie alla particolare elasticità della mente dei più piccoli. A patto, però, che venga insegnato in un modo che sappia coinvolgere gli studenti senza annoiarli e appesantirli con un ulteriore carico oltre a quello scolastico. 

È proprio con a cuore questi principi che nascono i corsi di inglese per bambini British Schools. Organizzati su 5 livelli di età che vanno dalla scuola dell’infanzia (4-5 anni) ai primi due anni delle scuole medie, sono pensati per essere stimolanti per i più piccini e permettergli di imparare l’inglese divertendosi. E dal terzo livello in poi, offrono l’accesso alle certificazioni Cambridge English.

Oltre ai corsi collettivi, sono disponibili anche corsi individuali con la possibilità di costruire il percorso didattico e il programma delle lezioni sulle base delle esigenze del singolo studente. 

 

I nostri corsi per ragazzi

Per i ragazzi delle scuole medie e superiori, ecco un ventaglio di corsi di inglese tarati sulle loro esigenze e capaci di prepararli per un futuro ricco di viaggi e opportunità di studio o lavoro. Oltre ai corsi individuali e collettivi, qui sono possibili anche dei soggiorni studio in college e scuole dove i ragazzi potranno immergersi nell’apprendimento della lingua, facendo esperienze indimenticabili. 

In questo caso i livelli dei corsi sono ben 7 in base alla conoscenza pregressa della lingua, con la possibilità di ottenere certificazioni che vanno da CEFR A1 alla prestigiosa CEFR C2 Cambridge Proficiency. 

 

Come imparare l’inglese da adulti con un nostro corso

Le aule British Schools sono aperte anche agli adulti, con corsi individuali, collettivi e in modalità Blendend Learning, vale a dire in parte con un insegnante dal vivo e in parte online. Studiati per soddisfare chi desidera imparare l’inglese da zero così come chi ha già un buon livello e desidera migliorarlo magari per esigenze di lavoro, offrono uno spettro di possibilità e certificazioni

 

Vuoi saperne di più? Contattaci!

Siamo presenti con 66 sedi in tutta Italia, con insegnanti madrelingua che applicano un metodo che abbiamo elaborato nella nostra lunga storia nata nel lontano 1951. La nostra metodologia didattica combina metodi tradizionali e sussidi all’avanguardia, offrendo una panoramica completa della lingua in un ambiente dinamico e coinvolgente. 

Contattaci per saperne di più sui nostri corsi!