Business English: cos’è e come impararlo

Business English: cos'è e come impararlo

Prima lingua al mondo per numero di parlanti tra nativi e non, l’inglese è anche l’idioma standard  nell’ambiente degli affari e uno strumento di comunicazione indispensabile per chiunque lavori in contesti internazionali. Al punto che per definire l’insieme di espressioni e terminologie impiegate proprio in questo contesto esiste un termine: business English.

In questo post parleremo proprio del business English, ti mostreremo alcuni dei suoi termini e ti spiegheremo come impararlo al meglio.

 

Quando è utile sapere il business English 

Il business English è utilizzato in moltissimi contesti:
  • Conferenze e meeting
  • Trattative
  • Comunicazioni commerciali con i clienti
  • Materiali promozionali in settori come marketing, esperienza cliente e molti altri
  • Corsi e percorsi accademici in ambiti come economia, gestione aziendale e marketing.
Come puoi vedere, è impiegato in una moltitudine di contesti e per questo è uno dei criteri di selezione in diversi ambiti lavorativi. Anche per questo frequentare un corso di inglese business che si concluda magari con una certificazione di inglese può essere importante per la propria carriera. 
 
 

Alcune espressioni chiave del business English

Vediamo ora qualche esempio dei termini più tipici del business English o inglese business. Come potrai facilmente renderti conto, vengono spesso impiegati degli acronimi ed espressioni che favoriscono la brevità.

  • Benchmark: standard di settore.
  • Core business: l’attività principale di un’azienda.
  • B2B: business che si verifica tra aziende.
  • B2C: business che ha come clienti i consumatori.
  • Disruption: interruzione di uno status quo spesso a seguito di rapide innovazioni.
  • KPI: acronimo che sta per “key performance indicator” e che indica le metriche utilizzate per valutare una performance, ad esempio quella di una campagna di marketing.
  • M&A: altro acronimo che sta per “mergers and acquisitions” ovvero fusioni e acquisizioni.
  • Value proposition: proposta di valore.
  • PO: “purchase order”, ovvero ordine di acquisto.
  • Revenue: fatturato.
  • Bottom line: margine di profitto.
  • Mission: missione, in genere intesa come la missione di un’azienda.
  • Brand awareness: consapevolezza e riconoscibilità del brand da parte dei potenziali clienti.
  • Lead: contatto utile che può trasformarsi in un potenziale cliente.
  • Prospect: potenziale cliente.
  • Customer experience: l’esperienza del cliente con la tua azienda.

 

Parla la lingua degli affari con un corso di inglese business

Impara a parlare la lingua del mondo degli affari e sentiti a tuo agio nei contesti internazionali con un corso di inglese business. La linea di corsi di inglese Corporate di British Schools ti prepara al mondo del lavoro o a far crescere la tua azienda e la tua carriera con un immersione nell’inglese degli affari.
Scoprili nella sede più vicina a te!

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

A chi viene dalle lingue romanze come l’italiano, l’inglese può sembrare una lingua piuttosto regolare, con regole grammaticali nella maggior parte dei casi decisamente più abbordabili delle nostre. Tuttavia, questo non significa che si possano trascurare quelle piccole complicanze che pure, come in ogni lingua, ci sono. E una delle complicanze che si incontrano più di frequente è senza dubbio costituita dai plurali irregolari inglesi. 

Ecco perché noi di British Schools abbiamo deciso di creare questa breve guida ai plurali irregolari in inglese, che ti servirà ogni volta che avrai un dubbio. Salvala tra i preferiti e consultala al bisogno!

 

I plurali inglesi con desinenze irregolari

 

Se la regola per la formazione del plurale regolare inglese è molto semplice – basta aggiungere una -s al termine della parola – esistono tuttavia alcuni casi in cui la regola fa eccezione:

  • Le parole che terminano con -ss, -x, -ch, -sh formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Qualche esempio: fox → foxes; church → churches; dish → dishes.
  • Le parole che terminano in consonante piu -y formano il plurale sostituendo a -y la desinenza -ies. Esempi: strawberry → strawberries; ferry → ferries. Ma attenzione: se la -y è preceduta da vocale, si aggiunge una -s normalmente! Esempi: day → days; way → ways.
  • Le parole che terminano in consonante più -o formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Esempi: tomato → tomatoes; potato → potatoes.
  • Le parole che terminano in -f o -fe formano il plurale sostituendo  –fe/f con –ves. Esempi: life – lives, knife – knives. Questa regola però non vale per alcune parole che terminano in -f, la più comune è chef che ha plurale chefs.
  • Le parole che terminano in -is formano in genere il plurale in -es. Esempi: analysis → analyses; crisis → crises. 
 

 

I nomi con plurali irregolari inglesi veri e propri 

 

Pensavi di essertela cavata con queste poche eccezioni? Errore! Esistono infatti dei termini inglesi che hanno dei plurali completamente irregolari, vale a dire che la parola plurale è radicalmente diversa dal singolare o comunque non risponde a una regola facilmente riassumibile. Ecco quelli più comuni:

  • Person → people. Da notare che questo plurale irregolare inglese si applica anche ai nomi composti. Esempio: spokesperson → spokespeople
  • Man → men. Come sopra: barman → barmen
  • Woman → women. Idem: congresswoman → congresswomen 
  • Child → children
  • Foot → feet
  • Tooth → teeth
  • Goose → geese
  • Mouse → mice
  • Die → dice 
 

 

Le parole che non cambiano tra singolare e plurale

 

In inglese esistono anche dei plurali irregolari semplicissimi, vale a dire dei termini che restano esattamente gli stessi a prescindere dal loro numero. Ecco i più comuni:

  • Water
  • Ice
  • Weather
  • Fish
  • Sheep
  • Deer
  • Information
  • Advice
  • TV series.
 

 

Impara l’inglese con un corso su misura British Schools

 

Vuoi migliorare il tuo inglese? British Schools ti offre corsi per ogni livello e ogni esigenza con insegnanti qualificati e un metodo perfezionato nel raggio di una lunga storia cominciata nel lontano 1951. Scopri la sede più vicina a te! 

 

5 film gialli imperdibili (da guardare rigorosamente in inglese)

5 film gialli imperdibili (da guardare rigorosamente in inglese)

Ami immedesimarti in un celebre detective e andare all’inseguimento di feroci criminali? Questo post fa per te! Abbiamo raccolto 5 film gialli da guardare in inglese per migliorare la tua conoscenza della lingua e divertirti con il tuo hobby preferito: acchiappare i colpevoli.

Vediamo 5 film gialli inglesi e americani di grande successo da vedere rigorosamente in lingua originale e tutti disponibili online sulle principali piattaforme di streaming.

 

Assassinio sull’Orient Express

Nella sua versione del 2017, questa celebre storia di Agatha Christie più volte trasposta sul grande schermo presenta un cast eccezionale: da Kenneth Branagh (che incarna un Hercul Poirot con dei baffi ancora più straordinari del solito) a Judi Dench, da Johnny Depp a Michelle Pfeiffer, da Penelope Cruz a Willem Dafoe. Una rivisitazione ricca di azione di uno dei gialli più classici e popolari, da guardare in lingua originale per apprezzarne appieno il copione e la recitazione. 

Assassinio sull’Orient Express è disponibile su Disney+ e a noleggio su diverse piattaforme.

 

Cena con delitto – Knives Out

Questo giallo del 2019 è un altro conglomerato di stelle, tra cui Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas e Jamie Lee Curtis. La trama è di quelle che catturano già nei primi minuti: un celebre scrittore di romanzi gialli viene ritrovato morto nella propria camera la mattina successiva al suo 85° compleanno, a cui tutta la sua grande e complicata famiglia era invitata. Per scovare il colpevole, viene convocato (in modo altrettanto misterioso), il detective privato Benoît Blanc, interpretato da un elegantissimo Daniel Craig

Il film è visibile su Netflix e a noleggio su diverse piattaforme. E se ti è piaciuto, puoi fare il bis con il sequel: Glass onion – Knives Out. 

 

Murder Mistery

Questa produzione Netflix interpretata da Jennifer Aniston e Adam Sandler è un giallo divertente e pieno di glamour, in cui l’omicidio si svolge nientemeno che durante una festa a bordo di uno yacht, al largo della Costa Azzurra. 

 

La finestra sul cortile

Questo classico senza tempo firmato da Alfred Hitchcock è un capolavoro imperdibile per chiunque abbia la passione per il cinema e per i film gialli in particolare. E se vuoi imparare l’inglese, è senza dubbio la buona occasione per vederlo in lingua originale, apprezzando tutta la bravura e il fascino sarcastico di James Stewart. 

Lo trovi a noleggio su Amazon.

 

I soliti sospetti

Facciamo un salto indietro di 20 anni con uno dei film più iconici degli anni ’90. I soliti sospetti è un capolavoro di suspence, con una sceneggiatura che lascia con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto. Chi sarà il feroce quanto misterioso boss Keyser Söze? Chi è il responsabile dell’esplosione di una nave nel porto di Los Angeles? Per scoprirlo, basta andare su Chili.

 

Studia l’inglese divertendoti con un corso British Schools

Vuoi imparare l’inglese ma sei allergico alle noiose lezioni frontali e alla fredda grammatica? Cerca un corso adatto al tuo livello e alle tue esigenze nella sede British Schools più vicina a te. Grazie al metodo innovativo che abbiamo sviluppato, le lezioni sono coinvolgenti, interattive, e in grado di migliorare rapidamente la tua conoscenza sia scritta che orale della lingua. L’inglese non avrà più segreti!

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Come si può comprendere dal nome, i verbi ausiliari sono quei verbi che hanno un significato di per sé, ma che lo perdono quando “aiutano” un altro verbo in particolari circostanze grammaticali. Rappresentano un elemento indispensabile nell’apprendimento di base di una lingua, specialmente, come vedremo, l’inglese.

Andiamo quindi alla scoperta dei verbi ausiliari in inglese e del loro funzionamento.

 

Quali sono i verbi ausiliari in inglese

I verbi ausiliari inglesi sono tre:

  • to be
  • to have
  • to do

 

Verbo to be

Corrispondente al verbo essere, to be è un verbo che, come ausiliare, ha due impieghi:

Formare il presente progressivo e il passato progressivo (present continuous e past continuous in inglese)

Soggetto + verbo ausiliare to be (al presente o al passato) + gerundio  

Si utilizza per esprimere un’azione in corso di svolgimento nel tempo presente o in quello passato .

Esempio:
I’m eating a pizza.
Sto mangiando una pizza.

We were having a good time on the beach, when it started raining.
Ci stavamo divertendo sulla spiaggia, quando ha iniziato a piovere.

 

Formare il passivo 

soggetto + verbo ausiliare to be + participio passato 

Si ottiene in questo modo la forma passiva dei verbi. 

Esempio:
The baby is carried by his mother.
Il bebè è portato da sua madre.

 

Verbo to have

Il secondo verbo ausiliare inglese, to have, svolge un ruolo importantissimo, oltre ad avere il significato di “avere”. Serve infatti per formare la maggioranza dei tempi verbali composti – in pratica tutti quelli che non utilizzano come ausiliare il verbo essere, che sono il presente e il passato progressivo – sia nella loro forma attiva che in quella passiva.

Vediamo i più comuni e utilizzati.

 

Passato prossimo (present perfect)

Si usa per descrivere un’azione iniziata nel passato, che può essere già conclusa (ma vicina nel tempo) o ancora in svolgimento.
Soggetto + to have (al presente) + participio passato

Esempio:
I’ve just come back from work.
Sono appena tornato dal lavoro. 

 

Presente perfetto progressivo (present perfect continuous)

Esprime un’azione iniziata nel passato, ma ancora in svolgimento nel presente e in genere di una certa durata. 

Soggetto + to have (al presente) + been + gerundio

Esempio:
Marco has been waiting for two hours.
Marco sta aspettando da due ore. 

 

Past perfect

Indica azioni passate che si sono concluse prima di un altro evento, sempre nel passato.
Soggetto + to have (al passato) + participio passato

Esempio:
When he joined the meeting, we had already discussed the most important points.
Quando lui si è unito alla riunione, avevamo già discusso tutti i punti più importanti. 

 

Verbo to do

Tra i verbi ausiliari in inglese, to do è forse il più comune. Si traduce con “fare”, ma ha anche altri ruoli. Bisogna però ricordare che le regole che stiamo per enunciare non si applicano in caso di altri verbi ausiliari o di verbi modali

 

Formare frasi negative

To do supporta gli altri verbi nella formazione del negativo con la seguente formula:

soggetto + to do (al presente o al passato) + not + verbo

Esempio:
Maria doesn’t drink coffee.
Maria non beve caffè. 

 

Formare frasi interrogative

Ecco invece come forma frasi negative:

To do (al presente o al passato) + soggetto + verbo + ?

Esempio
Do you like beer?
Ti piace la birra?

Vuoi imparare le basi della grammatica inglese nel modo più semplice, divertente ed efficace possibile? Dai un’occhiata ai nostri corsi di inglese (anche per principianti)! 

Un tè alle cinque: alle origini della famosa tradizione inglese

Un tè alle cinque: alle origini della famosa tradizione inglese

Abbiamo visto negli ultimi mesi come una lingua non sia fatta solamente di regole grammaticali e sintattiche, di lessico e modi di dire: una lingua è anche (e, forse, soprattutto) l’espressione di una cultura e di una storia che sono evolute nel tempo e che continuano a evolvere.

L’inglese, ovviamente, non sfugge a queste caratteristiche: quando pensiamo al Regno Unito, infatti, tra le prime cose che ci vengono in mente ci sono elementi culturali e storici: gli appassionati di musica forse pensano ai Beatles, i letterati a Shakespeare, gli amanti della compagnia e di un buon bicchiere magari ai pub, ma sicuramente a più di una persona verrà in mente la passione inglese per il tè e il rito del consumo pomeridiano che l’accompagna.

 

Cultura e tradizioni

Il tè, bevanda tradizionale cinese, era arrivato nel Regno Unito dal Portogallo: fu Caterina di Braganza, divenuta moglie di re Carlo II e regina d’Inghilterra, Scozia e Irlanda, a rendere il tè del pomeriggio un appuntamento quotidiano per i nobili dell’epoca. Con la sua dote, infatti, avrebbe portato preziose foglie di tè cinese e servizi in porcellana.

Anche se ci sono testimonianze anteriori di consumo di tè nel Regno Unito, è proprio grazie alle abitudini di Caterina di Braganza che il rito del tè al pomeriggio divenne una tradizione inglese, dapprima riservata ai nobili (il prezzo del tè, all’epoca, era altissimo) e man mano diffusasi anche tra le classi popolari.

Quando studiamo l’inglese, è importante imparare anche gli elementi culturali caratteristici: scoprire cultura e tradizioni, espressioni e abitudini del passato e del presente ci permette di avere una conoscenza più approfondita, proprio perché è attraverso questi elementi che possiamo entrare davvero in contatto con la ricchezza e la storia della lingua.

Nel caso del tè, per esempio, questo ci permette di esplorare anche divertenti ipotesi etimologiche: come riporta la BBC, per alcuni la parola inglese “tea” sarebbe nata come acronimo del portoghese “transporte de ervas aromatica” (trasporto di erbe aromatiche). Questa etimologia è sicuramente falsa, ma rappresenta comunque un aneddoto interessante sulla lingua e sulle tradizioni britanniche.

Se stiamo seguendo un corso di British Schools e abbiamo in previsione un soggiorno nel Regno Unito per approfondire il nostro studio, potremmo visitare una delle sale da tè che ancora oggi offrono questo appuntamento pomeridiano, nel solco di una tradizione secolare.

Se invece stiamo pensando di studiare l’inglese e avvicinarci alla cultura britannica, possiamo iniziare dal test gratuito di British Schools per conoscere il nostro livello e trovare il corso più vicino a noi adatto alle nostre esigenze.

10 modi di dire inglesi collegati al tempo meteorologico

10 modi di dire inglesi collegati al tempo meteorologico

Le espressioni e i modi di dire dicono moltissimo di una cultura, e l’inglese ne ha davvero moltissimi. Alcuni sono piuttosto simili ai nostri e derivano da una comune cultura europea, mentre altri sono totalmente diversi. 

È particolarmente divertente, a nostro avviso, studiare l’inglese scoprendo i tantissimi modi di dire inglesi sul meteo e le sue diverse manifestazioni. Vediamone 10 tra i più rappresentativi e utilizzati.

 

10 modi di dire inglesi collegati al meteo
 

To take a rain check

Questa espressione di difficile comprensione per chi è di madrelingua italiana significa semplicemente rimandare qualcosa, posporlo a un’altra occasione. Hai un appuntamento con un amica ma sei bloccata al lavoro? Let’s take a rain check!

 

Come rain or come shine

Tra i moltissimi modi di dire in inglese sul meteo non potevamo non includere questo, che significa “in qualunque condizione”. Simile al nostro “costi quel che costi”, ma con protagoniste le variazioni climatiche!

 

A storm in a teacup

In questo caso, l’espressione ha lo stesso significato del nostro “una tempesta in un bicchiere”, ma per gli inglesi non poteva non trattarsi di una tazza da tè!

 

Head in the clouds

Avere la testa tra le nuvole per gli anglofoni non significa essere distratti, come in italiano, ma bensì essere troppo ottimisti. Un modo di dire che può decisamente confonderci.

To be at cloud nine

Ecco un altro modo di dire inglese che ha come protagoniste le nuvole. In questo caso significa essere felicissimi, al settimo cielo come diremmo noi.

 

To be a breeze

Questa espressione significa essere facile, non richiedere particolari sforzi. Noi diciamo facile come bere un bicchier d’acqua.

 

Lightning fast

Veloce come un fulmine è un modo di dire che si utilizza anche alle nostre latitudini.

 

To steal someone else’s thunder

Espressione che evoca di certo scene mitologiche di divinità possenti e con manie di protagonismo, “rubare il tuono di qualcun altro” significa rubargli la scena, fare qualcosa al suo posto e prendersi tutti gli applausi. 

 

To rain at someone else’s parade

Quando qualcuno “piove alla tua parata” significa che ti ha rovinato la festa, ha distrutto un tuo momento di felicità e orgoglio.

 

To throw caution to the wind

L’ultima espressione della nostra lista significa letteralmente “gettare al vento la prudenza” e ovviamente si riferisce al fare qualcosa di folle e avventato.

 

Vuoi scoprire di più sulla lingua e la cultura del mondo britannico? Continua a leggere il nostro magazine o vieni a conoscere i nostri insegnanti esperti nella sede British Schools più vicina a te!

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Anche se è incalzato da vicino dal mandarino, l’inglese rimane ancora oggi la lingua più parlata al mondo sommando persone madrelingua e soprattutto non madrelingua. Con ben 1,5 miliardi di persone che parlano inglese, ma solo 400 milioni che lo parlano come prima lingua, è la lingua di gran lunga più utilizzata negli scambi internazionali. 

Ma come ha fatto una lingua che fino a 500 anni fa era parlata solo da pochi milioni di persone che abitavano un arcipelago al largo del Nord Europa a diventare uno strumento di comunicazione globale? La risposta è nella storia. 

 

Il colonialismo: il trampolino di lancio della lingua inglese

Partiti su navi cariche di armi alla ricerca di nuove rotte commerciali, materie prime e schiavi, gli inglesi fondarono un impero immenso. Nel corso di quasi quattro secoli, i possedimenti coloniali dell’Impero Britannico inclusero territori che andavano dai più remoti arcipelaghi del Pacifico fino alle propaggini più settentrionali del Canada, attraversando l’Africa da Nord a Sud, punteggiando il Mediterraneo e, naturalmente, inglobando anche buona parte dell’Asia meridionale.

L’inglese divenne così forzatamente la lingua dell’amministrazione, della politica e dei commerci di una moltitudine di popoli ai quattro angoli del globo, in quello che era noto come l’impero su cui il sole non tramonta mai. 

Ma tra le colonie inglesi ce n’era una destinata a condurre una vittoriosa ribellione e a strappare alla madrepatria il ruolo di principale ambasciatrice della lingua inglese nel mondo. Parliamo degli Stati Uniti.

 

L’ascesa degli Stati Uniti 

Anche se i celebri padri pellegrini fondatori di una delle primissime colonie su territorio americano provenivano da Plymouth, in Inghilterra, la realtà è che quando gli Stati Uniti si separarono dalla corona inglese e conquistarono l’indipendenza erano molte le lingue parlate sul loro territorio. Oltre alle lingue dei nativi, c’erano lo spagnolo, il francese, il tedesco, l’olandese e molte altre. 

Il nuovo paese, però, aveva bisogno di unità linguistica, e si decise così di optare per la lingua parlata dalla maggioranza a discapito di tutte le altre. Per riuscire nell’impresa di costruire un paese anglofono, molti stati della federazione americana arrivarono addirittura a proibire di insegnare altre lingue, persino in ambito domestico. 

Fu così che quando l’impero britannico piano piano si dissolse, grazie a un altro immenso e potente paese la lingua inglese continuò ad essere appresa e parlata ovunque nel mondo: nelle istituzioni internazionali, nelle grandi università, nel mondo della finanza, in quello della musica e via dicendo. 

Grazie all’influenza della cultura nordamericana, l’inglese continua ad essere la lingua franca più usata per superare le barriere nazionali, che sia per fare affari, fare ricerca o andare in vacanza in un altro paese.

 

In futuro l’inglese sarà ancora la lingua più parlata al mondo?

Chi può dirlo! Di certo, continuerà ancora ad esserlo per molto tempo, come dimostrano le centinaia di migliaia di scuole e corsi di inglese che esistono nel mondo, in cui persone native delle lingue più disparate imparano a usarlo per lavorare, studiare, viaggiare o comprendere i testi delle loro canzoni preferite.

Vuoi apprendere l’inglese da zero o migliorare il tuo livello? Con British Schools hai un’offerta completa di corsi adatti ad ogni esigenza. Contattaci per saperne di più!

Breve guida ai convenevoli in inglese: saluti, presentazioni, ringraziamenti

Breve guida ai convenevoli in inglese: saluti, presentazioni, ringraziamenti

Devi incontrare dei colleghi della sede londinese e non sei sicuro di come dovrai salutarli? Vuoi presentarti a un potenziale datore di lavoro in modo impeccabile? O sentirti a tuo agio in un gruppo di nuovi amici internazionali?
Ecco una breve guida ai convenevoli in inglese che ti aiuterà a districarti sia nelle situazioni informali che in quelle più formali. 

 

I saluti in inglese

Possiamo dividere i saluti in inglese in espressioni formali e informali. Vediamole separatamente per evitare confusione.

 

Formali

Se ti trovi in un contesto formale, ad esempio in ambito lavorativo o accademico, i saluti più adatti saranno “good morning” (buongiorno), “good afternoon” (buon pomeriggio) e “good evening” (buona sera), a cui puoi aggiungere l’espressione di cortesia “how do you do?”, corrispondente all’incirca al nostro “come va” ma più formale. “Goodbye” (addio) o “good night” (buonanotte) sono infine i termini più utilizzati quando ci si separa. 

I saluti possono essere accompagnati da una stretta di mano, che però la pandemia ha fatto diventare un gesto meno comune. 

 

Informali

Incontri degli amici per un concerto o un film? “Hello” e “hi”sono i saluti decisamente più utilizzati in ambito informale, spesso accompagnati da “how are you?” o “how is it going?” (come va). Al momento di andartene, puoi dire semplicemente “bye!”. 

 

Come presentarsi in inglese

Vediamo ora invece come presentarsi in inglese nel modo corretto, un know how indispensabile per fare una buona impressione, specialmente in contesti come i colloqui di lavoro.

 

Formale 

Ecco qualche frase utile per presentarti in inglese in un contesto formale:

I’d like to introduce my self (vorrei presentarmi)

My name is…. and I’m a/I work as… (mi chiamo….e sono un/lavoro presso…)

Pleased to meet you (è un piacere conoscerla/conoscervi)

Anche in questo caso, la stretta di mano era un gesto molto diffuso, un po’ meno usato dallo scoppio della pandemia. 

 

Informale

Vediamo ora le frasi più utili per presentarti in un ambito informale, ad esempio a una festa, a un concerto o al pub.

I don’t think we’ve met (non credo che ci siamo ancora presentati)

My name is…., but you can call me… (mi chiamo…ma puoi chiamarmi…. – in caso tu abbia un soprannome o un diminutivo)

Nice to meet you (piacere di conoscerti)

 

Come ringraziare in inglese

Ringraziare è un principio basilare ma importantissimo, in ogni ambito, dall’amicizia al lavoro. Ecco alcune frasi che possono aiutarti a trovare il ringraziamento più adatto in ogni circostanza. 

Thank you for giving me the opportunity to… (la/vi/ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di…)

Thank you for inviting me to your party  (grazie per avermi invitato alla tua festa)

Thank you for being here, it’s so nice to see you  (grazie per essere qui, è così bello vederti)

Thank you for joining this meeting  (grazie per aver partecipato a questa riunione)

Thank you for calling (grazie per aver telefonato)

Thank you for clarifying the issue (grazie per aver chiarito la questione)

 

Vuoi imparare l’inglese in modo interattivo, coinvolgente e adatto al tuo livello? Scopri i nostri moltissimi corsi e le nostre diverse formule di studio.

Reading time! Perché è importante leggere libri in inglese

Reading time! Perché è importante leggere libri in inglese

Sappiamo quanto sia importante trovare occasioni per migliorare il nostro inglese nella vita di tutti i giorni: la pratica è fondamentale per consolidare le conoscenze che impariamo seguendo i corsi di British Schools. Se poi riusciamo a farlo divertendoci, giocando o coltivando le nostre passioni, non ci accorgeremo nemmeno che stiamo studiando!

Uno dei modi migliori è certamente la lettura: leggere libri in inglese non ci permette solo di allargare il nostro vocabolario. È fondamentale anche per riconoscere e vedere applicate le regole grammaticali e sintattiche in un testo più lungo e strutturato di quelli che possiamo vedere quando facciamo esercizi di grammatica. La lettura ci permette inoltre di acquisire maggiore familiarità con la corretta grafia dell’inglese, contribuendo a strutturare e fissare ciò che abbiamo imparato. 

Il tipo di testi che possiamo scegliere dipende molto dal nostro livello: dai libri per bambini alle creazioni di autori sperimentali possiamo davvero trovare e provare di tutto, aumentando la difficoltà man mano che il nostro inglese migliora. 

Se abbiamo appena iniziato il nostro percorso di studio, possiamo cercare libri con frasi semplici che anche i bambini madrelingua usano per prendere dimestichezza con le parole e le strutture della lingua. Quando abbiamo raggiunto un livello intermedio, aumenterà anche la complessità del testo: in moltissimi, negli ultimi anni, si sono dedicati alla lettura della saga di Harry Potter in inglese, unendo così all’avventura e alla magia un pizzico di lavoro sulla lingua, che diventa più complessa man mano che i volumi si susseguono. 

Stiamo parlando di narrativa, ma anche la saggistica può essere un ottimo esercizio, soprattutto se scegliamo un argomento che ci è almeno un po’ familiare: il lessico sarà più semplice da capire e la lettura sarà più spedita. 

Mentre leggiamo è importante avere accanto a noi un vocabolario: possiamo così cercare le parole che non conosciamo e annotarle. In questo modo sarà più facile ricordarle in futuro. La tecnologia può venire in nostro aiuto: se leggiamo su un lettore di ebook, infatti, il vocabolario è di solito presente sul dispositivo e basterà toccare la parola per trovare il suo significato (se il vocabolario è monolingue, ancora meglio!). 

Esistono anche gli audiolibri ma, come i podcast, ci permettono di svolgere un esercizio diverso, legato all’ascolto. L’importanza della lettura risiede proprio nel vedere il testo: parole, espressioni e regole applicate. 

Gli insegnanti di British Schools, tutti madrelingua, sapranno orientarvi verso letture adatte al vostro livello, ma se volete sapere a che punto è la vostra conoscenza dell’inglese, potete provare il test gratuito sul nostro sito per avere una risposta in quindici minuti. 

Un viaggio nella musica inglese, dai Beatles ai nostri giorni

Un viaggio nella musica inglese, dai Beatles ai nostri giorni

Se è vero che la musica è una parte importante della cultura di un paese, possiamo tranquillamente dire che la musica britannica non ha fatto solo la storia del Regno Unito, ma quella del mondo intero: è sufficiente nominare i Beatles e i Rolling Stones per rendersene conto. 

I due gruppi, dividendo il pubblico, hanno saputo dare nuova vita alle tradizioni musicali del mondo anglosassone, i Beatles elaborando forme pop e i Rolling Stones esplorando i territori del rock. Sono stati così in grado di rappresentare e raccontare la società britannica degli anni Sessanta e Settanta, con tutti i cambiamenti che la stavano attraversando. 

Ascoltare musica in inglese può essere un ottimo strumento per ampliare la propria conoscenza della lingua: leggere i testi delle canzoni permette di aggiungere parole nuove al nostro vocabolario, imparando espressioni e modi di dire, scoprendo così anche elementi culturali. Approfondire la conoscenza della lingua insieme alla storia della musica britannica può essere molto divertente!

Abbiamo visto che la tradizione delle Christmas Carols riprende melodie e storie dal passato;  l’esplosione di nuovi generi musicali dal secondo dopoguerra in avanti, anche sotto l’influenza della cultura statunitense, va invece in tutte le direzioni.

Solo per nominare alcuni nomi storici: britannici sono i Pink Floyd (formatisi negli anni Sessanta), The Animals (autori del successo mondiale “The house of the rising sun”), così come David Bowie, i Led Zeppelin (una delle prime band di hard rock), i Police guidati da Sting o i Queen di Freddie Mercury…

Generi, stili e sensibilità diverse portano anche a una grande varietà nei testi delle canzoni, dalle tematiche al lessico: questa ricchezza può farne anche un punto di osservazione molto interessante sulla lingua inglese. 

Passando dal punk di Sex Pistols e Clash, fino al britpop degli anni Novanta (Oasis e Blur, per citare le band di maggiore successo), arriviamo alle voci dei nostri giorni, come i Coldplay o Adele: artisti che non sfuggono certo all’influenza della tradizione fondata dagli storici gruppi degli anni Sessanta (fosse anche solo per rifiutarla, come ha fatto il punk). 

La musica britannica può non solo emozionarci, rilassarci o permetterci di scoprire e amare nuovi artisti: con un occhio ai testi a l’attenzione alla pronuncia, durante l’ascolto possiamo anche approfondire il lavoro fatto durante i corsi di British Schools, arricchendolo con un tocco di passione personale