Business English: cos’è e come impararlo

Business English: cos'è e come impararlo

Prima lingua al mondo per numero di parlanti tra nativi e non, l’inglese è anche l’idioma standard  nell’ambiente degli affari e uno strumento di comunicazione indispensabile per chiunque lavori in contesti internazionali. Al punto che per definire l’insieme di espressioni e terminologie impiegate proprio in questo contesto esiste un termine: business English.

In questo post parleremo proprio del business English, ti mostreremo alcuni dei suoi termini e ti spiegheremo come impararlo al meglio.

 

Quando è utile sapere il business English 

Il business English è utilizzato in moltissimi contesti:
  • Conferenze e meeting
  • Trattative
  • Comunicazioni commerciali con i clienti
  • Materiali promozionali in settori come marketing, esperienza cliente e molti altri
  • Corsi e percorsi accademici in ambiti come economia, gestione aziendale e marketing.
Come puoi vedere, è impiegato in una moltitudine di contesti e per questo è uno dei criteri di selezione in diversi ambiti lavorativi. Anche per questo frequentare un corso di inglese business che si concluda magari con una certificazione di inglese può essere importante per la propria carriera. 
 
 

Alcune espressioni chiave del business English

Vediamo ora qualche esempio dei termini più tipici del business English o inglese business. Come potrai facilmente renderti conto, vengono spesso impiegati degli acronimi ed espressioni che favoriscono la brevità.

  • Benchmark: standard di settore.
  • Core business: l’attività principale di un’azienda.
  • B2B: business che si verifica tra aziende.
  • B2C: business che ha come clienti i consumatori.
  • Disruption: interruzione di uno status quo spesso a seguito di rapide innovazioni.
  • KPI: acronimo che sta per “key performance indicator” e che indica le metriche utilizzate per valutare una performance, ad esempio quella di una campagna di marketing.
  • M&A: altro acronimo che sta per “mergers and acquisitions” ovvero fusioni e acquisizioni.
  • Value proposition: proposta di valore.
  • PO: “purchase order”, ovvero ordine di acquisto.
  • Revenue: fatturato.
  • Bottom line: margine di profitto.
  • Mission: missione, in genere intesa come la missione di un’azienda.
  • Brand awareness: consapevolezza e riconoscibilità del brand da parte dei potenziali clienti.
  • Lead: contatto utile che può trasformarsi in un potenziale cliente.
  • Prospect: potenziale cliente.
  • Customer experience: l’esperienza del cliente con la tua azienda.

 

Parla la lingua degli affari con un corso di inglese business

Impara a parlare la lingua del mondo degli affari e sentiti a tuo agio nei contesti internazionali con un corso di inglese business. La linea di corsi di inglese Corporate di British Schools ti prepara al mondo del lavoro o a far crescere la tua azienda e la tua carriera con un immersione nell’inglese degli affari.
Scoprili nella sede più vicina a te!

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

A chi viene dalle lingue romanze come l’italiano, l’inglese può sembrare una lingua piuttosto regolare, con regole grammaticali nella maggior parte dei casi decisamente più abbordabili delle nostre. Tuttavia, questo non significa che si possano trascurare quelle piccole complicanze che pure, come in ogni lingua, ci sono. E una delle complicanze che si incontrano più di frequente è senza dubbio costituita dai plurali irregolari inglesi. 

Ecco perché noi di British Schools abbiamo deciso di creare questa breve guida ai plurali irregolari in inglese, che ti servirà ogni volta che avrai un dubbio. Salvala tra i preferiti e consultala al bisogno!

 

I plurali inglesi con desinenze irregolari

 

Se la regola per la formazione del plurale regolare inglese è molto semplice – basta aggiungere una -s al termine della parola – esistono tuttavia alcuni casi in cui la regola fa eccezione:

  • Le parole che terminano con -ss, -x, -ch, -sh formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Qualche esempio: fox → foxes; church → churches; dish → dishes.
  • Le parole che terminano in consonante piu -y formano il plurale sostituendo a -y la desinenza -ies. Esempi: strawberry → strawberries; ferry → ferries. Ma attenzione: se la -y è preceduta da vocale, si aggiunge una -s normalmente! Esempi: day → days; way → ways.
  • Le parole che terminano in consonante più -o formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Esempi: tomato → tomatoes; potato → potatoes.
  • Le parole che terminano in -f o -fe formano il plurale sostituendo  –fe/f con –ves. Esempi: life – lives, knife – knives. Questa regola però non vale per alcune parole che terminano in -f, la più comune è chef che ha plurale chefs.
  • Le parole che terminano in -is formano in genere il plurale in -es. Esempi: analysis → analyses; crisis → crises. 
 

 

I nomi con plurali irregolari inglesi veri e propri 

 

Pensavi di essertela cavata con queste poche eccezioni? Errore! Esistono infatti dei termini inglesi che hanno dei plurali completamente irregolari, vale a dire che la parola plurale è radicalmente diversa dal singolare o comunque non risponde a una regola facilmente riassumibile. Ecco quelli più comuni:

  • Person → people. Da notare che questo plurale irregolare inglese si applica anche ai nomi composti. Esempio: spokesperson → spokespeople
  • Man → men. Come sopra: barman → barmen
  • Woman → women. Idem: congresswoman → congresswomen 
  • Child → children
  • Foot → feet
  • Tooth → teeth
  • Goose → geese
  • Mouse → mice
  • Die → dice 
 

 

Le parole che non cambiano tra singolare e plurale

 

In inglese esistono anche dei plurali irregolari semplicissimi, vale a dire dei termini che restano esattamente gli stessi a prescindere dal loro numero. Ecco i più comuni:

  • Water
  • Ice
  • Weather
  • Fish
  • Sheep
  • Deer
  • Information
  • Advice
  • TV series.
 

 

Impara l’inglese con un corso su misura British Schools

 

Vuoi migliorare il tuo inglese? British Schools ti offre corsi per ogni livello e ogni esigenza con insegnanti qualificati e un metodo perfezionato nel raggio di una lunga storia cominciata nel lontano 1951. Scopri la sede più vicina a te! 

 

30 parole per parlare di sentimenti in inglese

30 parole per parlare di sentimenti in inglese

Amore, odio, gioia, tristezza, rabbia…saper esprimere questi sentimenti è indispensabile in ogni forma di comunicazione, inclusa una lingua straniera. Ecco perché abbiamo creato questo breve glossario per parlare di sentimenti in inglese. Mettilo tra i preferiti e consultalo ogni volta che ne hai bisogno!

 

Parlare di sentimenti in inglese:
un glossario in 30 parole

Scopriamo le parole più importanti per navigare il difficile mondo delle emozioni nella lingua inglese.
Ne abbiamo selezionate 30: 10 sostantivi, 10 aggettivi e 10 verbi.
Sotto ogni tabella troverai anche alcuni esempi d’uso. 

 

10 sostantivi 

FeelingSentimento
LoveAmore
HateOdio
JoyGioia
SadnessTristezza
AngerRabbia
NostalgiaNostalgia
PassionPassione
FondnessAffetto
ConcernPreoccupazione

 

Esempi

This book is filled with passion but also with a deep sadness.

Questo libro è pieno di passione ma anche di una profonda tristezza. 

 

Nostalgia is a very common feeling in these uncertain times.

La nostalgia è un sentimento molto comune in questi tempi incerti.

 

10 aggettivi

ConcernedPreoccupato
HappyFelice
In loveInnamorato
SadTriste
FondAffezionato
AngryArrabbiato
JoyfulAllegro
SorryDispiaciuto
PassionateAppassionato
NostalgicNostalgico

 

Esempi

I’m concerned about your school results.

Sono preoccupato per i tuoi risultati scolastici.

 

Luisa is so fond of Marta that she’s sad whenever she leaves.

Luisa è così affezionata a Marta che diventa triste ogni volta che parte.

 

10 verbi

To feelSentire
To worryPreoccuparsi
To loveAmare
To hateOdiare
To carePercepire qualcosa o qualcuno come importante/ voler bene
To desireDesiderare
To rejoiceGioire
To missSentire la mancanza
To be in loveEssere innamorato
To fall in loveInnamorarsi

 

Esempi

I fell in love with you after our first date and I’ve loved you ever since.

Mi sono innamorato di te dopo il nostro primo appuntamento e ti amo da allora.

 

Luca misses his old school friends so much that he struggles to make new ones. 

A Luca mancano così tanto i suoi vecchi amici di scuola che ha difficoltà a farsene di nuovi. 

 


Migliora il tuo livello di inglese con un corso su misura per te!

British Schools offre un ventaglio completo di corsi di inglese per ogni esigenza e livello, basati su una metodologia messa a punto in oltre 70 anni di storia. Migliora la tua conoscenza della lingua – dalla grammatica, alla terminologia e al parlato – con lezioni interattive e divertenti tenute da docenti madrelingua specializzati.

Vieni a scoprire la nostra offerta nella sede più vicina a te!

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Come si può comprendere dal nome, i verbi ausiliari sono quei verbi che hanno un significato di per sé, ma che lo perdono quando “aiutano” un altro verbo in particolari circostanze grammaticali. Rappresentano un elemento indispensabile nell’apprendimento di base di una lingua, specialmente, come vedremo, l’inglese.

Andiamo quindi alla scoperta dei verbi ausiliari in inglese e del loro funzionamento.

 

Quali sono i verbi ausiliari in inglese

I verbi ausiliari inglesi sono tre:

  • to be
  • to have
  • to do

 

Verbo to be

Corrispondente al verbo essere, to be è un verbo che, come ausiliare, ha due impieghi:

Formare il presente progressivo e il passato progressivo (present continuous e past continuous in inglese)

Soggetto + verbo ausiliare to be (al presente o al passato) + gerundio  

Si utilizza per esprimere un’azione in corso di svolgimento nel tempo presente o in quello passato .

Esempio:
I’m eating a pizza.
Sto mangiando una pizza.

We were having a good time on the beach, when it started raining.
Ci stavamo divertendo sulla spiaggia, quando ha iniziato a piovere.

 

Formare il passivo 

soggetto + verbo ausiliare to be + participio passato 

Si ottiene in questo modo la forma passiva dei verbi. 

Esempio:
The baby is carried by his mother.
Il bebè è portato da sua madre.

 

Verbo to have

Il secondo verbo ausiliare inglese, to have, svolge un ruolo importantissimo, oltre ad avere il significato di “avere”. Serve infatti per formare la maggioranza dei tempi verbali composti – in pratica tutti quelli che non utilizzano come ausiliare il verbo essere, che sono il presente e il passato progressivo – sia nella loro forma attiva che in quella passiva.

Vediamo i più comuni e utilizzati.

 

Passato prossimo (present perfect)

Si usa per descrivere un’azione iniziata nel passato, che può essere già conclusa (ma vicina nel tempo) o ancora in svolgimento.
Soggetto + to have (al presente) + participio passato

Esempio:
I’ve just come back from work.
Sono appena tornato dal lavoro. 

 

Presente perfetto progressivo (present perfect continuous)

Esprime un’azione iniziata nel passato, ma ancora in svolgimento nel presente e in genere di una certa durata. 

Soggetto + to have (al presente) + been + gerundio

Esempio:
Marco has been waiting for two hours.
Marco sta aspettando da due ore. 

 

Past perfect

Indica azioni passate che si sono concluse prima di un altro evento, sempre nel passato.
Soggetto + to have (al passato) + participio passato

Esempio:
When he joined the meeting, we had already discussed the most important points.
Quando lui si è unito alla riunione, avevamo già discusso tutti i punti più importanti. 

 

Verbo to do

Tra i verbi ausiliari in inglese, to do è forse il più comune. Si traduce con “fare”, ma ha anche altri ruoli. Bisogna però ricordare che le regole che stiamo per enunciare non si applicano in caso di altri verbi ausiliari o di verbi modali

 

Formare frasi negative

To do supporta gli altri verbi nella formazione del negativo con la seguente formula:

soggetto + to do (al presente o al passato) + not + verbo

Esempio:
Maria doesn’t drink coffee.
Maria non beve caffè. 

 

Formare frasi interrogative

Ecco invece come forma frasi negative:

To do (al presente o al passato) + soggetto + verbo + ?

Esempio
Do you like beer?
Ti piace la birra?

Vuoi imparare le basi della grammatica inglese nel modo più semplice, divertente ed efficace possibile? Dai un’occhiata ai nostri corsi di inglese (anche per principianti)! 

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Le isole e gli arcipelaghi, si sa, sono luoghi un po’ a parte, spesso sedi di tradizioni bizzarre e poco inclini ad abbandonarle a favore di novità provenienti dalla terraferma. Il Regno Unito da questo punto di vista non fa eccezione. Oggi vogliamo parlare di una delle caratteristiche che la distinguono da gran parte del mondo: le sue unità di misura.

Faremo quindi una panoramica delle unità di misura inglesi e più in generale di tutto il Regno Unito e racconteremo la loro storia, che deriva dal sistema di misura imperiale britannico.

 

Il sistema di misura imperiale britannico

Stranamente, il sistema di misura imperiale britannico ha una radice assai vicina a noi: le unità di misura romane. Mentre queste ultime sono state abbandonate in gran parte dell’ex territorio dominato da Roma a favore del sistema metrico decimale (nato in Francia), sono sopravvissute, modificate e mescolate con altre di origine anglosassone, in Gran Bretagna. Le peculiarità delle isole, come dicevamo. 

Il sistema imperiale britannico è rimasto in vigore in tutto il territorio dominato dalla corona fino al 1965, quando anche il Regno si è piegato all’adozione del sistema internazionale. Senza però abbandonare le vecchie tradizioni. Le unità di misura inglesi infatti affiancano quelle internazionali nelle confezioni dei prodotti e sono spesso pienamente impiegate, ad esempio, nei negozi di frutta e verdura. Inoltre, il sistema di misura imperiale britannico ha fatto da base al sistema consuetudinario statunitense, oggi pienamente in vigore negli USA.

 

Le unità di misura inglesi 

Lunghezza

Per prima cosa, scopriamo le principali unità di misura inglesi di lunghezza:

  • inch, pollice: corrisponde a 2,54 cm
  • hand, mano: corrisponde a 10,16 cm
  • span, spanna: corrisponde a 22,86 cm
  • foot, piede: corrisponde a 30,48 cm
  • yard, iarda: corrisponde a 3 piedi, ovvero 91,44 cm
  • statute mile, miglio terreste: corrisponde a 1,609,34 m

 

Superficie

  • square inches, pollici quadraticorrisponde a 645,16 mm2
  • square feet, piedi quadraticorrisponde a circa 0,09 m2
  • square yard, iarda quadrata: corrisponde a circa 0,83 m2
  • square miles, miglia quadrate: corrisponde a circa 2,59 km2
  • acre, acro: corrisponde a circa 4046,85 m2

 

Peso

  • ounce, oncia: corrisponde a circa 28,35 g
  • pound, libbra: corrisponde a circa 453,49 g

 

Capacità

  • pint, pinta: 568 ml
  • gallon, gallone: 4,546 l

 

La cultura e la lingua inglesi a portata di mano

Con oltre 70 sedi in tutta Italia e un variegato catalogo di corsi di inglese adatti a tutti i livelli e a tutte le esigenze, British Schools porta la cultura e la lingua inglesi vicino a te! Scopri tutte le nostre opzioni formative indirizzate ad adulti, ragazzi e bambini, o contattaci per maggiori informazioni. 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Per questa pagina del nostro blog andremo in esplorazione del mondo dei verbi, e in particolare di un’importante categoria: i verbi modali. 

Utilissimi e dei veri jolly per veicolare con semplicità significati complessi e sfumature linguistiche, i verbi modali in inglese rappresentano una tappa fondamentale del processo di apprendimento della lingua, che ti farà fare un significativo passo in avanti nella tua capacità di esprimerti.

 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

I verbi modali inglesi vengono utilizzati per esprimere consigli, doveri, possibilità, capacità, supposizione, futuro, richiesta e via dicendo, e non hanno un significato autonomo ma si usano in combinazione con altri verbi. 

Sono 10, ovvero:

  • can
  • could
  • may
  • might
  • must
  • shall
  • should
  • ought to
  • will
  • would

 

Il bello è che il loro funzionamento è davvero semplice:

  • Frase affermativa: Soggetto + verbo modale + altro verbo senza il “to”. Ogni persona si coniuga allo stesso modo, non occorre aggiungere la “s” per la terza persona singolare. 
  • Frase negativa: Soggetto + verbo modale + not + altro verbo senza il “to”. Alcuni accettano una forma contratta, come ad esempio will not → won’t.
  • Frase interrogativa: Verbo modale + soggetto + altro verbo senza il “to”.

 

L’unica eccezione è ought to, che prevede l’impiego del “to”. Si tratta tuttavia di un verbo utilizzato soprattutto in ambito britannico

Vediamo ora più in dettaglio i singoli verbi modali inglesi.

 

Can, could, may, might

Can, could, may might vengono impiegati in un ampio ventaglio di circostanze e il loro esatto significato si comprende meglio dal contesto. Vengono usati per esprimere possibilità, capacità, probabilità, permesso. Could esprime possibilità, ma è impiegato anche come passato di can. 


Can I join you for dinner?
Posso unirmi a voi per cena?


Marta can speak English very well.
Marta sa parlare inglese molto bene.


Our team could win the game tomorrow.
La nostra squadra potrebbe vincere la partita domani. 


Are you hungry? I might eat!
Hai fame? Potrei mangiare!


May I finish earlier today? Otherwise I could miss my bus.
Posso finire prima oggi? Altrimenti potrei perdere l’autobus.

 

Must, shall, should, ought to

Trattasi di verbi modali che esprimono obbligo, probabilità o suggerimento. Ought to è un verbo modale inglese particolare, dato che è l’unico che impone l’utilizzo del “to”. Per quanto riguarda l’espressione del “dovere”, must e shall sono i verbi che lo esprimono con maggior forza, seguiti dal più blando ought to e infine da should, che esprime più che altro un suggerimento.

 

You must call me when you’re late or I’ll worry.
Devi chiamarmi quando sei in ritardo, altrimenti mi preoccupo.


Travellers shall arrive at the airport at least two hours before their flight.
I viaggiatori devono arrivare all’aeroporto almeno due ore prima del loro volo.


I ought to go now, or I won’t be home in time for my favourite TV show.
Devo andare ora, o non arriverò a casa in tempo per il mio programma TV preferito.


She shouldn’t accept a job she doesn’t like.
Non dovrebbe accettare un lavoro che non le piace.

 

Will e would

Will would sono verbi modali utilizzati per esprimere futuro, probabilità e richiesta. 


Will you and Giulia be home for christmas?
Tu e Giulia sarete a casa per Natale?


Would you like some tea?
Vorresti del té?


They will be at the wedding but won’t join the dinner.
Saranno al matrimonio ma non parteciperanno alla cena.


Would you please help me move this table?
Mi aiuteresti a spostare questo tavolo?

 

I verbi modali in inglese vengono impiegati anche per esprimere frasi al condizionale, ma è un discorso complesso che affronteremo in un altro blog post. 

Nel frattempo vuoi migliorare il tuo inglese? Cerca una delle nostre sedi vicino a te o informati sui nostri corsi!

Un buon proposito per il 2023: imparare l’inglese!

Un buon proposito per il 2023: imparare l’inglese!

Inizia un nuovo anno ed è tempo di buoni propositi. Un proposito che può aiutarti nella tua carriera, nei tuoi studi e persino nei tuoi hobby? Imparare l’inglese!
Scopri come imparare l’inglese in modo semplice, divertente e coinvolgente con i corsi British School.

 

Imparare l’inglese: una marcia in più al lavoro

Parlata da 1,5 miliardi di persone di cui solo 400 sono madrelingua, l’inglese è la lingua degli affari, del commercio, degli scambi internazionali in generale, ma anche dei manuali tecnici e dei macchinari in una miriade di ambiti. Una lingua indispensabile per fare carriera in moltissimi settori, specialmente all’interno di aziende che operano in diversi paesi. 

Le certificazioni di inglese utili per il lavoro sono diverse, e variano a seconda dei paesi. Quello che è sicuro è che la certificazione giusta ti permetterà di avere una marcia in più nel mondo del lavoro. 

 

L’inglese come lingua del sapere

Nel libro “Does science need a global language” lo studioso Scott L. Montgomery ha ipotizzato che in alcuni ambiti di studio oltre il 90% degli articoli scientifici pubblicati siano in inglese, al punto che quest’ultimo è ormai la lingua franca della ricerca scientifica. 

Dall’economia alla biologia, dalla sociologia all’ingegneria meccanica, imparare l’inglese è indispensabile per avere successo negli studi accademici. 

 

Let’s have fun! L’inglese per il divertimento e gli hobby

Serie TV, libri, film, musica, viaggi, e gli hobby più diversi: l’inglese può aprirti le porte a tutto un mondo di intrattenimento, divertimento e scoperta. In quanto lingua di nascita, tra gli altri, del rock&roll, dell’industria cinematografica, delle più importanti piattaforme di streaming al mondo e persino del calcio, può aiutarti a coltivare meglio le tue passioni!

 

Come imparare l’inglese con i corsi British School

Cerchi un modo adatto a te per imparare l’inglese? Puoi trovarlo nei corsi della sede British School più vicina a te! Con oltre 70 sedi in Italia, abbiamo una distribuzione capillare su tutto il territorio e offriamo un catalogo di corsi perfetti per ogni livello ed esigenza:

  • Kids: i corsi indirizzati ai più piccoli.
  • Teens: i corsi per ragazzi della scuola secondaria inferiore e superiore.
  •  Adults: corsi collettivi e individuali che offrono risultati certificati e la possibilità di utilizzare l’apprendimento misto, che si svolge sia in presenza che in modalità e-learning, per una grande versatilità e costi abbattuti. 
  • Corporate: i corsi tenuti da docenti specializzati in Business English.
  • Interactive: corsi su misura che offrono la massima flessibilità, e in cui l’utente è accompagnato da un piccolo team di professionisti, il Personal Tutor (un docente madrelingua) e il Customer Care Manager (che si occupa della pianificazione e del monitoraggio del corso secondo le esigenze dell’utente). 
  • For Schools: corsi per studenti e docenti di ogni ordine e grado. 

 

Vuoi sapere qual è il corso più adatto a te e cominciare da subito a imparare l’inglese? Contattaci

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Dal Puledro Impennato, ambientazione di una delle scene più importanti de Il Signore degli Anelli, a The World’s End, la meta finale dell’Odissea alcolica raccontata nell’omonimo film (La fine del mondo nella versione italiana), il pub è l’elemento centrale di un’infinità di scene, storie e persino film interi provenienti dal mondo britannico e irlandese. 

Luogo di divertimento e di socialità, ma anche approdo di un’umanità varia e non sempre raccomandabile, è un luogo che è imprescindibile esplorare se si vuole davvero conoscere la cultura dell’arcipelago. Scopriamolo insieme, con una pinta in mano!

 

Quanti pub esistono in UK e Irlanda?

Si stima esistano quasi 47.000 pub in Gran Bretagna e circa 7.200 in Irlanda. Un numero enorme, ma che incredibilmente sta diminuendo rispetto al passato, forse a causa degli elevati costi operativi o perché sono cambiate le abitudini in nome di uno stile di vita più attento alla salute. 

 

Storia del pub

La storia del pub, sorprendentemente, ha molto a che fare con la nostra. Il luogo di divertimento e bevute per eccellenza del mondo britannico e irlandese è infatti un discendente diretto delle antiche tabernae romane, nate per calmare la sete dei soldati in viaggio sulle strade dell’impero. Con il tempo, il loro nome si è trasformato nell’inglese tavern, e al posto dell’esotico vino è stata adottata la birra di produzione locale. 

Fu Enrico VII a cambiarne il nome in public house, da cui pub, nel XIV secolo. Un secolo dopo, i pub erano quasi 20.000 solo in Inghilterra e Galles, praticamente uno ogni 200 abitanti! 

 

Pub irlandese e pub inglese: ci sono delle differenze?

Anche se gli avventori più accaniti dei due diversi schieramenti giurano che ci sono delle differenze sostanziali, la realtà è che i pub irlandesi e quelli inglesi sono molto simili, sia dal punto di vista degli arredi (ricchi di mobili in legno, lampade dalle luci soffuse e cimeli che ricordano celebri alcolici o squadre di calcio) che delle bevande servite o degli intrattenimenti proposti, dalle dirette calcistiche alle freccette. 

È però vero che, in media, si distinguono per alcune caratteristiche:

  • In Irlanda, i pub sono più spesso di tipo “indipendente”, vale a dire che sono di proprietà di uno o più “osti”. In UK tendono ad essere più diffusi i pub che fanno capo a una catena o a un birrificio. 
  • Per questa ragione, mentre in UK i nomi dei pub fanno in genere riferimento a un luogo, alla monarchia o a un animale, in Irlanda portano più spesso il nome del proprietario o del fondatore. 
  • Più spesso che in UK, in molti pub irlandesi l’unica musica che si ascolta è quella cantata e suonata dagli avventori stessi.
  • Mentre moltissimi pub inglesi e britannici in generale servono anche alcuni piatti, in Irlanda è più frequente che servano solo alcolici e si possa portare cibo acquistato da fuori. 

 

Piccolo glossario del pub

Vediamo ora qualche termine imprescindibile se vuoi immergerti appieno nella cultura del pub e aggiungere qualche parola al tuo vocabolario:

  • Ale: birra
  • Pint: pinta
  • Spirits: superalcolici
  • Inn: un pub che offre anche delle stanze per dormire
  • Darts: freccette, gioco da pub per eccellenza
  • Bartender: barista
  • Gastropub: un pub che ha un’offerta gastronomica ricercata.

 

Cerchi un corso che ti permetta di immergerti appieno nella cultura britannica, e di imparare l’inglese in modo divertente e coinvolgente? Scopri la nostra offerta di corsi di inglese per ogni livello.

Back to school: tornano i corsi di inglese annuali di British Schools

Back to school: tornano i corsi di inglese annuali di British Schools

Arriva l’autunno ed è giunto il momento di dedicarsi a nuovi progetti, come quello di imparare o di migliorare l’inglese. British Schools offre una scelta completa di corsi di inglese per bambini, ragazzi e adulti per un apprendimento divertente, coinvolgente ed efficace. 

 

I nostri corsi per bambini e ragazzi

L’inglese è una finestra sul mondo e una conoscenza fondamentale per farsi strada negli studi e nel mondo del lavoro, e studiarlo da bambini è molto più semplice che farlo da adulti. I nostri corsi per bambini e ragazzi sono tenuti da insegnanti madrelingua che utilizzano un metodo didattico che abbiamo elaborato in oltre 70 anni di attività, e che è basato su lezioni divertenti e interattive. 

Sono suddivisi in due fasce d’età:

  • Bambini dai 4 ai 12 anni – Perché non è mai troppo presto per imparare divertendosi.
  • Ragazzi dai 13 ai 19 anni – Un programma di apprendimento ideale per incrementare le conoscenze dei ragazzi e delle ragazze, stimolandoli con lezioni su temi capaci di interessarli e coinvolgerli. Inoltre i ragazzi e le ragazze in possesso della Carta dello studente possono approfittare del 10% di sconto. 

Bambini e ragazzi impareranno l’inglese in un ambiente stimolante, e potranno prepararsi a conseguire una certificazione che li aiuterà nella loro carriera scolastica o accademica. 

 

I corsi di inglese per adulti

Per chi ha voglia di imparare, la scuola non finisce mai. I nostri corsi annuali di inglese per adulti ti permettono di migliorare il tuo profilo lavorativo e le tue opportunità di carriera, fornendoti insegnamenti utili per il mondo del lavoro e per ottenere le certificazioni più importanti in ambito internazionale.

Grazie a insegnanti madrelingua qualificati, imparerai rapidamente la grammatica, il parlato, l’ortografia e la terminologia più utile nel mondo del lavoro. Con ben 70 scuole in tutta Italia, potrai facilmente trovare una sede British Schools nelle tue vicinanze e un corso adatto alle tue esigenze di orario e frequenza. 

 

È il momento di imparare l’inglese

L’inglese è la lingua più parlata al mondo e il principale strumento di comunicazione utilizzato a livello internazionale da scuole, università, istituzioni e aziende. Saperlo utilizzare con fluidità è un obiettivo che oggi puoi raggiungere in modo rapido, efficace e interattivo con corsi sviluppati da una delle scuole di lingue da più tempo in attività nel panorama italiano. Are you ready to learn? 

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Anche se è incalzato da vicino dal mandarino, l’inglese rimane ancora oggi la lingua più parlata al mondo sommando persone madrelingua e soprattutto non madrelingua. Con ben 1,5 miliardi di persone che parlano inglese, ma solo 400 milioni che lo parlano come prima lingua, è la lingua di gran lunga più utilizzata negli scambi internazionali. 

Ma come ha fatto una lingua che fino a 500 anni fa era parlata solo da pochi milioni di persone che abitavano un arcipelago al largo del Nord Europa a diventare uno strumento di comunicazione globale? La risposta è nella storia. 

 

Il colonialismo: il trampolino di lancio della lingua inglese

Partiti su navi cariche di armi alla ricerca di nuove rotte commerciali, materie prime e schiavi, gli inglesi fondarono un impero immenso. Nel corso di quasi quattro secoli, i possedimenti coloniali dell’Impero Britannico inclusero territori che andavano dai più remoti arcipelaghi del Pacifico fino alle propaggini più settentrionali del Canada, attraversando l’Africa da Nord a Sud, punteggiando il Mediterraneo e, naturalmente, inglobando anche buona parte dell’Asia meridionale.

L’inglese divenne così forzatamente la lingua dell’amministrazione, della politica e dei commerci di una moltitudine di popoli ai quattro angoli del globo, in quello che era noto come l’impero su cui il sole non tramonta mai. 

Ma tra le colonie inglesi ce n’era una destinata a condurre una vittoriosa ribellione e a strappare alla madrepatria il ruolo di principale ambasciatrice della lingua inglese nel mondo. Parliamo degli Stati Uniti.

 

L’ascesa degli Stati Uniti 

Anche se i celebri padri pellegrini fondatori di una delle primissime colonie su territorio americano provenivano da Plymouth, in Inghilterra, la realtà è che quando gli Stati Uniti si separarono dalla corona inglese e conquistarono l’indipendenza erano molte le lingue parlate sul loro territorio. Oltre alle lingue dei nativi, c’erano lo spagnolo, il francese, il tedesco, l’olandese e molte altre. 

Il nuovo paese, però, aveva bisogno di unità linguistica, e si decise così di optare per la lingua parlata dalla maggioranza a discapito di tutte le altre. Per riuscire nell’impresa di costruire un paese anglofono, molti stati della federazione americana arrivarono addirittura a proibire di insegnare altre lingue, persino in ambito domestico. 

Fu così che quando l’impero britannico piano piano si dissolse, grazie a un altro immenso e potente paese la lingua inglese continuò ad essere appresa e parlata ovunque nel mondo: nelle istituzioni internazionali, nelle grandi università, nel mondo della finanza, in quello della musica e via dicendo. 

Grazie all’influenza della cultura nordamericana, l’inglese continua ad essere la lingua franca più usata per superare le barriere nazionali, che sia per fare affari, fare ricerca o andare in vacanza in un altro paese.

 

In futuro l’inglese sarà ancora la lingua più parlata al mondo?

Chi può dirlo! Di certo, continuerà ancora ad esserlo per molto tempo, come dimostrano le centinaia di migliaia di scuole e corsi di inglese che esistono nel mondo, in cui persone native delle lingue più disparate imparano a usarlo per lavorare, studiare, viaggiare o comprendere i testi delle loro canzoni preferite.

Vuoi apprendere l’inglese da zero o migliorare il tuo livello? Con British Schools hai un’offerta completa di corsi adatti ad ogni esigenza. Contattaci per saperne di più!