Cosa fare a Londra a febbraio: gli eventi imperdibili

Cosa fare a Londra a febbraio:

gli eventi imperdibili

Mese invernale ma privo del fascino dell’atmosfera natalizia, febbraio non è uno dei mesi più quotati per il turismo diretto a Londra. Eppure, la capitale britannica ha tantissimo da offrire in quei 28 (o 29!) giorni.

Andiamo dunque a scoprire cosa fare a Londra a febbraio con un elenco di appuntamenti da non perdere!

 

Visita (e balla!) il Festival delle orchidee ai Kew Gardens

Patrimonio mondiale UNESCO, i Kew Gardens ospitano oltre 50.000 piante provenienti da ogni angolo del pianeta, con un enorme varietà di ambienti spettacolari, tra cui un giardino giapponese, una grande pagoda, un giardino mediterraneo e uno dedicato alle rose.

Ma la vera star di febbraio è la serra dedicata alla Principessa di Galles, che proprio in questo periodo ospita il celebre Festival delle Orchidee. Un Festival che si protrae fino a tarda sera, con concerti e DJ Set dalle atmosfere a dir poco uniche.

 

Vivi un San Valentino romantico navigando sul Tamigi

 
La romantica Londra non è di certo avara di luoghi in cui festeggiare un San Valentino a due, ma uno li batte tutti: il Tamigi. Una crociera fluviale può essere un modo unico per godersi una serata indimenticabile osservando la città da una prospettiva nuova, brindando con la propria dolce metà.
 
 

Scopri i nuovi trend alla London fashion week

Appuntamento immancabile per i fashionisti britannici e non solo, la London Fashion Week è un turbinio di sfilate ed eventi nei quali i principali marchi e designer presentano le loro nuove collezioni. Un must per chiunque voglia tenersi al passo con le ultime tendenze.

 

Gira la frittata al Pancake day

Questa giornata dedicata alle classiche frittelle della colazione anglosassone si svolge il martedì grasso, il giorno prima del mercoledì delle ceneri che sancisce l’inizio della quaresima, e cade quindi in genere a febbraio (anche se quest’anno, il 2025, cadrà il 4 di marzo).

La più grande bizzarria di questo evento è la notevole serie di corse con tanto di padella e pancake che si svolgono in diversi punti di Londra, tra cui la UK Parliamentary Pancake Race, i cui concorrenti sono nientemeno che giornalisti e politici.

 

Ammira le luci alla Battersea Power Station

L’iconica centrale elettrica che i Pink Floyd utilizzarono per la copertina del loro album “Animals” ospita ogni anno tra gennaio e febbraio il suo Light Festival, con installazioni, paesaggi sonori ed esperienze interattive.

 

Esplora la storia da una prospettiva nuova con gli eventi del UK LGBT+ History Month

Il mese della storia LGBT nel Regno Unito si svolge a febbraio, e coinvolge una numerosissima serie di eventi, mostre, tornei sportivi, concerti, spettacoli teatrali, e moltissimo altro. Londra, naturalmente, ospita una fetta consistente degli appuntamenti, ed è persino possibile partecipare a tour gratuiti della città con tappe nei luoghi più importanti di questa parte ancora poco nota della storia.

 

Attrezzati al meglio per il tuo prossimo viaggio con un corso di inglese British Schools

Vivi appieno la capitale britannica con una solida conoscenza della lingua inglese. British Schools offre corsi di inglese per qualunque livello ed esigenza, sulla base di un metodo didattico rodato in oltre 70 anni di storia e basato su un mix unico di grammatica, conversazione e divertimento.
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Guida agli articoli determinativi e indeterminativi in inglese

Guida agli articoli determinativi

e indeterminativi in inglese


Oggi parliamo di una domanda che si pongono tutti gli studenti che si approcciano allo studio dell’inglese: come funzionano gli articoli? La risposta, ti rassicuriamo, è piuttosto semplice e non presenta particolari difficoltà, almeno in confronto a lingue più complicate come l’italiano. 

Partiamo quindi con questa rapida guida agli articoli in inglese, incluse le regole che riguardano articoli determinativi e indeterminativi. 

 

Quando si usano gli articoli in inglese e quando no

Incominciamo parlando delle circostanze in cui occorre usare gli articoli in inglese, e quando invece non bisogna farlo. 
 
Come regola generale, possiamo dire che devi utilizzare gli articoli in ogni frase in cui lo faresti in italiano, TRANNE che nei seguenti casi:
  • Quando usi un aggettivo possessivo. Per dire “Il mio cane è nero” dirai “My dog is black”. Non c’è alcun bisogno di aggiungere l’articolo prima dell’aggettivo possessivo (in questo caso my).
  • Nel caso di nomi di paesi. Dirai ad esempio “Russia is big”, o “I’ve visited France”. Tuttavia, c’è un’eccezione: se il nome include termini come states, kingdom o lands occorre usare l’articolo. Dirai ad esempio “Mary lives in the United Kingdom” o “Mark is from the USA”.
  • Quando parli di temi generali e astratti. Ad esempio: “I always listen to music”, “Life is hard”, “Love is in the air”. 
  • Quando parli di una categoria generica di persone, animali o oggetti. Ad esempio: “Doctors are often stressed”, “I love dogs”, “Pizza is my favourite food”.
  • Davanti ai nomi di lingue. Ad esempio: “English is a beautiful language”. 
  • Davanti ai nomi dei pasti. Ad esempio: “Breakfast is the most important meal of the day”. 
  • Davanti ai nomi di giochi, sport, laghi e alla parola “television” o “TV”. “I play basketball”, “I live near Lake Garda”, “I watch TV in the evening”. 
 
Ti sembra complicato? Non preoccuparti, con il tempo – e magari un buon corso di inglese che preveda esercizi di conversazione e ascolto – ci farai presto l’orecchio!

 

Gli articoli determinativi in inglese

 
La questione degli articoli determinativi in inglese è davvero semplicissima: ne esiste uno solo, the. Viene impiegato con qualunque termine, che sia maschile o femminile, singolare o plurale. Facile, vero?
 
L’unica piccola difficoltà sta nel ricordarsi che la pronuncia di the varia leggermente a seconda dell’iniziale del termine che lo segue:
  • Se l’iniziale è una consonante o un acca aspirata, si pronuncia con un suono “debole”, che corrisponde al suono di the all’interno della parola mother. Ad esempio: “The cat”, “The house”, “The table”.
  • Se l’iniziale è una vocale o un h muta, si parla di suono “forte”, che corrisponde a “thi” pronunciato con una “i” lunga. Ad esempio: “The egg”, “The hour”, “The afternoon”. 
 
 

Gli articoli indeterminativi in inglese

Gli articoli indeterminativi inglesi sono “a” e “an” per il singolare, e “some” per il plurale.

  • “a” si usa quando la parola che segue comincia per consonante. Ad esempio: “A game” , “A star”, “A car”;
  • “an” invece è impiegato quando la parola che segue comincia per vocale. Ad esempio “An apple”, “An octopus”;
  • “some” si usa con i sostantivi plurali o con quelli non numerabili (uncountables). Ad esempio: “some birds”, “some books”, “some food”.

 

Vuoi migliorare il tuo livello di inglese ma la grammatica non è il tuo forte? Prova un corso British Schools! Con un metodo interattivo radicato in oltre 70 anni di esperienza nell’insegnamento dell’inglese, offriamo un apprendimento efficace e divertente, adatto a ogni livello.

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Si torna a scuola! È il momento di imparare l’inglese

Si torna a scuola! È il momento di imparare l'inglese

Si torna sui banchi di scuola, e riaprono anche le aule di British School per l’inizio dei nostri corsi annuali! E allora l’anno scolastico comincia con un nuovo proposito: imparare l’inglese, e farlo divertendosi. 

Vediamo insieme una panoramica dei nostri corsi per tutte le età, da quelli specifici per i bambini, a quelli per ragazzi, fino a quelli dedicati agli adulti!

 

Aiuta i bambini a imparare l’inglese con un corso British Schools

È noto: studiare l’inglese da bambini permette di impararlo con grande facilità e rapidità, grazie alla particolare elasticità della mente dei più piccoli. A patto, però, che venga insegnato in un modo che sappia coinvolgere gli studenti senza annoiarli e appesantirli con un ulteriore carico oltre a quello scolastico. 

È proprio con a cuore questi principi che nascono i corsi di inglese per bambini British Schools. Organizzati su 5 livelli di età che vanno dalla scuola dell’infanzia (4-5 anni) ai primi due anni delle scuole medie, sono pensati per essere stimolanti per i più piccini e permettergli di imparare l’inglese divertendosi. E dal terzo livello in poi, offrono l’accesso alle certificazioni Cambridge English.

Oltre ai corsi collettivi, sono disponibili anche corsi individuali con la possibilità di costruire il percorso didattico e il programma delle lezioni sulle base delle esigenze del singolo studente. 

 

I nostri corsi per ragazzi

Per i ragazzi delle scuole medie e superiori, ecco un ventaglio di corsi di inglese tarati sulle loro esigenze e capaci di prepararli per un futuro ricco di viaggi e opportunità di studio o lavoro. Oltre ai corsi individuali e collettivi, qui sono possibili anche dei soggiorni studio in college e scuole dove i ragazzi potranno immergersi nell’apprendimento della lingua, facendo esperienze indimenticabili. 

In questo caso i livelli dei corsi sono ben 7 in base alla conoscenza pregressa della lingua, con la possibilità di ottenere certificazioni che vanno da CEFR A1 alla prestigiosa CEFR C2 Cambridge Proficiency. 

 

Come imparare l’inglese da adulti con un nostro corso

Le aule British Schools sono aperte anche agli adulti, con corsi individuali, collettivi e in modalità Blendend Learning, vale a dire in parte con un insegnante dal vivo e in parte online. Studiati per soddisfare chi desidera imparare l’inglese da zero così come chi ha già un buon livello e desidera migliorarlo magari per esigenze di lavoro, offrono uno spettro di possibilità e certificazioni

 

Vuoi saperne di più? Contattaci!

Siamo presenti con 66 sedi in tutta Italia, con insegnanti madrelingua che applicano un metodo che abbiamo elaborato nella nostra lunga storia nata nel lontano 1951. La nostra metodologia didattica combina metodi tradizionali e sussidi all’avanguardia, offrendo una panoramica completa della lingua in un ambiente dinamico e coinvolgente. 

Contattaci per saperne di più sui nostri corsi! 

Business English: cos’è e come impararlo

Business English: cos'è e come impararlo

Prima lingua al mondo per numero di parlanti tra nativi e non, l’inglese è anche l’idioma standard  nell’ambiente degli affari e uno strumento di comunicazione indispensabile per chiunque lavori in contesti internazionali. Al punto che per definire l’insieme di espressioni e terminologie impiegate proprio in questo contesto esiste un termine: business English.

In questo post parleremo proprio del business English, ti mostreremo alcuni dei suoi termini e ti spiegheremo come impararlo al meglio.

 

Quando è utile sapere il business English 

Il business English è utilizzato in moltissimi contesti:
  • Conferenze e meeting
  • Trattative
  • Comunicazioni commerciali con i clienti
  • Materiali promozionali in settori come marketing, esperienza cliente e molti altri
  • Corsi e percorsi accademici in ambiti come economia, gestione aziendale e marketing.
Come puoi vedere, è impiegato in una moltitudine di contesti e per questo è uno dei criteri di selezione in diversi ambiti lavorativi. Anche per questo frequentare un corso di inglese business che si concluda magari con una certificazione di inglese può essere importante per la propria carriera. 
 
 

Alcune espressioni chiave del business English

Vediamo ora qualche esempio dei termini più tipici del business English o inglese business. Come potrai facilmente renderti conto, vengono spesso impiegati degli acronimi ed espressioni che favoriscono la brevità.

  • Benchmark: standard di settore.
  • Core business: l’attività principale di un’azienda.
  • B2B: business che si verifica tra aziende.
  • B2C: business che ha come clienti i consumatori.
  • Disruption: interruzione di uno status quo spesso a seguito di rapide innovazioni.
  • KPI: acronimo che sta per “key performance indicator” e che indica le metriche utilizzate per valutare una performance, ad esempio quella di una campagna di marketing.
  • M&A: altro acronimo che sta per “mergers and acquisitions” ovvero fusioni e acquisizioni.
  • Value proposition: proposta di valore.
  • PO: “purchase order”, ovvero ordine di acquisto.
  • Revenue: fatturato.
  • Bottom line: margine di profitto.
  • Mission: missione, in genere intesa come la missione di un’azienda.
  • Brand awareness: consapevolezza e riconoscibilità del brand da parte dei potenziali clienti.
  • Lead: contatto utile che può trasformarsi in un potenziale cliente.
  • Prospect: potenziale cliente.
  • Customer experience: l’esperienza del cliente con la tua azienda.

 

Parla la lingua degli affari con un corso di inglese business

Impara a parlare la lingua del mondo degli affari e sentiti a tuo agio nei contesti internazionali con un corso di inglese business. La linea di corsi di inglese Corporate di British Schools ti prepara al mondo del lavoro o a far crescere la tua azienda e la tua carriera con un immersione nell’inglese degli affari.
Scoprili nella sede più vicina a te!

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

A chi viene dalle lingue romanze come l’italiano, l’inglese può sembrare una lingua piuttosto regolare, con regole grammaticali nella maggior parte dei casi decisamente più abbordabili delle nostre. Tuttavia, questo non significa che si possano trascurare quelle piccole complicanze che pure, come in ogni lingua, ci sono. E una delle complicanze che si incontrano più di frequente è senza dubbio costituita dai plurali irregolari inglesi. 

Ecco perché noi di British Schools abbiamo deciso di creare questa breve guida ai plurali irregolari in inglese, che ti servirà ogni volta che avrai un dubbio. Salvala tra i preferiti e consultala al bisogno!

 

I plurali inglesi con desinenze irregolari

 

Se la regola per la formazione del plurale regolare inglese è molto semplice – basta aggiungere una -s al termine della parola – esistono tuttavia alcuni casi in cui la regola fa eccezione:

  • Le parole che terminano con -ss, -x, -ch, -sh formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Qualche esempio: fox → foxes; church → churches; dish → dishes.
  • Le parole che terminano in consonante piu -y formano il plurale sostituendo a -y la desinenza -ies. Esempi: strawberry → strawberries; ferry → ferries. Ma attenzione: se la -y è preceduta da vocale, si aggiunge una -s normalmente! Esempi: day → days; way → ways.
  • Le parole che terminano in consonante più -o formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Esempi: tomato → tomatoes; potato → potatoes.
  • Le parole che terminano in -f o -fe formano il plurale sostituendo  –fe/f con –ves. Esempi: life – lives, knife – knives. Questa regola però non vale per alcune parole che terminano in -f, la più comune è chef che ha plurale chefs.
  • Le parole che terminano in -is formano in genere il plurale in -es. Esempi: analysis → analyses; crisis → crises. 
 

 

I nomi con plurali irregolari inglesi veri e propri 

 

Pensavi di essertela cavata con queste poche eccezioni? Errore! Esistono infatti dei termini inglesi che hanno dei plurali completamente irregolari, vale a dire che la parola plurale è radicalmente diversa dal singolare o comunque non risponde a una regola facilmente riassumibile. Ecco quelli più comuni:

  • Person → people. Da notare che questo plurale irregolare inglese si applica anche ai nomi composti. Esempio: spokesperson → spokespeople
  • Man → men. Come sopra: barman → barmen
  • Woman → women. Idem: congresswoman → congresswomen 
  • Child → children
  • Foot → feet
  • Tooth → teeth
  • Goose → geese
  • Mouse → mice
  • Die → dice 
 

 

Le parole che non cambiano tra singolare e plurale

 

In inglese esistono anche dei plurali irregolari semplicissimi, vale a dire dei termini che restano esattamente gli stessi a prescindere dal loro numero. Ecco i più comuni:

  • Water
  • Ice
  • Weather
  • Fish
  • Sheep
  • Deer
  • Information
  • Advice
  • TV series.
 

 

Impara l’inglese con un corso su misura British Schools

 

Vuoi migliorare il tuo inglese? British Schools ti offre corsi per ogni livello e ogni esigenza con insegnanti qualificati e un metodo perfezionato nel raggio di una lunga storia cominciata nel lontano 1951. Scopri la sede più vicina a te! 

 

30 parole per parlare di sentimenti in inglese

30 parole per parlare di sentimenti in inglese

Amore, odio, gioia, tristezza, rabbia…saper esprimere questi sentimenti è indispensabile in ogni forma di comunicazione, inclusa una lingua straniera. Ecco perché abbiamo creato questo breve glossario per parlare di sentimenti in inglese. Mettilo tra i preferiti e consultalo ogni volta che ne hai bisogno!

 

Parlare di sentimenti in inglese:
un glossario in 30 parole

Scopriamo le parole più importanti per navigare il difficile mondo delle emozioni nella lingua inglese.
Ne abbiamo selezionate 30: 10 sostantivi, 10 aggettivi e 10 verbi.
Sotto ogni tabella troverai anche alcuni esempi d’uso. 

 

10 sostantivi 

FeelingSentimento
LoveAmore
HateOdio
JoyGioia
SadnessTristezza
AngerRabbia
NostalgiaNostalgia
PassionPassione
FondnessAffetto
ConcernPreoccupazione

 

Esempi

This book is filled with passion but also with a deep sadness.

Questo libro è pieno di passione ma anche di una profonda tristezza. 

 

Nostalgia is a very common feeling in these uncertain times.

La nostalgia è un sentimento molto comune in questi tempi incerti.

 

10 aggettivi

ConcernedPreoccupato
HappyFelice
In loveInnamorato
SadTriste
FondAffezionato
AngryArrabbiato
JoyfulAllegro
SorryDispiaciuto
PassionateAppassionato
NostalgicNostalgico

 

Esempi

I’m concerned about your school results.

Sono preoccupato per i tuoi risultati scolastici.

 

Luisa is so fond of Marta that she’s sad whenever she leaves.

Luisa è così affezionata a Marta che diventa triste ogni volta che parte.

 

10 verbi

To feelSentire
To worryPreoccuparsi
To loveAmare
To hateOdiare
To carePercepire qualcosa o qualcuno come importante/ voler bene
To desireDesiderare
To rejoiceGioire
To missSentire la mancanza
To be in loveEssere innamorato
To fall in loveInnamorarsi

 

Esempi

I fell in love with you after our first date and I’ve loved you ever since.

Mi sono innamorato di te dopo il nostro primo appuntamento e ti amo da allora.

 

Luca misses his old school friends so much that he struggles to make new ones. 

A Luca mancano così tanto i suoi vecchi amici di scuola che ha difficoltà a farsene di nuovi. 

 


Migliora il tuo livello di inglese con un corso su misura per te!

British Schools offre un ventaglio completo di corsi di inglese per ogni esigenza e livello, basati su una metodologia messa a punto in oltre 70 anni di storia. Migliora la tua conoscenza della lingua – dalla grammatica, alla terminologia e al parlato – con lezioni interattive e divertenti tenute da docenti madrelingua specializzati.

Vieni a scoprire la nostra offerta nella sede più vicina a te!

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Come si può comprendere dal nome, i verbi ausiliari sono quei verbi che hanno un significato di per sé, ma che lo perdono quando “aiutano” un altro verbo in particolari circostanze grammaticali. Rappresentano un elemento indispensabile nell’apprendimento di base di una lingua, specialmente, come vedremo, l’inglese.

Andiamo quindi alla scoperta dei verbi ausiliari in inglese e del loro funzionamento.

 

Quali sono i verbi ausiliari in inglese

I verbi ausiliari inglesi sono tre:

  • to be
  • to have
  • to do

 

Verbo to be

Corrispondente al verbo essere, to be è un verbo che, come ausiliare, ha due impieghi:

Formare il presente progressivo e il passato progressivo (present continuous e past continuous in inglese)

Soggetto + verbo ausiliare to be (al presente o al passato) + gerundio  

Si utilizza per esprimere un’azione in corso di svolgimento nel tempo presente o in quello passato .

Esempio:
I’m eating a pizza.
Sto mangiando una pizza.

We were having a good time on the beach, when it started raining.
Ci stavamo divertendo sulla spiaggia, quando ha iniziato a piovere.

 

Formare il passivo 

soggetto + verbo ausiliare to be + participio passato 

Si ottiene in questo modo la forma passiva dei verbi. 

Esempio:
The baby is carried by his mother.
Il bebè è portato da sua madre.

 

Verbo to have

Il secondo verbo ausiliare inglese, to have, svolge un ruolo importantissimo, oltre ad avere il significato di “avere”. Serve infatti per formare la maggioranza dei tempi verbali composti – in pratica tutti quelli che non utilizzano come ausiliare il verbo essere, che sono il presente e il passato progressivo – sia nella loro forma attiva che in quella passiva.

Vediamo i più comuni e utilizzati.

 

Passato prossimo (present perfect)

Si usa per descrivere un’azione iniziata nel passato, che può essere già conclusa (ma vicina nel tempo) o ancora in svolgimento.
Soggetto + to have (al presente) + participio passato

Esempio:
I’ve just come back from work.
Sono appena tornato dal lavoro. 

 

Presente perfetto progressivo (present perfect continuous)

Esprime un’azione iniziata nel passato, ma ancora in svolgimento nel presente e in genere di una certa durata. 

Soggetto + to have (al presente) + been + gerundio

Esempio:
Marco has been waiting for two hours.
Marco sta aspettando da due ore. 

 

Past perfect

Indica azioni passate che si sono concluse prima di un altro evento, sempre nel passato.
Soggetto + to have (al passato) + participio passato

Esempio:
When he joined the meeting, we had already discussed the most important points.
Quando lui si è unito alla riunione, avevamo già discusso tutti i punti più importanti. 

 

Verbo to do

Tra i verbi ausiliari in inglese, to do è forse il più comune. Si traduce con “fare”, ma ha anche altri ruoli. Bisogna però ricordare che le regole che stiamo per enunciare non si applicano in caso di altri verbi ausiliari o di verbi modali

 

Formare frasi negative

To do supporta gli altri verbi nella formazione del negativo con la seguente formula:

soggetto + to do (al presente o al passato) + not + verbo

Esempio:
Maria doesn’t drink coffee.
Maria non beve caffè. 

 

Formare frasi interrogative

Ecco invece come forma frasi negative:

To do (al presente o al passato) + soggetto + verbo + ?

Esempio
Do you like beer?
Ti piace la birra?

Vuoi imparare le basi della grammatica inglese nel modo più semplice, divertente ed efficace possibile? Dai un’occhiata ai nostri corsi di inglese (anche per principianti)! 

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Le isole e gli arcipelaghi, si sa, sono luoghi un po’ a parte, spesso sedi di tradizioni bizzarre e poco inclini ad abbandonarle a favore di novità provenienti dalla terraferma. Il Regno Unito da questo punto di vista non fa eccezione. Oggi vogliamo parlare di una delle caratteristiche che la distinguono da gran parte del mondo: le sue unità di misura.

Faremo quindi una panoramica delle unità di misura inglesi e più in generale di tutto il Regno Unito e racconteremo la loro storia, che deriva dal sistema di misura imperiale britannico.

 

Il sistema di misura imperiale britannico

Stranamente, il sistema di misura imperiale britannico ha una radice assai vicina a noi: le unità di misura romane. Mentre queste ultime sono state abbandonate in gran parte dell’ex territorio dominato da Roma a favore del sistema metrico decimale (nato in Francia), sono sopravvissute, modificate e mescolate con altre di origine anglosassone, in Gran Bretagna. Le peculiarità delle isole, come dicevamo. 

Il sistema imperiale britannico è rimasto in vigore in tutto il territorio dominato dalla corona fino al 1965, quando anche il Regno si è piegato all’adozione del sistema internazionale. Senza però abbandonare le vecchie tradizioni. Le unità di misura inglesi infatti affiancano quelle internazionali nelle confezioni dei prodotti e sono spesso pienamente impiegate, ad esempio, nei negozi di frutta e verdura. Inoltre, il sistema di misura imperiale britannico ha fatto da base al sistema consuetudinario statunitense, oggi pienamente in vigore negli USA.

 

Le unità di misura inglesi 

Lunghezza

Per prima cosa, scopriamo le principali unità di misura inglesi di lunghezza:

  • inch, pollice: corrisponde a 2,54 cm
  • hand, mano: corrisponde a 10,16 cm
  • span, spanna: corrisponde a 22,86 cm
  • foot, piede: corrisponde a 30,48 cm
  • yard, iarda: corrisponde a 3 piedi, ovvero 91,44 cm
  • statute mile, miglio terreste: corrisponde a 1,609,34 m

 

Superficie

  • square inches, pollici quadraticorrisponde a 645,16 mm2
  • square feet, piedi quadraticorrisponde a circa 0,09 m2
  • square yard, iarda quadrata: corrisponde a circa 0,83 m2
  • square miles, miglia quadrate: corrisponde a circa 2,59 km2
  • acre, acro: corrisponde a circa 4046,85 m2

 

Peso

  • ounce, oncia: corrisponde a circa 28,35 g
  • pound, libbra: corrisponde a circa 453,49 g

 

Capacità

  • pint, pinta: 568 ml
  • gallon, gallone: 4,546 l

 

La cultura e la lingua inglesi a portata di mano

Con oltre 70 sedi in tutta Italia e un variegato catalogo di corsi di inglese adatti a tutti i livelli e a tutte le esigenze, British Schools porta la cultura e la lingua inglesi vicino a te! Scopri tutte le nostre opzioni formative indirizzate ad adulti, ragazzi e bambini, o contattaci per maggiori informazioni. 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Per questa pagina del nostro blog andremo in esplorazione del mondo dei verbi, e in particolare di un’importante categoria: i verbi modali. 

Utilissimi e dei veri jolly per veicolare con semplicità significati complessi e sfumature linguistiche, i verbi modali in inglese rappresentano una tappa fondamentale del processo di apprendimento della lingua, che ti farà fare un significativo passo in avanti nella tua capacità di esprimerti.

 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

I verbi modali inglesi vengono utilizzati per esprimere consigli, doveri, possibilità, capacità, supposizione, futuro, richiesta e via dicendo, e non hanno un significato autonomo ma si usano in combinazione con altri verbi. 

Sono 10, ovvero:

  • can
  • could
  • may
  • might
  • must
  • shall
  • should
  • ought to
  • will
  • would

 

Il bello è che il loro funzionamento è davvero semplice:

  • Frase affermativa: Soggetto + verbo modale + altro verbo senza il “to”. Ogni persona si coniuga allo stesso modo, non occorre aggiungere la “s” per la terza persona singolare. 
  • Frase negativa: Soggetto + verbo modale + not + altro verbo senza il “to”. Alcuni accettano una forma contratta, come ad esempio will not → won’t.
  • Frase interrogativa: Verbo modale + soggetto + altro verbo senza il “to”.

 

L’unica eccezione è ought to, che prevede l’impiego del “to”. Si tratta tuttavia di un verbo utilizzato soprattutto in ambito britannico

Vediamo ora più in dettaglio i singoli verbi modali inglesi.

 

Can, could, may, might

Can, could, may might vengono impiegati in un ampio ventaglio di circostanze e il loro esatto significato si comprende meglio dal contesto. Vengono usati per esprimere possibilità, capacità, probabilità, permesso. Could esprime possibilità, ma è impiegato anche come passato di can. 


Can I join you for dinner?
Posso unirmi a voi per cena?


Marta can speak English very well.
Marta sa parlare inglese molto bene.


Our team could win the game tomorrow.
La nostra squadra potrebbe vincere la partita domani. 


Are you hungry? I might eat!
Hai fame? Potrei mangiare!


May I finish earlier today? Otherwise I could miss my bus.
Posso finire prima oggi? Altrimenti potrei perdere l’autobus.

 

Must, shall, should, ought to

Trattasi di verbi modali che esprimono obbligo, probabilità o suggerimento. Ought to è un verbo modale inglese particolare, dato che è l’unico che impone l’utilizzo del “to”. Per quanto riguarda l’espressione del “dovere”, must e shall sono i verbi che lo esprimono con maggior forza, seguiti dal più blando ought to e infine da should, che esprime più che altro un suggerimento.

 

You must call me when you’re late or I’ll worry.
Devi chiamarmi quando sei in ritardo, altrimenti mi preoccupo.


Travellers shall arrive at the airport at least two hours before their flight.
I viaggiatori devono arrivare all’aeroporto almeno due ore prima del loro volo.


I ought to go now, or I won’t be home in time for my favourite TV show.
Devo andare ora, o non arriverò a casa in tempo per il mio programma TV preferito.


She shouldn’t accept a job she doesn’t like.
Non dovrebbe accettare un lavoro che non le piace.

 

Will e would

Will would sono verbi modali utilizzati per esprimere futuro, probabilità e richiesta. 


Will you and Giulia be home for christmas?
Tu e Giulia sarete a casa per Natale?


Would you like some tea?
Vorresti del té?


They will be at the wedding but won’t join the dinner.
Saranno al matrimonio ma non parteciperanno alla cena.


Would you please help me move this table?
Mi aiuteresti a spostare questo tavolo?

 

I verbi modali in inglese vengono impiegati anche per esprimere frasi al condizionale, ma è un discorso complesso che affronteremo in un altro blog post. 

Nel frattempo vuoi migliorare il tuo inglese? Cerca una delle nostre sedi vicino a te o informati sui nostri corsi!

Un buon proposito per il 2023: imparare l’inglese!

Un buon proposito per il 2023: imparare l’inglese!

Inizia un nuovo anno ed è tempo di buoni propositi. Un proposito che può aiutarti nella tua carriera, nei tuoi studi e persino nei tuoi hobby? Imparare l’inglese!
Scopri come imparare l’inglese in modo semplice, divertente e coinvolgente con i corsi British School.

 

Imparare l’inglese: una marcia in più al lavoro

Parlata da 1,5 miliardi di persone di cui solo 400 sono madrelingua, l’inglese è la lingua degli affari, del commercio, degli scambi internazionali in generale, ma anche dei manuali tecnici e dei macchinari in una miriade di ambiti. Una lingua indispensabile per fare carriera in moltissimi settori, specialmente all’interno di aziende che operano in diversi paesi. 

Le certificazioni di inglese utili per il lavoro sono diverse, e variano a seconda dei paesi. Quello che è sicuro è che la certificazione giusta ti permetterà di avere una marcia in più nel mondo del lavoro. 

 

L’inglese come lingua del sapere

Nel libro “Does science need a global language” lo studioso Scott L. Montgomery ha ipotizzato che in alcuni ambiti di studio oltre il 90% degli articoli scientifici pubblicati siano in inglese, al punto che quest’ultimo è ormai la lingua franca della ricerca scientifica. 

Dall’economia alla biologia, dalla sociologia all’ingegneria meccanica, imparare l’inglese è indispensabile per avere successo negli studi accademici. 

 

Let’s have fun! L’inglese per il divertimento e gli hobby

Serie TV, libri, film, musica, viaggi, e gli hobby più diversi: l’inglese può aprirti le porte a tutto un mondo di intrattenimento, divertimento e scoperta. In quanto lingua di nascita, tra gli altri, del rock&roll, dell’industria cinematografica, delle più importanti piattaforme di streaming al mondo e persino del calcio, può aiutarti a coltivare meglio le tue passioni!

 

Come imparare l’inglese con i corsi British School

Cerchi un modo adatto a te per imparare l’inglese? Puoi trovarlo nei corsi della sede British School più vicina a te! Con oltre 70 sedi in Italia, abbiamo una distribuzione capillare su tutto il territorio e offriamo un catalogo di corsi perfetti per ogni livello ed esigenza:

  • Kids: i corsi indirizzati ai più piccoli.
  • Teens: i corsi per ragazzi della scuola secondaria inferiore e superiore.
  •  Adults: corsi collettivi e individuali che offrono risultati certificati e la possibilità di utilizzare l’apprendimento misto, che si svolge sia in presenza che in modalità e-learning, per una grande versatilità e costi abbattuti. 
  • Corporate: i corsi tenuti da docenti specializzati in Business English.
  • Interactive: corsi su misura che offrono la massima flessibilità, e in cui l’utente è accompagnato da un piccolo team di professionisti, il Personal Tutor (un docente madrelingua) e il Customer Care Manager (che si occupa della pianificazione e del monitoraggio del corso secondo le esigenze dell’utente). 
  • For Schools: corsi per studenti e docenti di ogni ordine e grado. 

 

Vuoi sapere qual è il corso più adatto a te e cominciare da subito a imparare l’inglese? Contattaci