Past continuous: come si forma e quando si usa

Past continuous: come si forma e quando si usa

Continuiamo il nostro viaggio nei verbi inglesi con un tempo che spesso crea qualche difficoltà agli studenti: il past continuous. In questa breve guida, ti insegneremo a usarlo in modo corretto, con diversi esempi pratici. Non dimenticare di metterla tra i preferiti!

 

Come si forma il past continuous

La formazione del past continuous è per fortuna molto semplice:

Soggetto+ verbo essere al passato + verbo in -ing

Facciamo qualche esempio per rendere il tutto più chiaro:

  • I was sleeping
  • Marco was working
  • You were drinking
  • They were running


Ti ricordiamo che il passato del verbo essere in inglese si declina in questo modo:

I was

You were

He/she was

We were

You were

They were

Quando si usa il past continuous

 

Comprendere le regole d’uso del past continuous è per fortuna più facile di quanto sembri. Questo verbo infatti corrisponde in modo piuttosto preciso a una forma verbale che esiste anche in italiano, e che è:

stare al passato + gerundio presente

Andiamo a riprendere gli esempi proposti sopra perché tutto sia più chiaro:

  • I was sleeping → Stavo dormendo
  • Marco was working → Marco stava lavorando
  • You were drinking → Tu stavi/Voi stavate bevendo
  • They were running → Essi stavano correndo

Nella pratica, il past continuous si usa:

  • Per descrivere un’azione che era in corso nel passato quando ne è avvenuta un’altra. 

Esempio: I was sleeping when someone knocked on the door → Stavo dormendo quando qualcuno bussò alla porta.

  • Per descrivere un’azione che era in corso in un momento preciso del passato.

Esempio: Yesterday night at 10 pm I was watching a movie → Ieri sera alle 22 stavo guardando un film.

Questo naturalmente vale anche per la forma interrogativa. Riprendendo gli esempi precedenti:

What were you doing when someone knocked on the door? → Cosa stavi facendo quando qualcuno ha bussato alla porta?

What were you doing yesterday night at 10 pm? → Cosa stavi ieri sera alle 22?

Vediamo ora un paio di esempi di frase negativa:

  • Yesterday morning at 9 am you weren’t working yet → Ieri mattina alle 9 ancora non stavi lavorando.
  • I told you I wasn’t sleeping, but it wasn’t true → Ti ho detto che non stavo dormendo, ma non era vero.

Come vedi, in tutti gli esempi forniti è possibile tradurre il past continuous in italiano con la forma stare al passato + gerundio presente.

 
 

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San Patrizio: alla scoperta della festa più irlandese che ci sia

Cosa fare a Londra a febbraio:

gli eventi imperdibili

Con la sua allegria sfrenata, il suo spirito carnevalesco, e il calore che solo l’animo degli irlandesi sa comunicare, San Patrizio è oggi una festa che trascende i confini dell’Irlanda e anche di quelle comunità irlandesi sparse per il mondo che ancora attendono questo giorno per celebrare la loro madrepatria lontana.

Ma quali sono le origini di questa festa? E quali sono i luoghi migliori per celebrarla al meglio? Vediamolo insieme, magari sorseggiando una buonissima pinta di birra scura.

 

San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda

Pochi sanno che San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda vissuto nel V secolo, non era affatto irlandese ma era nato in Gran Bretagna. La località esatta è difficile da determinare. Per alcuni storici, si troverebbe in Scozia, mentre per altri ancora in Galles o in Cumbria, nel Nord Est dell’Inghilterra. Dalla sua città natale, a 16 anni fu rapito da pirati irlandesi, che lo condussero con loro nell’isola e lo resero schiavo.

Dopo sei anni, riuscì a fuggire e a fare ritorno nella nativa Gran Bretagna, con una fede forgiata dalle difficoltà e un carisma di visionario. Dopo studi ecclesiastici che lo condussero in Francia, fu ordinato vescovo e fece ritorno in Irlanda come missionario. Qui, si occupò di battezzare, convertire e costruire comunità cristiane per ben 40 anni, dando un impulso fondamentale alla cristianizzazione dell’isola. Nei secoli, la sua figura si ammantò di leggende, come quella che lo vede responsabile di aver cacciato i serpenti, animali associati al diavolo, dalla terra irlandese.

Un’altra leggenda vede il Santo utilizzare un trifoglio per spiegare il concetto di trinità al popolo irlandese, gesto che ha reso quest’umile erba il simbolo dell’Irlanda.

 

La festa di San Patrizio e l’identità irlandese

 

Anche se cade il 17 marzo, ormai la festa di San Patrizio si è estesa inglobando, spesso, tutta la settimana attorno a quella data, e non solo in Irlanda.

A Saint Patrick’s Day, gli irlandesi di tutto il mondo si vestono di verde – colore che simboleggia l’Irlanda e che si pensa porti fortuna indossare il giorno di San Patrizio – e festeggiano con fiumi di birra, musica e parate. Nell’isola non c’è pub in cui non si innalzino i bicchieri, e grandi sfilate sono organizzate in tutte le principali città.

Vale però la pena notare che le celebrazioni di San Patrizio sono state per molto tempo più importanti tra la diaspora irlandese, in particolare negli Stati Uniti, che nella madrepatria. Le celebri parate del giorno di Saint Patrick sono infatti nate nel XVIII secolo negli Stati Uniti, laddove i migranti di origine irlandese utilizzavano la festa nazionale per sfilare nelle strade accompagnati da musica e danze, riunendosi e, anche, mostrando la loro orgogliosa presenza nel paese “straniero”.

È solo nel XX secolo che la tradizione di organizzare delle parate si è estesa all’Irlanda stessa. Ed è qui, e in particolare a Dublino, che oggi si svolge la più imponente e colorata, che attira ogni anno spettatori da tutto il mondo.

 
 

Curiosità sulla festa di San Patrizio

  • Vediamo ora alcune interessanti curiosità:
    Il giorno di San Patrizio è chiamato anche informalmente Paddy’s Day.
  • A Chicago, città con una grande diaspora irlandese, il fiume che attraversa la città viene tinto di verde in occasione di Saint Patrick’s Day. Questa tradizione è cominciata nel 1962 per puro caso, quando alcuni lavoratori addetti al controllo dell’inquinamento utilizzarono una tinta verde nell’acqua del corso d’acqua per tracciare alcuni inquinanti.
  • San Patrizio non è soltanto il santo patrono dell’Irlanda, ma anche della Nigeria. Il paese africano (che tra l’altro ha una bandiera di colore verde e bianco) ha infatti sperimentato storicamente una forte presenza di missionari irlandesi. Il legame tra i due paesi non finisce qui, dal momento che la birra Guinness è la seconda più popolare tra i bevitori nigeriani.

 

Avvicinati alla cultura irlandese con un corso di inglese

Anche se la prima lingua ufficiale della Repubblica irlandese è il gaelico, questo viene parlato quotidianamente solo da circa il 40% della popolazione e la lingua più comunemente usata è l’inglese. Ecco perché se vuoi avvicinarti alla cultura irlandese, il primo passo è imparare l’inglese con un corso adatto al tuo livello e alle tue esigenze!

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Cosa fare a Londra a febbraio: gli eventi imperdibili

Cosa fare a Londra a febbraio:

gli eventi imperdibili

Mese invernale ma privo del fascino dell’atmosfera natalizia, febbraio non è uno dei mesi più quotati per il turismo diretto a Londra. Eppure, la capitale britannica ha tantissimo da offrire in quei 28 (o 29!) giorni.

Andiamo dunque a scoprire cosa fare a Londra a febbraio con un elenco di appuntamenti da non perdere!

 

Visita (e balla!) il Festival delle orchidee ai Kew Gardens

Patrimonio mondiale UNESCO, i Kew Gardens ospitano oltre 50.000 piante provenienti da ogni angolo del pianeta, con un enorme varietà di ambienti spettacolari, tra cui un giardino giapponese, una grande pagoda, un giardino mediterraneo e uno dedicato alle rose.

Ma la vera star di febbraio è la serra dedicata alla Principessa di Galles, che proprio in questo periodo ospita il celebre Festival delle Orchidee. Un Festival che si protrae fino a tarda sera, con concerti e DJ Set dalle atmosfere a dir poco uniche.

 

Vivi un San Valentino romantico navigando sul Tamigi

 
La romantica Londra non è di certo avara di luoghi in cui festeggiare un San Valentino a due, ma uno li batte tutti: il Tamigi. Una crociera fluviale può essere un modo unico per godersi una serata indimenticabile osservando la città da una prospettiva nuova, brindando con la propria dolce metà.
 
 

Scopri i nuovi trend alla London fashion week

Appuntamento immancabile per i fashionisti britannici e non solo, la London Fashion Week è un turbinio di sfilate ed eventi nei quali i principali marchi e designer presentano le loro nuove collezioni. Un must per chiunque voglia tenersi al passo con le ultime tendenze.

 

Gira la frittata al Pancake day

Questa giornata dedicata alle classiche frittelle della colazione anglosassone si svolge il martedì grasso, il giorno prima del mercoledì delle ceneri che sancisce l’inizio della quaresima, e cade quindi in genere a febbraio (anche se quest’anno, il 2025, cadrà il 4 di marzo).

La più grande bizzarria di questo evento è la notevole serie di corse con tanto di padella e pancake che si svolgono in diversi punti di Londra, tra cui la UK Parliamentary Pancake Race, i cui concorrenti sono nientemeno che giornalisti e politici.

 

Ammira le luci alla Battersea Power Station

L’iconica centrale elettrica che i Pink Floyd utilizzarono per la copertina del loro album “Animals” ospita ogni anno tra gennaio e febbraio il suo Light Festival, con installazioni, paesaggi sonori ed esperienze interattive.

 

Esplora la storia da una prospettiva nuova con gli eventi del UK LGBT+ History Month

Il mese della storia LGBT nel Regno Unito si svolge a febbraio, e coinvolge una numerosissima serie di eventi, mostre, tornei sportivi, concerti, spettacoli teatrali, e moltissimo altro. Londra, naturalmente, ospita una fetta consistente degli appuntamenti, ed è persino possibile partecipare a tour gratuiti della città con tappe nei luoghi più importanti di questa parte ancora poco nota della storia.

 

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Vivi appieno la capitale britannica con una solida conoscenza della lingua inglese. British Schools offre corsi di inglese per qualunque livello ed esigenza, sulla base di un metodo didattico rodato in oltre 70 anni di storia e basato su un mix unico di grammatica, conversazione e divertimento.
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Guida agli articoli determinativi e indeterminativi in inglese

Guida agli articoli determinativi

e indeterminativi in inglese


Oggi parliamo di una domanda che si pongono tutti gli studenti che si approcciano allo studio dell’inglese: come funzionano gli articoli? La risposta, ti rassicuriamo, è piuttosto semplice e non presenta particolari difficoltà, almeno in confronto a lingue più complicate come l’italiano. 

Partiamo quindi con questa rapida guida agli articoli in inglese, incluse le regole che riguardano articoli determinativi e indeterminativi. 

 

Quando si usano gli articoli in inglese e quando no

Incominciamo parlando delle circostanze in cui occorre usare gli articoli in inglese, e quando invece non bisogna farlo. 
 
Come regola generale, possiamo dire che devi utilizzare gli articoli in ogni frase in cui lo faresti in italiano, TRANNE che nei seguenti casi:
  • Quando usi un aggettivo possessivo. Per dire “Il mio cane è nero” dirai “My dog is black”. Non c’è alcun bisogno di aggiungere l’articolo prima dell’aggettivo possessivo (in questo caso my).
  • Nel caso di nomi di paesi. Dirai ad esempio “Russia is big”, o “I’ve visited France”. Tuttavia, c’è un’eccezione: se il nome include termini come states, kingdom o lands occorre usare l’articolo. Dirai ad esempio “Mary lives in the United Kingdom” o “Mark is from the USA”.
  • Quando parli di temi generali e astratti. Ad esempio: “I always listen to music”, “Life is hard”, “Love is in the air”. 
  • Quando parli di una categoria generica di persone, animali o oggetti. Ad esempio: “Doctors are often stressed”, “I love dogs”, “Pizza is my favourite food”.
  • Davanti ai nomi di lingue. Ad esempio: “English is a beautiful language”. 
  • Davanti ai nomi dei pasti. Ad esempio: “Breakfast is the most important meal of the day”. 
  • Davanti ai nomi di giochi, sport, laghi e alla parola “television” o “TV”. “I play basketball”, “I live near Lake Garda”, “I watch TV in the evening”. 
 
Ti sembra complicato? Non preoccuparti, con il tempo – e magari un buon corso di inglese che preveda esercizi di conversazione e ascolto – ci farai presto l’orecchio!

 

Gli articoli determinativi in inglese

 
La questione degli articoli determinativi in inglese è davvero semplicissima: ne esiste uno solo, the. Viene impiegato con qualunque termine, che sia maschile o femminile, singolare o plurale. Facile, vero?
 
L’unica piccola difficoltà sta nel ricordarsi che la pronuncia di the varia leggermente a seconda dell’iniziale del termine che lo segue:
  • Se l’iniziale è una consonante o un acca aspirata, si pronuncia con un suono “debole”, che corrisponde al suono di the all’interno della parola mother. Ad esempio: “The cat”, “The house”, “The table”.
  • Se l’iniziale è una vocale o un h muta, si parla di suono “forte”, che corrisponde a “thi” pronunciato con una “i” lunga. Ad esempio: “The egg”, “The hour”, “The afternoon”. 
 
 

Gli articoli indeterminativi in inglese

Gli articoli indeterminativi inglesi sono “a” e “an” per il singolare, e “some” per il plurale.

  • “a” si usa quando la parola che segue comincia per consonante. Ad esempio: “A game” , “A star”, “A car”;
  • “an” invece è impiegato quando la parola che segue comincia per vocale. Ad esempio “An apple”, “An octopus”;
  • “some” si usa con i sostantivi plurali o con quelli non numerabili (uncountables). Ad esempio: “some birds”, “some books”, “some food”.

 

Vuoi migliorare il tuo livello di inglese ma la grammatica non è il tuo forte? Prova un corso British Schools! Con un metodo interattivo radicato in oltre 70 anni di esperienza nell’insegnamento dell’inglese, offriamo un apprendimento efficace e divertente, adatto a ogni livello.

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Si torna a scuola! È il momento di imparare l’inglese

Si torna a scuola! È il momento di imparare l'inglese

Si torna sui banchi di scuola, e riaprono anche le aule di British School per l’inizio dei nostri corsi annuali! E allora l’anno scolastico comincia con un nuovo proposito: imparare l’inglese, e farlo divertendosi. 

Vediamo insieme una panoramica dei nostri corsi per tutte le età, da quelli specifici per i bambini, a quelli per ragazzi, fino a quelli dedicati agli adulti!

 

Aiuta i bambini a imparare l’inglese con un corso British Schools

È noto: studiare l’inglese da bambini permette di impararlo con grande facilità e rapidità, grazie alla particolare elasticità della mente dei più piccoli. A patto, però, che venga insegnato in un modo che sappia coinvolgere gli studenti senza annoiarli e appesantirli con un ulteriore carico oltre a quello scolastico. 

È proprio con a cuore questi principi che nascono i corsi di inglese per bambini British Schools. Organizzati su 5 livelli di età che vanno dalla scuola dell’infanzia (4-5 anni) ai primi due anni delle scuole medie, sono pensati per essere stimolanti per i più piccini e permettergli di imparare l’inglese divertendosi. E dal terzo livello in poi, offrono l’accesso alle certificazioni Cambridge English.

Oltre ai corsi collettivi, sono disponibili anche corsi individuali con la possibilità di costruire il percorso didattico e il programma delle lezioni sulle base delle esigenze del singolo studente. 

 

I nostri corsi per ragazzi

Per i ragazzi delle scuole medie e superiori, ecco un ventaglio di corsi di inglese tarati sulle loro esigenze e capaci di prepararli per un futuro ricco di viaggi e opportunità di studio o lavoro. Oltre ai corsi individuali e collettivi, qui sono possibili anche dei soggiorni studio in college e scuole dove i ragazzi potranno immergersi nell’apprendimento della lingua, facendo esperienze indimenticabili. 

In questo caso i livelli dei corsi sono ben 7 in base alla conoscenza pregressa della lingua, con la possibilità di ottenere certificazioni che vanno da CEFR A1 alla prestigiosa CEFR C2 Cambridge Proficiency. 

 

Come imparare l’inglese da adulti con un nostro corso

Le aule British Schools sono aperte anche agli adulti, con corsi individuali, collettivi e in modalità Blendend Learning, vale a dire in parte con un insegnante dal vivo e in parte online. Studiati per soddisfare chi desidera imparare l’inglese da zero così come chi ha già un buon livello e desidera migliorarlo magari per esigenze di lavoro, offrono uno spettro di possibilità e certificazioni

 

Vuoi saperne di più? Contattaci!

Siamo presenti con 66 sedi in tutta Italia, con insegnanti madrelingua che applicano un metodo che abbiamo elaborato nella nostra lunga storia nata nel lontano 1951. La nostra metodologia didattica combina metodi tradizionali e sussidi all’avanguardia, offrendo una panoramica completa della lingua in un ambiente dinamico e coinvolgente. 

Contattaci per saperne di più sui nostri corsi! 

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

A chi viene dalle lingue romanze come l’italiano, l’inglese può sembrare una lingua piuttosto regolare, con regole grammaticali nella maggior parte dei casi decisamente più abbordabili delle nostre. Tuttavia, questo non significa che si possano trascurare quelle piccole complicanze che pure, come in ogni lingua, ci sono. E una delle complicanze che si incontrano più di frequente è senza dubbio costituita dai plurali irregolari inglesi. 

Ecco perché noi di British Schools abbiamo deciso di creare questa breve guida ai plurali irregolari in inglese, che ti servirà ogni volta che avrai un dubbio. Salvala tra i preferiti e consultala al bisogno!

 

I plurali inglesi con desinenze irregolari

 

Se la regola per la formazione del plurale regolare inglese è molto semplice – basta aggiungere una -s al termine della parola – esistono tuttavia alcuni casi in cui la regola fa eccezione:

  • Le parole che terminano con -ss, -x, -ch, -sh formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Qualche esempio: fox → foxes; church → churches; dish → dishes.
  • Le parole che terminano in consonante piu -y formano il plurale sostituendo a -y la desinenza -ies. Esempi: strawberry → strawberries; ferry → ferries. Ma attenzione: se la -y è preceduta da vocale, si aggiunge una -s normalmente! Esempi: day → days; way → ways.
  • Le parole che terminano in consonante più -o formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Esempi: tomato → tomatoes; potato → potatoes.
  • Le parole che terminano in -f o -fe formano il plurale sostituendo  –fe/f con –ves. Esempi: life – lives, knife – knives. Questa regola però non vale per alcune parole che terminano in -f, la più comune è chef che ha plurale chefs.
  • Le parole che terminano in -is formano in genere il plurale in -es. Esempi: analysis → analyses; crisis → crises. 
 

 

I nomi con plurali irregolari inglesi veri e propri 

 

Pensavi di essertela cavata con queste poche eccezioni? Errore! Esistono infatti dei termini inglesi che hanno dei plurali completamente irregolari, vale a dire che la parola plurale è radicalmente diversa dal singolare o comunque non risponde a una regola facilmente riassumibile. Ecco quelli più comuni:

  • Person → people. Da notare che questo plurale irregolare inglese si applica anche ai nomi composti. Esempio: spokesperson → spokespeople
  • Man → men. Come sopra: barman → barmen
  • Woman → women. Idem: congresswoman → congresswomen 
  • Child → children
  • Foot → feet
  • Tooth → teeth
  • Goose → geese
  • Mouse → mice
  • Die → dice 
 

 

Le parole che non cambiano tra singolare e plurale

 

In inglese esistono anche dei plurali irregolari semplicissimi, vale a dire dei termini che restano esattamente gli stessi a prescindere dal loro numero. Ecco i più comuni:

  • Water
  • Ice
  • Weather
  • Fish
  • Sheep
  • Deer
  • Information
  • Advice
  • TV series.
 

 

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L’importanza di imparare nuove lingue e i benefici per la nostra mente

L’importanza di imparare nuove lingue e i benefici per la nostra mente

Apprendere una nuova lingua è unesperienza sfidante che offre molteplici benefici: dal punto di vista culturale, ma anche sul piano psicologico e cognitivo.

Ogni cultura prende forma, si evolve e viene rappresentata attraverso la lingua che le è propria. È evidente che esiste un binomio indissolubile tra lingua e cultura”, in cui questi due elementi si influenzano reciprocamente e sono strettamente interconnessi. Dedicarsi all’apprendimento linguistico è dunque un’occasione imprescindibile di arricchimento personale, specialmente in un contesto sempre più globalizzato e interconnesso.

I vantaggi dell’apprendimento linguistico vanno ben oltre la semplice capacità di comunicare con persone di diverse nazionalità.

Esploriamo i numerosi benefici psicologici connessi all’apprendimento di una nuova lingua, che forse non conoscevi.

Cosa succede al nostro cervello quando impariamo una nuova lingua?

Gli studi neuropsicologici dimostrano che  l’uso delle lingue straniere coinvolge un reclutamento più esteso delle aree cerebrali rispetto alla lingua madre, con l’attivazione di un numero maggiore di regioni. Infatti, per raggiungere un livello di competenza delle lingue acquisite successivamente, il cervello attiva più substrati neurali (Vingerhoets G, Van Borsel J, 2003), con un effetto benefico sulla neuroplasticità cerebrale.

Immagina di costruire  nel tuo cervello un nuovo edificio mentale ogni volta che impari una nuova lingua. Questo processo richiede una quantità considerevole di sforzo e risorse cognitive poiché devi creare nuove strutture cognitive per comprendere e utilizzare la lingua straniera.  L’apprendimento coinvolge la memoria, l’attenzione, la comprensione e molte altre funzioni cognitive. In secondo luogo, richiede tempo e pratica costante grazie ad attività come la pratica di conversazione, l’ascolto, la lettura e la scrittura.

I benefici cognitivi

Imparare una nuova lingua è vantaggioso per tutti, sia per gli adulti che per i giovani. Esaminiamo insieme i benefici e l’impatto positivo che questa attività ha sulla nostra salute cognitiva.

Potenziamento della memoria e problem solving

Ricerche scientifiche hanno mostrato che la conoscenza e l’uso di più lingue possono migliorare significativamente le funzioni della memoria. David Marsh, coordinatore della ricerca presso l’Università di Jyväskylä in Finlandia, sottolinea che una memoria potenziata può influire notevolmente sulle capacità cognitive. Marsh suggerisce che questo spiegherebbe il perché le persone multilingue spesso riescono a gestire meglio le situazioni complesse rispetto a chi parla una sola lingua. In passato si pensava che i benefici cognitivi fossero riservati solo a chi era realmente bilingue o trilingue, con un’alta padronanza delle lingue. Tuttavia, ricerche più recenti indicano che l’apprendimento di una nuova lingua può attivare i processi che modificano l’attività elettrica del cervello fin dai primi passi. “Questo dovrebbe essere un incentivo per tutti coloro che hanno la possibilità di imparare o continuare a praticare una lingua straniera”.

Infine,  l’acquisizione di una nuova lingua implica la risoluzione di problemi linguistici complessi, come la comprensione di frasi ambigue e l’applicazione di regole grammaticali. Questo esercizio cognitivo rafforza le abilità di problem solving e il pensiero critico.

Creatività e motivazione

 Ci sono molteplici legami tra cognizione, creatività, multilinguismo ed esperienza multiculturale: sempre più prove dimostrano che il bilinguismo, e quindi il multilinguismo, sono collegati a una maggiore creatività. In primo luogo, le persone multilingue solitamente hanno una vita più ricca di esperienze multiculturali rispetto a quelle che parlano una sola lingua. Inoltre, anche l’esperienza multiculturale di per sé è associata positivamente alla creatività (Fürst G, Grin F., 2023).

Riduzione del rischio di Alzheimer e delle malattie neurodegenerative

Uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience su 282.000 volontari britannici, di età compresa tra i 40 e i 69 anni, ha rilevato che partecipare a corsi di formazione per adulti può ridurre il rischio di demenza. Durante il periodo di sette anni dello studio, i partecipanti hanno svolto test di memoria e di pensiero. I risultati hanno mostrato che coloro che frequentavano tali corsi avevano un rischio inferiore del 19% di sviluppare demenza rispetto a chi non partecipava. Secondo i ricercatori, coinvolgersi in attività intellettuali potrebbe avere un impatto positivo sul sistema nervoso, contribuendo a prevenire la demenza.

Benefici psicologici

A livello psicologico, ci sono numerosi aspetti da considerare.

Imparare una nuova lingua migliora l’autostima e la fiducia in se stessi

Il senso di realizzazione che deriva dal progresso linguistico può migliorare l’autostima e il benessere generale. Concentrarsi su attività stimolanti può essere di grande aiuto per alleviare gli impatti negativi dell’ansia e dello stress.

Aumento della socializzazione

Praticare una nuova lingua significa spesso interagire con persone nuove che condividono i nostri obiettivi di crescita personale e professionale. Inoltre, quando interagiamo con persone di diverse culture ci apriamo al diverso e abbattiamo i nostri pregiudizi e stereotipi. Questo aspetto contribuisce ad amplificare la nostra conoscenza sul mondo, incidendo profondamente sul  benessere sociale.

Capacità organizzativa

Ritagliare del tempo per l’attività di ricerca e conoscenza ci aiuta ad organizzare meglio il nostro tempo e la nostra routine giornaliera. Questa soft skills è trasferibile ad altre aree della vita, aumentando la resilienza mentale e la capacità di affrontare situazioni difficili con maggiore tranquillità e determinazione.

Fonti

Vingerhoets G, Van Borsel J, Tesink C, van den Noort M, Deblaere K, Seurinck R, Vandemaele P, Achten E. Multilingualism: an fMRI study. Neuroimage. 2003 Dec;20(4):2181-96. doi: 10.1016/j.neuroimage.2003.07.029. PMID: 14683721.

Il multilinguismo fa bene al cervello, Commissione Europea, 2003

Fürst G, Grin F. Multilingualism, multicultural experience, cognition, and creativity. Front Psychol. 2023 Nov 9;14:1155158. doi: 10.3389/fpsyg.2023.1155158. PMID: 38022947; PMCID: PMC10666761.

Aging Neurosci., 23 August 2023, Sec. Alzheimer’s Disease and Related Dementias, Volume 15 – 2023 | https://doi.org/10.3389/fnagi.2023.1212623

Corsi estivi di inglese in Italia: un’opportunità per ragazzi e adulti

British humour: 5 film comici inglesi tutti da ridere

La bella stagione è alle porte, e ben presto gli impegni scolastici e, almeno per molti di noi, lavorativi si faranno meno pressanti. Se è giusto approfittarne per riposarsi e distendersi, si tratta anche di un’ottima occasione per trovare finalmente il tempo per migliorare il proprio inglese! Come? Con un corso estivo di inglese!

Anche se molti pensano che i corsi estivi di inglese siano una prerogativa dei giovani e giovanissimi, esiste in realtà un’ampia offerta anche per gli adulti. Scopriamo insieme quali sono i vantaggi di studiare l’inglese con un corso estivo per ogni fascia d’età. Ma prima, vediamo alcune comuni misconceptions (idee errate) sui corsi di inglese estivi.

3 errori comuni sui corsi estivi di inglese

  • Per imparare l’inglese occorre frequentare un corso all’estero: sbagliato, ci sono moltissimi corsi di inglese estivi in Italia che offrono insegnanti di qualità, programmi completi ed esperienze divertenti per una full immersion vicina a casa tua!
  • Studiare in estate è noioso: può non esserlo, con corsi che mescolano un apprendimento interattivo, serate a tema, eventi sportivi e molto altro!
  • Non impari abbastanza: anche qui, non è vero! Al contrario, d’estate abbiamo meno impegni e pensieri, e per questo il nostro cervello è più predisposto a imparare senza fatica!

I vantaggi dei corsi estivi di inglese per ragazzi

Imparare l’inglese per bambini e ragazzi è un importantissimo tassello per costruire un futuro di studio e lavoro più ricco di opportunità, ma anche per aprirsi al mondo e a nuovi paesi e culture.

I corsi estivi di inglese per ragazzi consentono di farlo in un periodo in cui gli impegni scolastici sono ridotti al minimo e gli allievi hanno maggiori energie da spendere per apprendere la lingua. In più, se si sceglie un corso basato su un metodo coinvolgente e arricchito da momenti di svago, possono farlo in modo spensierato e divertendosi! 

I vantaggi dei corsi estivi di inglese per adulti

Vuoi arricchire la tua estate studiando l’inglese? È un’ottima idea, considerando che l’estate è, per molti di noi, un momento in cui il lavoro rallenta i suoi ritmi e gli impegni familiari si fanno più distesi. Non c’è momento migliore, quindi, per impegnarsi a migliorare il proprio inglese in vista di settembre, con l’inizio di una nuova stagione lavorativa.

Trova il corso estivo di inglese più vicino a te!

Scopri i corsi di inglese estivi in Italia di British Schools nella sede più vicina a te! Con insegnanti qualificati e un metodo che unisce divertimento e studio, i nostri corsi permetteranno a te o ai tuoi figli di raggiungere un livello più elevato in ascolto, parlato, lettura e scrittura, il tutto all’insegna di summer vibes piene di momenti di divertimento. Contattaci per scoprire il nostro programma estivo!

British humour: 5 film comici inglesi tutti da ridere

British humour: 5 film comici inglesi tutti da ridere

Divertirsi è non solo indispensabile per dare gusto alla vita, ma è anche un ottimo modo per apprendere. E questo vale anche per le lingue! 

Noi di British Schools ne siamo convinti e vogliamo dimostrarlo ai nostri lettori consigliando 5 film comici inglesi che sono dei veri campioni di British humour e anche delle ottime palestre per fare pratica con l’ascolto in modo stimolante e coinvolgente

 

Monty Python – Il senso della vita

Il più celebre film del gruppo comico britannico dei Monty Python è una serie di sketch esilaranti sulla domanda che da sempre assilla l’umanità: qual è il senso della vita? Per rispondere, il film esplora le diverse fasi della vita, dalla nascita fino alla morte, inanellando uno dopo l’altro personaggi e storie indimenticabili che hanno fatto la storia della comicità inglese.

 

Un pesce di nome Wanda

Questo film del 1988 ha fatto incetta di premi e ha un cast che include Kevin Kline, Jamie Lee Curtis e ben due membri dei già citati Monty Python (John Cleese e Michael Palin). La trama ruota attorno a quattro criminali sgangherati e al colpo della vita che portano a termine per poi ritirarsi a godersi la refurtiva. Naturalmente qualcosa va storto, e per rimediare si creano una serie infinita di scene divertentissime che includono malintesi, gelosie e, naturalmente, un pesce!

 

Quattro matrimoni e un funerale

Hugh Grant e Andie MacDowell sono i protagonisti di questo film del 1994 in cui, attraverso ben quattro matrimoni e un indimenticabile funerale, il giovane Charles affronta il tema dell’amore e dell’impegno nelle relazioni sentimentali. Tanto romanticismo, ma anche tante gag da sbellicarsi dalle risate. 

 

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Questo film del 2019 parte da una distopia davvero bizzarra: cosa accadrebbe se a causa di un incredibile blackout globale tutta l’umanità tranne pochissime persone si dimenticasse dei Beatles? E cosa se una di queste fosse un cantautore appassionatissimo del quartetto ma completamente incapace di raggiungere il successo? Una commedia perfetta per imparare l’inglese, ma anche per cantare davanti alla TV.

 

La fine del mondo

Uscita nel 2013, questa commedia ruota attorno a una vera istituzione britannica: il pub. Cinque amici decidono di ritentare un’impresa epica che avevano già fallito anni prima: un tour di dodici pub della loro città natale, Newton Haven. La nottata di bevute è l’occasione per ripercorrere eventi, e screzi, della loro amicizia, e naturalmente per vivere una serie di divertentissime avventure innaffiate di birra.

 

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False friends: i falsi amici nella lingua inglese

False friends: i falsi amici nella lingua inglese

Un false friend è il peggior nemico di qualunque studente che si approcci a una lingua straniera: si tratta di una parola che ha un suono (o talvolta una grafia) simile a un termine della lingua madre dello studente, ma che in realtà ha un significato completamente diverso. 

false friends tra inglese e italiano purtroppo sono parecchi, ma niente paura! In questo post ti illustreremo i più comuni perché tu possa evitare di cadere nella loro trappola.

 

Elenco dei più comuni false friends tra inglese e italiano

Per comodità, abbiamo deciso di suddividere i false friends in base alla loro classificazione grammaticale, tra sostantivi, aggettivi, avverbi e verbi. 

 

Sostantivi

  • Camera: no, non significa “stanza”, ma “macchina fotografica. 
  • Library: anche se assomiglia moltissimo all’italiano “libreria”, in realtà significa “biblioteca”. Per “libreria” si usa bookshop
  • Firm: significa “azienda” e non “firma”, che si dice invece signature.
  • Parent: se è quasi identica all’italiano “parente”, questa parola in realtà significa “genitore”. Il termine inglese per “parente” è relative
  • Agenda: no, non è il volumetto su cui scriviamo gli appuntamenti, ma significa “ordine del giorno” e, per esteso, i punti di un programma. 
  • Estate: in questo caso non si parla della bella stagione, che in inglese è summer, ma di una proprietà immobiliare. 
  • Rumor: non significa “rumore”, ma “pettegolezzo” o “diceria”. 
  • Incident: non è un incidente, ma un qualunque evento. 
  • Comics: non significa “comici”, ma “fumetti”.

 

Aggettivi

  • Lame: niente a che vedere con i coltelli, ma è un termine che significa “zoppo” e, soprattutto nell’inglese americano, “debole” e “noioso”. 
  • Brave: non sta per “bravo”, ma per “coraggioso.
  • Educated: non vuol dire “educato” ma “istruito”.
  • Comprehensive: anche se assomiglia a “comprensivo” in realtà vuol dire “esauriente”, “completo”. 
  • Sensible: non sta per “sensibile” ma per “ragionevole”. 
  • Sensitive: non ha nulla a che fare con i sensitivi, ma significa “sensibile”, “delicato” o anche “permaloso”.
  • Candid: non significa “candido”, ma “sincero”. 
  • Large: non significa “largo”, ma “grande”.
  • Cold: non sta per “caldo” ma per tutto il suo contrario, “freddo”!
  • Terrific: usato talvolta come esclamazione, significa “meraviglioso” e non, come sembrerebbe, “terrificante”. 

 

Avverbi

  • Actually: forse il più celebre false friend inglese tra gli avverbi, non significa “attualmente” ma “in verità”, “effettivamente”.
  • Eventually: non è “eventualmente” ma “alla fine”. 

 

Verbi

  • To adjust: non significa “aggiustare”, ma “adattare”.
  • To annoy: non vuol dire “annoiare”, ma “infastidire”. 
  • To realize: sta per “rendersi conto”, e non “realizzare”. 
  • To abuse: non significa “abusare”, ma “approfittare”. 

 

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