Halloween: origine e storia della festa più paurosa che ci sia

Halloween: origine e storia della festa più paurosa che ci sia

Zucche intagliate, dolcetti, costumi bizzarri e bambini che passano a bussare di porta in porta: tutti conosciamo gli elementi distintivi di quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria festa globale, Halloween. Portata alla ribalta da celebri film e serie TV, questa celebrazione è oggi molto nota anche in Italia. 

Ma qual è l’origine di Halloween, e in quale momento della storia è nata la festa più paurosa che c’è? Ebbene, le sue radici, come vedremo a breve, sono molto antiche, e affondano nella tradizione celtica. 

 

L’origine di Halloween:

la festa di Samhain

 

Sulle origini della parola Halloween rimangono ancora alcuni dubbi, anche se l’ipotesi più accreditata è che provenga dal termine scozzese “All Hallows’ Eve”, che significa semplicemente “Notte di tutti i santi”, ovvero la notte che precede la festa di Ognissanti. 

Non ci sono dubbi invece sul fatto che tale data corrispondesse in origine alla festa di tradizione celtica di Samhain (termine gaelico che si pronuncia “Sah-win”), che in epoca pre-cristiana celebrava la fine della stagione del raccolto e l’inizio dell’inverno. Diffusa in Scozia e Irlanda, si accompagnava alla credenza che proprio in questo periodo gli spiriti camminassero sulla Terra, mettendo in contatto il mondo dei vivi con quello dei morti. Non per niente, il cristianesimo, più tardi, istituì il 2 novembre proprio come il giorno dei morti. 

Si trattava dunque, di un periodo di intense celebrazioni pagane, che la religione cristiana incorporò e trasformò nella giornata di Ognissanti e del giorno dei morti, senza però riuscire a sradicare la credenza celtica che proprio in quelle prime, lunghe notti dell’inizio dell’inverno, sulla Terra accadessero cose misteriose da cui era necessario proteggersi. 

Proprio a questo servirebbero i travestimenti, necessari per confondere gli spiriti, mentre le zucche intagliate in modi spaventosi e illuminate da una candela, servirebbero a spaventarli.

 

La storia di Halloween: la festa approda negli Stati Uniti

Con le grandi migrazioni di massa dalle isole dell’arcipelago britannico verso il continente nordamericano, Halloween approdò oltreoceano dove, pare, si mescolò con tradizioni di origine germanica come l’abitudine dei bambini di mascherarsi e di bussare alle porte dei vicini per ricevere dolci in regalo. 

È proprio negli Stati Uniti che Halloween diventa la festa che tutti conosciamo, con le sue straordinarie decorazioni e un aspetto anche fortemente commerciale e spettacolare che, grazie a tutta la potenza di Hollywood, l’ha fatta arrivare in buona parte del mondo.

 

British Schools: corsi di inglese per tutte le età

La cultura dei paesi anglosassoni ti affascina? Con un corso British Schools puoi immergerti nella lingua inglese senza dimenticare gli aspetti culturali, e imparare in modo coinvolgente e adatto al tuo precedente livello di conoscenze. Oppure puoi regalare ai tuoi figli l’opportunità di imparare l’inglese divertendosi con un corso di inglese per bambini o ragazzi

Scopri tutta l’offerta dei corsi British Schools nella sede più vicina a te!

Si torna a scuola! È il momento di imparare l’inglese

Si torna a scuola! È il momento di imparare l'inglese

Si torna sui banchi di scuola, e riaprono anche le aule di British School per l’inizio dei nostri corsi annuali! E allora l’anno scolastico comincia con un nuovo proposito: imparare l’inglese, e farlo divertendosi. 

Vediamo insieme una panoramica dei nostri corsi per tutte le età, da quelli specifici per i bambini, a quelli per ragazzi, fino a quelli dedicati agli adulti!

 

Aiuta i bambini a imparare l’inglese con un corso British Schools

È noto: studiare l’inglese da bambini permette di impararlo con grande facilità e rapidità, grazie alla particolare elasticità della mente dei più piccoli. A patto, però, che venga insegnato in un modo che sappia coinvolgere gli studenti senza annoiarli e appesantirli con un ulteriore carico oltre a quello scolastico. 

È proprio con a cuore questi principi che nascono i corsi di inglese per bambini British Schools. Organizzati su 5 livelli di età che vanno dalla scuola dell’infanzia (4-5 anni) ai primi due anni delle scuole medie, sono pensati per essere stimolanti per i più piccini e permettergli di imparare l’inglese divertendosi. E dal terzo livello in poi, offrono l’accesso alle certificazioni Cambridge English.

Oltre ai corsi collettivi, sono disponibili anche corsi individuali con la possibilità di costruire il percorso didattico e il programma delle lezioni sulle base delle esigenze del singolo studente. 

 

I nostri corsi per ragazzi

Per i ragazzi delle scuole medie e superiori, ecco un ventaglio di corsi di inglese tarati sulle loro esigenze e capaci di prepararli per un futuro ricco di viaggi e opportunità di studio o lavoro. Oltre ai corsi individuali e collettivi, qui sono possibili anche dei soggiorni studio in college e scuole dove i ragazzi potranno immergersi nell’apprendimento della lingua, facendo esperienze indimenticabili. 

In questo caso i livelli dei corsi sono ben 7 in base alla conoscenza pregressa della lingua, con la possibilità di ottenere certificazioni che vanno da CEFR A1 alla prestigiosa CEFR C2 Cambridge Proficiency. 

 

Come imparare l’inglese da adulti con un nostro corso

Le aule British Schools sono aperte anche agli adulti, con corsi individuali, collettivi e in modalità Blendend Learning, vale a dire in parte con un insegnante dal vivo e in parte online. Studiati per soddisfare chi desidera imparare l’inglese da zero così come chi ha già un buon livello e desidera migliorarlo magari per esigenze di lavoro, offrono uno spettro di possibilità e certificazioni

 

Vuoi saperne di più? Contattaci!

Siamo presenti con 66 sedi in tutta Italia, con insegnanti madrelingua che applicano un metodo che abbiamo elaborato nella nostra lunga storia nata nel lontano 1951. La nostra metodologia didattica combina metodi tradizionali e sussidi all’avanguardia, offrendo una panoramica completa della lingua in un ambiente dinamico e coinvolgente. 

Contattaci per saperne di più sui nostri corsi! 

Business English: cos’è e come impararlo

Business English: cos'è e come impararlo

Prima lingua al mondo per numero di parlanti tra nativi e non, l’inglese è anche l’idioma standard  nell’ambiente degli affari e uno strumento di comunicazione indispensabile per chiunque lavori in contesti internazionali. Al punto che per definire l’insieme di espressioni e terminologie impiegate proprio in questo contesto esiste un termine: business English.

In questo post parleremo proprio del business English, ti mostreremo alcuni dei suoi termini e ti spiegheremo come impararlo al meglio.

 

Quando è utile sapere il business English 

Il business English è utilizzato in moltissimi contesti:
  • Conferenze e meeting
  • Trattative
  • Comunicazioni commerciali con i clienti
  • Materiali promozionali in settori come marketing, esperienza cliente e molti altri
  • Corsi e percorsi accademici in ambiti come economia, gestione aziendale e marketing.
Come puoi vedere, è impiegato in una moltitudine di contesti e per questo è uno dei criteri di selezione in diversi ambiti lavorativi. Anche per questo frequentare un corso di inglese business che si concluda magari con una certificazione di inglese può essere importante per la propria carriera. 
 
 

Alcune espressioni chiave del business English

Vediamo ora qualche esempio dei termini più tipici del business English o inglese business. Come potrai facilmente renderti conto, vengono spesso impiegati degli acronimi ed espressioni che favoriscono la brevità.

  • Benchmark: standard di settore.
  • Core business: l’attività principale di un’azienda.
  • B2B: business che si verifica tra aziende.
  • B2C: business che ha come clienti i consumatori.
  • Disruption: interruzione di uno status quo spesso a seguito di rapide innovazioni.
  • KPI: acronimo che sta per “key performance indicator” e che indica le metriche utilizzate per valutare una performance, ad esempio quella di una campagna di marketing.
  • M&A: altro acronimo che sta per “mergers and acquisitions” ovvero fusioni e acquisizioni.
  • Value proposition: proposta di valore.
  • PO: “purchase order”, ovvero ordine di acquisto.
  • Revenue: fatturato.
  • Bottom line: margine di profitto.
  • Mission: missione, in genere intesa come la missione di un’azienda.
  • Brand awareness: consapevolezza e riconoscibilità del brand da parte dei potenziali clienti.
  • Lead: contatto utile che può trasformarsi in un potenziale cliente.
  • Prospect: potenziale cliente.
  • Customer experience: l’esperienza del cliente con la tua azienda.

 

Parla la lingua degli affari con un corso di inglese business

Impara a parlare la lingua del mondo degli affari e sentiti a tuo agio nei contesti internazionali con un corso di inglese business. La linea di corsi di inglese Corporate di British Schools ti prepara al mondo del lavoro o a far crescere la tua azienda e la tua carriera con un immersione nell’inglese degli affari.
Scoprili nella sede più vicina a te!

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

A chi viene dalle lingue romanze come l’italiano, l’inglese può sembrare una lingua piuttosto regolare, con regole grammaticali nella maggior parte dei casi decisamente più abbordabili delle nostre. Tuttavia, questo non significa che si possano trascurare quelle piccole complicanze che pure, come in ogni lingua, ci sono. E una delle complicanze che si incontrano più di frequente è senza dubbio costituita dai plurali irregolari inglesi. 

Ecco perché noi di British Schools abbiamo deciso di creare questa breve guida ai plurali irregolari in inglese, che ti servirà ogni volta che avrai un dubbio. Salvala tra i preferiti e consultala al bisogno!

 

I plurali inglesi con desinenze irregolari

 

Se la regola per la formazione del plurale regolare inglese è molto semplice – basta aggiungere una -s al termine della parola – esistono tuttavia alcuni casi in cui la regola fa eccezione:

  • Le parole che terminano con -ss, -x, -ch, -sh formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Qualche esempio: fox → foxes; church → churches; dish → dishes.
  • Le parole che terminano in consonante piu -y formano il plurale sostituendo a -y la desinenza -ies. Esempi: strawberry → strawberries; ferry → ferries. Ma attenzione: se la -y è preceduta da vocale, si aggiunge una -s normalmente! Esempi: day → days; way → ways.
  • Le parole che terminano in consonante più -o formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Esempi: tomato → tomatoes; potato → potatoes.
  • Le parole che terminano in -f o -fe formano il plurale sostituendo  –fe/f con –ves. Esempi: life – lives, knife – knives. Questa regola però non vale per alcune parole che terminano in -f, la più comune è chef che ha plurale chefs.
  • Le parole che terminano in -is formano in genere il plurale in -es. Esempi: analysis → analyses; crisis → crises. 
 

 

I nomi con plurali irregolari inglesi veri e propri 

 

Pensavi di essertela cavata con queste poche eccezioni? Errore! Esistono infatti dei termini inglesi che hanno dei plurali completamente irregolari, vale a dire che la parola plurale è radicalmente diversa dal singolare o comunque non risponde a una regola facilmente riassumibile. Ecco quelli più comuni:

  • Person → people. Da notare che questo plurale irregolare inglese si applica anche ai nomi composti. Esempio: spokesperson → spokespeople
  • Man → men. Come sopra: barman → barmen
  • Woman → women. Idem: congresswoman → congresswomen 
  • Child → children
  • Foot → feet
  • Tooth → teeth
  • Goose → geese
  • Mouse → mice
  • Die → dice 
 

 

Le parole che non cambiano tra singolare e plurale

 

In inglese esistono anche dei plurali irregolari semplicissimi, vale a dire dei termini che restano esattamente gli stessi a prescindere dal loro numero. Ecco i più comuni:

  • Water
  • Ice
  • Weather
  • Fish
  • Sheep
  • Deer
  • Information
  • Advice
  • TV series.
 

 

Impara l’inglese con un corso su misura British Schools

 

Vuoi migliorare il tuo inglese? British Schools ti offre corsi per ogni livello e ogni esigenza con insegnanti qualificati e un metodo perfezionato nel raggio di una lunga storia cominciata nel lontano 1951. Scopri la sede più vicina a te! 

 

L’importanza di imparare nuove lingue e i benefici per la nostra mente

L’importanza di imparare nuove lingue e i benefici per la nostra mente

Apprendere una nuova lingua è unesperienza sfidante che offre molteplici benefici: dal punto di vista culturale, ma anche sul piano psicologico e cognitivo.

Ogni cultura prende forma, si evolve e viene rappresentata attraverso la lingua che le è propria. È evidente che esiste un binomio indissolubile tra lingua e cultura”, in cui questi due elementi si influenzano reciprocamente e sono strettamente interconnessi. Dedicarsi all’apprendimento linguistico è dunque un’occasione imprescindibile di arricchimento personale, specialmente in un contesto sempre più globalizzato e interconnesso.

I vantaggi dell’apprendimento linguistico vanno ben oltre la semplice capacità di comunicare con persone di diverse nazionalità.

Esploriamo i numerosi benefici psicologici connessi all’apprendimento di una nuova lingua, che forse non conoscevi.

Cosa succede al nostro cervello quando impariamo una nuova lingua?

Gli studi neuropsicologici dimostrano che  l’uso delle lingue straniere coinvolge un reclutamento più esteso delle aree cerebrali rispetto alla lingua madre, con l’attivazione di un numero maggiore di regioni. Infatti, per raggiungere un livello di competenza delle lingue acquisite successivamente, il cervello attiva più substrati neurali (Vingerhoets G, Van Borsel J, 2003), con un effetto benefico sulla neuroplasticità cerebrale.

Immagina di costruire  nel tuo cervello un nuovo edificio mentale ogni volta che impari una nuova lingua. Questo processo richiede una quantità considerevole di sforzo e risorse cognitive poiché devi creare nuove strutture cognitive per comprendere e utilizzare la lingua straniera.  L’apprendimento coinvolge la memoria, l’attenzione, la comprensione e molte altre funzioni cognitive. In secondo luogo, richiede tempo e pratica costante grazie ad attività come la pratica di conversazione, l’ascolto, la lettura e la scrittura.

I benefici cognitivi

Imparare una nuova lingua è vantaggioso per tutti, sia per gli adulti che per i giovani. Esaminiamo insieme i benefici e l’impatto positivo che questa attività ha sulla nostra salute cognitiva.

Potenziamento della memoria e problem solving

Ricerche scientifiche hanno mostrato che la conoscenza e l’uso di più lingue possono migliorare significativamente le funzioni della memoria. David Marsh, coordinatore della ricerca presso l’Università di Jyväskylä in Finlandia, sottolinea che una memoria potenziata può influire notevolmente sulle capacità cognitive. Marsh suggerisce che questo spiegherebbe il perché le persone multilingue spesso riescono a gestire meglio le situazioni complesse rispetto a chi parla una sola lingua. In passato si pensava che i benefici cognitivi fossero riservati solo a chi era realmente bilingue o trilingue, con un’alta padronanza delle lingue. Tuttavia, ricerche più recenti indicano che l’apprendimento di una nuova lingua può attivare i processi che modificano l’attività elettrica del cervello fin dai primi passi. “Questo dovrebbe essere un incentivo per tutti coloro che hanno la possibilità di imparare o continuare a praticare una lingua straniera”.

Infine,  l’acquisizione di una nuova lingua implica la risoluzione di problemi linguistici complessi, come la comprensione di frasi ambigue e l’applicazione di regole grammaticali. Questo esercizio cognitivo rafforza le abilità di problem solving e il pensiero critico.

Creatività e motivazione

 Ci sono molteplici legami tra cognizione, creatività, multilinguismo ed esperienza multiculturale: sempre più prove dimostrano che il bilinguismo, e quindi il multilinguismo, sono collegati a una maggiore creatività. In primo luogo, le persone multilingue solitamente hanno una vita più ricca di esperienze multiculturali rispetto a quelle che parlano una sola lingua. Inoltre, anche l’esperienza multiculturale di per sé è associata positivamente alla creatività (Fürst G, Grin F., 2023).

Riduzione del rischio di Alzheimer e delle malattie neurodegenerative

Uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience su 282.000 volontari britannici, di età compresa tra i 40 e i 69 anni, ha rilevato che partecipare a corsi di formazione per adulti può ridurre il rischio di demenza. Durante il periodo di sette anni dello studio, i partecipanti hanno svolto test di memoria e di pensiero. I risultati hanno mostrato che coloro che frequentavano tali corsi avevano un rischio inferiore del 19% di sviluppare demenza rispetto a chi non partecipava. Secondo i ricercatori, coinvolgersi in attività intellettuali potrebbe avere un impatto positivo sul sistema nervoso, contribuendo a prevenire la demenza.

Benefici psicologici

A livello psicologico, ci sono numerosi aspetti da considerare.

Imparare una nuova lingua migliora l’autostima e la fiducia in se stessi

Il senso di realizzazione che deriva dal progresso linguistico può migliorare l’autostima e il benessere generale. Concentrarsi su attività stimolanti può essere di grande aiuto per alleviare gli impatti negativi dell’ansia e dello stress.

Aumento della socializzazione

Praticare una nuova lingua significa spesso interagire con persone nuove che condividono i nostri obiettivi di crescita personale e professionale. Inoltre, quando interagiamo con persone di diverse culture ci apriamo al diverso e abbattiamo i nostri pregiudizi e stereotipi. Questo aspetto contribuisce ad amplificare la nostra conoscenza sul mondo, incidendo profondamente sul  benessere sociale.

Capacità organizzativa

Ritagliare del tempo per l’attività di ricerca e conoscenza ci aiuta ad organizzare meglio il nostro tempo e la nostra routine giornaliera. Questa soft skills è trasferibile ad altre aree della vita, aumentando la resilienza mentale e la capacità di affrontare situazioni difficili con maggiore tranquillità e determinazione.

Fonti

Vingerhoets G, Van Borsel J, Tesink C, van den Noort M, Deblaere K, Seurinck R, Vandemaele P, Achten E. Multilingualism: an fMRI study. Neuroimage. 2003 Dec;20(4):2181-96. doi: 10.1016/j.neuroimage.2003.07.029. PMID: 14683721.

Il multilinguismo fa bene al cervello, Commissione Europea, 2003

Fürst G, Grin F. Multilingualism, multicultural experience, cognition, and creativity. Front Psychol. 2023 Nov 9;14:1155158. doi: 10.3389/fpsyg.2023.1155158. PMID: 38022947; PMCID: PMC10666761.

Aging Neurosci., 23 August 2023, Sec. Alzheimer’s Disease and Related Dementias, Volume 15 – 2023 | https://doi.org/10.3389/fnagi.2023.1212623

Da zero a fluent: 10 consigli per imparare l’inglese nel 2024

Da zero a fluent: 10 consigli per imparare l’inglese nel 2024

Gennaio è il mese dei buoni propositi per il nuovo anno. E se hai deciso che il tuo obiettivo per il 2024 è imparare l’inglese, ebbene buon per te! Anche se tallonato dal mandarino, l’inglese rimane la lingua più parlata al mondo, ed è un indispensabile strumento in molti ambiti lavorativi e accademici. 

In questo post ti spieghiamo come andare da zero (o quasi) a fluent in esattamente un anno! Scopri come imparare l’inglese bene e velocemente con i nostri 10 consigli. 

 

1. Il cuore oltre l’ostacolo (mentale)

Hai deciso che vuoi imparare l’inglese ma hai paura di non farcela? Nonsense! Se l’inglese presenta sicuramente delle difficoltà per chi ha come madrelingua l’italiano, ad esempio per quanto riguarda la pronuncia e la scrittura, la sua grammatica è relativamente semplice. E poi, anche se non hai mai studiato l’inglese seriamente prima d’ora, senza dubbio conosci già moltissime parole che sono diventate comuni anche nella nostra lingua. Yes, you can! 

 

2. Considera i tuoi interessi

Perché vuoi imparare l’inglese? Per crescere nel lavoro? Per studiare all’estero? Per viaggiare? Tieni a mente la tua motivazione e indirizza l’apprendimento della lingua nella direzione che ti è più utile per i tuoi obiettivi.

 

3. Iscriviti a un corso

Potresti pensare che siamo di parte, ma nell’epoca delle app che promettono risultati esaltanti in poche settimane, noi pensiamo ancora che frequentare un corso di inglese e imparare da un insegnante qualificato, faccia a faccia, sia ancora il metodo di gran lunga più efficace. Ti permetterà di essere costante, di praticare la lingua in prima persona, di ricevere un’attenzione personalizzata in base alle tue esigenze e di conoscere persone che hanno il tuo stesso obiettivo. Un bel poker di vantaggi!

 

4. Apri le orecchie

Pensaci, come hai imparato l’italiano? Ascoltando i tuoi genitori e le persone attorno a te. L’ascolto è una parte fondamentale dell’apprendimento di ogni lingua, che sia nell’infanzia o in età adulta. Comincia subito a “farti le orecchie” guardando film e serie TV in lingua originale con i sottotitolo e, non appena avrai un po’ più di confidenza con la lingua, ad ascoltare podcast e programmi radiofonici. Ti aiuterà moltissimo.

 

5. Parla più che puoi

Lo sappiamo, parlare una lingua che non si padroneggia alla perfezione può essere imbarazzante, ma è così che si impara! Cogli al volo ogni occasione per parlare, che sia con il tuo insegnante, partecipando ad un gruppo di scambio linguistico, o aiutando un turista che si è perso per strada! 

 

6. Leggi più che puoi

Non devi per forza cominciare con il Beowulf, ma potresti partire con degli articoli su temi che ti interessano, per poi passare a testi più lunghi. Leggere ti permette di assimilare la grammatica, l’ordine dei diversi elementi di una frase e tutte quelle formalità linguistiche che formano la trama di ogni lingua. 

 

7. Divertiti

Non solo imparare l’inglese può essere divertente, ma deve esserlo! Trova delle modalità di apprendimento che ti coinvolgano e divertano, e metti da parte il libro di grammatica ogni tanto!

 

8. Sii costante

Non serve studiare l’inglese per 20 ore a settimana, basta praticarlo un po’ ogni giorno. Cerca di avere ogni giorno un appuntamento con questa lingua, che sia guardando un film in lingua originale, o parlando in inglese, o scrivendo un piccolo testo. 

 

9. Viaggia più che puoi!

Per praticare il tuo inglese all’estero non devi per forza andare nel Regno Unito o negli Stati Uniti, basta varcare i nostri confini per lasciarsi alle spalle l’italiano e fare pratica di inglese. Approfitta di ogni occasione per viaggiare, sarà un toccasana per mente, spirito e anche per il tuo inglese.

 

10. Premiati per gli obiettivi raggiunti

Sei riuscito finalmente a sostenere una conversazione in inglese, a imparare il periodo ipotetico o a guardare un film in lingua originale senza sottotitoli? Evviva! Celebra i tuoi risultati nel modo che preferisci, ti aiuterà a mantenere la motivazione e ti spingerà a fare ancora meglio!

 

Con oltre 70 anni di storia e più di 70 sedi in tutta Italia, British Schools è il tuo alleato per imparare l’inglese in modo divertente, coinvolgente ed efficace. Contattaci per saperne di più sul nostro metodo e sulla nostra offerta di corsi!

Come si fanno gli auguri di Natale e buon anno in inglese

Come si fanno gli auguri di Natale e buon anno in inglese

La stagione delle feste è alle porte, ed è il momento di scambiarsi gli auguri. Vuoi sapere come fare gli auguri di Natale in inglese in modo formale e informale? O come si augura buon anno in inglese? 

In questo post ti guideremo alla scoperta degli auguri di buon Natale e felice anno nuovo in inglese.

 

Gli auguri di Natale in inglese: formali e informali

Come anche in italiano, gli auguri di buon Natale in inglese possono essere più o meno formali a seconda del destinatario. Tuttavia, rispetto all’Italia c’è un’importante differenza: negli ultimi anni la cultura anglosassone ha adottato un approccio molto più inclusivo che in passato, soprattutto negli ambiti più internazionali e cosmopoliti come le grandi aziende, le università, gli enti di ricerca e via dicendo. 

La buona norma è quella di non citare esplicitamente il Natale a meno che non siamo certi che la persona destinataria degli auguri lo festeggi, così da rispettare chi pratica religioni diverse da quella cristiana. Per questo, di solito si preferisce parlare più genericamente di “feste” e di “stagione delle feste”, specialmente quando gli auguri sono rivolti a un gruppo di persone (ad esempio un’intera azienda).

Vediamo qualche esempio.

 

Auguri di Natale formali in inglese

  • I wish you, your family and colleagues a happy holiday season – Traduzione: Auguro a te, alla tua famiglia e ai tuoi colleghi una felice stagione delle feste
  • Happy holidays from me and all my colleagues at [nome della tua azienda/organizzazione] – Buone feste da me e da tutti i miei colleghi a [nome della tua azienda/organizzazione] 
  • Warm wishes from our team at [nome della tua azienda/organizzazione] – Calorosi auguri dal nostro team a [nome della tua azienda/organizzazione].

 

Auguri di Natale informali in inglese

  • Happy holidays! – Traduzione: Buone vacanze!
  • Merry Christmas! – Traduzione: Buon Natale!
  • Have a great Christmas! – Traduzione: Passa un felice Natale!
  • Merry Christmas and happy new year – Traduzione: Buon Natale e felice anno nuovo
  • Wishing you a happy holiday season – Traduzione: Ti auguro una felice stagione delle feste

 

Come si fanno gli auguri di buon anno in inglese

Decisamente meno delicati sono gli auguri di buon anno. Vediamo qualche esempio formale:

  • Best wishes for an exciting and successful new year from all of us at [nome della tua azienda/organizzazione] – Traduzione: I migliori auguri per un anno eccitante e pieno di successo da tutti noi di [nome della tua azienda/organizzazione]
  • Wishing you, your family and colleagues a fantastic new year – Traduzione: Auguro a te, alla tua famiglia e ai tuoi colleghi un fantastico anno nuovo

Ora vediamo degli auguri di buon anno informali:

  • Happy New Year! – Traduzione: Buon anno!
  • Best wishes for the New Year! – Traduzione: I migliori auguri di felice anno nuovo!
  • Here’s to a great year ahead! – Traduzione: Brindiamo a un fantastico anno a venire!

 

Happy holidays da tutti noi di British Schools!

Anche noi di British Schools vogliamo augurarti buone feste e felice anno nuovo, sperando che il 2024 ti porti tutto quello che desideri in termini di serenità e progresso negli studi o nella carriera. E se ti serve un aiuto per migliorare il tuo livello di inglese, siamo al tuo fianco con i nostri corsi per tutti i livelli.

Scopri i corsi di inglese 2024 nella sede British Schools più vicina a te o contattaci!

Periodo ipotetico inglese: la guida facile anti-errori

Periodo ipotetico inglese: la guida facile anti-errori

Il periodo ipotetico inglese (a volte chiamato frase ipotetica inglese o frase condizionale) è impiegato per esprimere eventi veri o possibili ma non (ancora) accaduti nel presente, nel passato o nel futuro. Come regola generale, per riconoscerlo basta pensare a una frase introdotta dalla parola “se”, in inglese “if”

In questa facile guida, vedremo come formare il periodo ipotetico inglese, con regole ed esempi. 

 

I 4 tipi di periodo ipotetico in inglese

Per prima cosa, bisogna sapere che esistono 4 tipologie di periodo ipotetico:

  • zero conditional
  • first conditional
  • second conditional
  • third conditional

Andiamo a scoprirle una per una.

 

Zero conditional o periodo ipotetico generale

In inglese, le frasi ipotetiche del primo tipo vengono usate per esprimere una correlazione certa tra una causa o una circostanza e una conseguenza.

La formula è:
If + present simple + present simple

 

Esempi:

If I don’t drink coffee in the morning, I feel sleepy all day.
Se non bevo il caffè al mattino, mi sento addormentata per tutto il giorno. 

If my dog doesn’t walk at least one hour every day, he becomes agitated.
Se il mio cane non cammina almeno un’ora ogni giorno, diventa agitato.

 

Attenzione: if può essere sostituito da when whenever quando seguito da un verbo affermativo e da unless quando seguito da un verbo negativo. 

 

First conditional

Si tratta di una tipologia di frasi condizionali in inglese che serve a descrivere una probabilità nel futuro a seguito di una condizione, sempre futura. 

Ecco la formula:
If + present simple + future simple

 

Esempi:

If I have enough money, I’ll travel to Japan in the summer.
Se avrò abbastanza soldi, in estate farò un viaggio in Giappone.

If I go to the concert, I’ll tell you.
Se andrò al concerto, te lo dirò.

 

Anche in questo caso, puoi sostituire if con when o, al negativo, con unless

 

Second conditional

Il secondo tipo di periodo ipotetico inglese si riferisce a eventi impossibili, che non si realizzano. 

Per formarlo si utilizza:
If + past simple + present conditional

 

Esempi:

If Marco was a better student, he would have better grades.
Se Marco fosse uno studente migliore, avrebbe voti migliori.

If you went to bed earlier, you’d have more energy in the morning
Se andassi a letto più presto, avresti più energia al mattino. 

 

Nell’inglese meno formale, è possibile sostituire was con were in tutte le persone del verbo essere. Inoltre, e questo in generale, è possibile usare could might al posto di would. 

 

Third conditional

Le frasi condizionali di questo tipo in inglese esprimono eventi passati che non sono accaduti.

La formula è:
If + past perfect + past conditional

 

Esempi:

If I hadn’t come to Italy 20 years ago, I would have never met my wife.
Se non fossi venuto in Italia 20 anni fa, non avrei mai incontrato mia moglie.

If Francesca hadn’t been so stubborn, she would have had a successfull career.
Se Francesca non fosse stata così testarda, avrebbe avuto una carriera di successo. 

 

Come nel caso predente, anche qui a would have si possono sostituire might have could have.

 

Impara la grammatica inglese divertendoti con un corso British Schools

La grammatica inglese ti fa scoppiare la testa? Cerca un corso di inglese adatto al tuo livello e ai tuoi impegni quotidiani nella sede British Schools più vicina a te! Con il nostro metodo collaudato e i nostri insegnati specializzati, potrai imparare velocemente e divertendoti. 

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Come si può comprendere dal nome, i verbi ausiliari sono quei verbi che hanno un significato di per sé, ma che lo perdono quando “aiutano” un altro verbo in particolari circostanze grammaticali. Rappresentano un elemento indispensabile nell’apprendimento di base di una lingua, specialmente, come vedremo, l’inglese.

Andiamo quindi alla scoperta dei verbi ausiliari in inglese e del loro funzionamento.

 

Quali sono i verbi ausiliari in inglese

I verbi ausiliari inglesi sono tre:

  • to be
  • to have
  • to do

 

Verbo to be

Corrispondente al verbo essere, to be è un verbo che, come ausiliare, ha due impieghi:

Formare il presente progressivo e il passato progressivo (present continuous e past continuous in inglese)

Soggetto + verbo ausiliare to be (al presente o al passato) + gerundio  

Si utilizza per esprimere un’azione in corso di svolgimento nel tempo presente o in quello passato .

Esempio:
I’m eating a pizza.
Sto mangiando una pizza.

We were having a good time on the beach, when it started raining.
Ci stavamo divertendo sulla spiaggia, quando ha iniziato a piovere.

 

Formare il passivo 

soggetto + verbo ausiliare to be + participio passato 

Si ottiene in questo modo la forma passiva dei verbi. 

Esempio:
The baby is carried by his mother.
Il bebè è portato da sua madre.

 

Verbo to have

Il secondo verbo ausiliare inglese, to have, svolge un ruolo importantissimo, oltre ad avere il significato di “avere”. Serve infatti per formare la maggioranza dei tempi verbali composti – in pratica tutti quelli che non utilizzano come ausiliare il verbo essere, che sono il presente e il passato progressivo – sia nella loro forma attiva che in quella passiva.

Vediamo i più comuni e utilizzati.

 

Passato prossimo (present perfect)

Si usa per descrivere un’azione iniziata nel passato, che può essere già conclusa (ma vicina nel tempo) o ancora in svolgimento.
Soggetto + to have (al presente) + participio passato

Esempio:
I’ve just come back from work.
Sono appena tornato dal lavoro. 

 

Presente perfetto progressivo (present perfect continuous)

Esprime un’azione iniziata nel passato, ma ancora in svolgimento nel presente e in genere di una certa durata. 

Soggetto + to have (al presente) + been + gerundio

Esempio:
Marco has been waiting for two hours.
Marco sta aspettando da due ore. 

 

Past perfect

Indica azioni passate che si sono concluse prima di un altro evento, sempre nel passato.
Soggetto + to have (al passato) + participio passato

Esempio:
When he joined the meeting, we had already discussed the most important points.
Quando lui si è unito alla riunione, avevamo già discusso tutti i punti più importanti. 

 

Verbo to do

Tra i verbi ausiliari in inglese, to do è forse il più comune. Si traduce con “fare”, ma ha anche altri ruoli. Bisogna però ricordare che le regole che stiamo per enunciare non si applicano in caso di altri verbi ausiliari o di verbi modali

 

Formare frasi negative

To do supporta gli altri verbi nella formazione del negativo con la seguente formula:

soggetto + to do (al presente o al passato) + not + verbo

Esempio:
Maria doesn’t drink coffee.
Maria non beve caffè. 

 

Formare frasi interrogative

Ecco invece come forma frasi negative:

To do (al presente o al passato) + soggetto + verbo + ?

Esempio
Do you like beer?
Ti piace la birra?

Vuoi imparare le basi della grammatica inglese nel modo più semplice, divertente ed efficace possibile? Dai un’occhiata ai nostri corsi di inglese (anche per principianti)! 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Per questa pagina del nostro blog andremo in esplorazione del mondo dei verbi, e in particolare di un’importante categoria: i verbi modali. 

Utilissimi e dei veri jolly per veicolare con semplicità significati complessi e sfumature linguistiche, i verbi modali in inglese rappresentano una tappa fondamentale del processo di apprendimento della lingua, che ti farà fare un significativo passo in avanti nella tua capacità di esprimerti.

 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

I verbi modali inglesi vengono utilizzati per esprimere consigli, doveri, possibilità, capacità, supposizione, futuro, richiesta e via dicendo, e non hanno un significato autonomo ma si usano in combinazione con altri verbi. 

Sono 10, ovvero:

  • can
  • could
  • may
  • might
  • must
  • shall
  • should
  • ought to
  • will
  • would

 

Il bello è che il loro funzionamento è davvero semplice:

  • Frase affermativa: Soggetto + verbo modale + altro verbo senza il “to”. Ogni persona si coniuga allo stesso modo, non occorre aggiungere la “s” per la terza persona singolare. 
  • Frase negativa: Soggetto + verbo modale + not + altro verbo senza il “to”. Alcuni accettano una forma contratta, come ad esempio will not → won’t.
  • Frase interrogativa: Verbo modale + soggetto + altro verbo senza il “to”.

 

L’unica eccezione è ought to, che prevede l’impiego del “to”. Si tratta tuttavia di un verbo utilizzato soprattutto in ambito britannico

Vediamo ora più in dettaglio i singoli verbi modali inglesi.

 

Can, could, may, might

Can, could, may might vengono impiegati in un ampio ventaglio di circostanze e il loro esatto significato si comprende meglio dal contesto. Vengono usati per esprimere possibilità, capacità, probabilità, permesso. Could esprime possibilità, ma è impiegato anche come passato di can. 


Can I join you for dinner?
Posso unirmi a voi per cena?


Marta can speak English very well.
Marta sa parlare inglese molto bene.


Our team could win the game tomorrow.
La nostra squadra potrebbe vincere la partita domani. 


Are you hungry? I might eat!
Hai fame? Potrei mangiare!


May I finish earlier today? Otherwise I could miss my bus.
Posso finire prima oggi? Altrimenti potrei perdere l’autobus.

 

Must, shall, should, ought to

Trattasi di verbi modali che esprimono obbligo, probabilità o suggerimento. Ought to è un verbo modale inglese particolare, dato che è l’unico che impone l’utilizzo del “to”. Per quanto riguarda l’espressione del “dovere”, must e shall sono i verbi che lo esprimono con maggior forza, seguiti dal più blando ought to e infine da should, che esprime più che altro un suggerimento.

 

You must call me when you’re late or I’ll worry.
Devi chiamarmi quando sei in ritardo, altrimenti mi preoccupo.


Travellers shall arrive at the airport at least two hours before their flight.
I viaggiatori devono arrivare all’aeroporto almeno due ore prima del loro volo.


I ought to go now, or I won’t be home in time for my favourite TV show.
Devo andare ora, o non arriverò a casa in tempo per il mio programma TV preferito.


She shouldn’t accept a job she doesn’t like.
Non dovrebbe accettare un lavoro che non le piace.

 

Will e would

Will would sono verbi modali utilizzati per esprimere futuro, probabilità e richiesta. 


Will you and Giulia be home for christmas?
Tu e Giulia sarete a casa per Natale?


Would you like some tea?
Vorresti del té?


They will be at the wedding but won’t join the dinner.
Saranno al matrimonio ma non parteciperanno alla cena.


Would you please help me move this table?
Mi aiuteresti a spostare questo tavolo?

 

I verbi modali in inglese vengono impiegati anche per esprimere frasi al condizionale, ma è un discorso complesso che affronteremo in un altro blog post. 

Nel frattempo vuoi migliorare il tuo inglese? Cerca una delle nostre sedi vicino a te o informati sui nostri corsi!