Halloween: origine e storia della festa più paurosa che ci sia

Halloween: origine e storia della festa più paurosa che ci sia

Zucche intagliate, dolcetti, costumi bizzarri e bambini che passano a bussare di porta in porta: tutti conosciamo gli elementi distintivi di quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria festa globale, Halloween. Portata alla ribalta da celebri film e serie TV, questa celebrazione è oggi molto nota anche in Italia. 

Ma qual è l’origine di Halloween, e in quale momento della storia è nata la festa più paurosa che c’è? Ebbene, le sue radici, come vedremo a breve, sono molto antiche, e affondano nella tradizione celtica. 

 

L’origine di Halloween:

la festa di Samhain

 

Sulle origini della parola Halloween rimangono ancora alcuni dubbi, anche se l’ipotesi più accreditata è che provenga dal termine scozzese “All Hallows’ Eve”, che significa semplicemente “Notte di tutti i santi”, ovvero la notte che precede la festa di Ognissanti. 

Non ci sono dubbi invece sul fatto che tale data corrispondesse in origine alla festa di tradizione celtica di Samhain (termine gaelico che si pronuncia “Sah-win”), che in epoca pre-cristiana celebrava la fine della stagione del raccolto e l’inizio dell’inverno. Diffusa in Scozia e Irlanda, si accompagnava alla credenza che proprio in questo periodo gli spiriti camminassero sulla Terra, mettendo in contatto il mondo dei vivi con quello dei morti. Non per niente, il cristianesimo, più tardi, istituì il 2 novembre proprio come il giorno dei morti. 

Si trattava dunque, di un periodo di intense celebrazioni pagane, che la religione cristiana incorporò e trasformò nella giornata di Ognissanti e del giorno dei morti, senza però riuscire a sradicare la credenza celtica che proprio in quelle prime, lunghe notti dell’inizio dell’inverno, sulla Terra accadessero cose misteriose da cui era necessario proteggersi. 

Proprio a questo servirebbero i travestimenti, necessari per confondere gli spiriti, mentre le zucche intagliate in modi spaventosi e illuminate da una candela, servirebbero a spaventarli.

 

La storia di Halloween: la festa approda negli Stati Uniti

Con le grandi migrazioni di massa dalle isole dell’arcipelago britannico verso il continente nordamericano, Halloween approdò oltreoceano dove, pare, si mescolò con tradizioni di origine germanica come l’abitudine dei bambini di mascherarsi e di bussare alle porte dei vicini per ricevere dolci in regalo. 

È proprio negli Stati Uniti che Halloween diventa la festa che tutti conosciamo, con le sue straordinarie decorazioni e un aspetto anche fortemente commerciale e spettacolare che, grazie a tutta la potenza di Hollywood, l’ha fatta arrivare in buona parte del mondo.

 

British Schools: corsi di inglese per tutte le età

La cultura dei paesi anglosassoni ti affascina? Con un corso British Schools puoi immergerti nella lingua inglese senza dimenticare gli aspetti culturali, e imparare in modo coinvolgente e adatto al tuo precedente livello di conoscenze. Oppure puoi regalare ai tuoi figli l’opportunità di imparare l’inglese divertendosi con un corso di inglese per bambini o ragazzi

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Estate a Londra: 7 eventi e luoghi da non perdere

Estate a Londra: 7 eventi e luoghi da non perdere

Londra è celebre per la sua atmosfera grigia e piovosa, i suoi musei, i suoi quartieri pieni di bar e locali, la sua scena culturale, i suoi teatri e, naturalmente, i suoi luoghi ricchi di storia. Non è, insomma, una delle mete che vengono subito in mente quando si pensa a una vacanza estiva.

 

Eppure l’estate a Londra è ricchissima di eventi da non perdere! Scopriamone 7 che devi mettere in cima alla tua lista di cose da fare se hai intenzione di visitare la città nella bella stagione.

 

7 eventi e luoghi imperdibili a Londra in estate

Dal carnevale ai festival musicali, dal cinema all’aperto alle parate, scopriamo i migliori eventi per vivere al massimo Londra in estate.

 

Il Carnevale di Notting Hill

Quando si pensa al carnevale, vengono in mente Rio, New Orleans, Viareggio…non certo Londra! Eppure l’estate londinese ospita una parata di carnevale che esiste dal 1965! Quest’anno si terrà il 25 e il 26 agosto, in un tripudio di piume, carri colorati e balli scatenati!

 

Cinema all’aperto

Il cinema si trasferisce sotto le stelle a Londra in estate! Nella capitale britannica ci sono letteralmente decine di cinema all’aperto con proiezioni che si svolgono nelle piazze, nei parchi, sui tetti o sulle rive dei canali. La rivista TimeOut ne ha selezionati 11 da non perdere quest’estate per una serie di serate film estive davvero speciali!

 

Il festival di musica All Points East

Questo grande festival musicale da 40.000 posti si tiene ogni anno per 10 giorni ed ospita eventi di ogni genere, anche gratuiti. Da Bjork a Beck, da Nick Cave a Patti Smith, da The Chemical Brothers a The Strokes, la lista di nomi che hanno calcato il suo palco è impressionante! Scopri il programma 2024 qui.

 

Gli artisti di strada a Covent Garden

Il famosissimo mercato di Covent Garden ogni estate dal lontano 1662 si anima di artisti di strada con le performance più diverse. Il luogo ideale per grandi e piccini!

 

La Royal Academy Summer Exhibition

Ecco un must per gli appassionati d’arte. L’esibizione estiva della Royal Academy ha infatti qualcosa di eccezionale: è la più antica mostra d’arte aperta a tutti al mondo, e quest’anno compirà ben 256 anni! Questo significa che chiunque può inviare le sue opere, essere selezionato e messo in mostra nella celebre Accademia Reale. Con centinaia di opere dagli artisti del momento ai semplici amatori, è un appuntamento sempre pieno di sorprese.

 

Il Wireless Festival

Appassionati di musica rap, hip-hop e trap, ecco l’evento che fa per voi. Il Wireless Festival si svolge ogni anno a luglio ospitando i migliori nomi di questi generi nati oltreoceano. Scopri qui la lineup del 2024.

 

Le opere di Shakespeare al Globe Theater

Il Globe Theater è un teatro all’aperto noto per la messa in scena delle opere di Shakespeare, per un estate a Londra all’insegna del più celebre autore inglese di tutti i tempi!

 

E al ritorno, immergiti nella lingua e nella cultura inglesi con un corso British Schools!

Se l’estate londinese ti ha lasciato con la voglia di scoprire ancora di più la lingua e la cultura britanniche, scopri i corsi di inglese British Schools! Impara secondo il tuo livello e le tue necessità, con corsi che si adattano a te!

Il sistema politico inglese: vediamo come funziona

Il sistema politico inglese: vediamo come funziona

Il sistema politico inglese  – o, per meglio dire, il sistema politico del Regno Unito – è un complesso mix di parlamentarismo e monarchia che non è semplice decifrare a prima vista. Scopriamo come funziona, qual è esattamente il ruolo del monarca e come agiscono le due camere che costituiscono il Parlamento britannico. 

 

Come si definisce il sistema politico inglese?

Il sistema politico del Regno Unito è una monarchia costituzionale parlamentare formata da 4 nazioni costitutive (ovvero Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord) e 14 territori d’oltremare (tra cui Gibilterra, le isole Falkland, Bermuda, le Isole Cayman e le Isole Vergini Britanniche). 

 

I poteri si suddividono in questo modo:

  • Potere legislativo: esercitato dal Parlamento, che a sua volta è suddiviso in due camere, la Camera dei Comuni e la Camera dei Lord. Ne parleremo meglio tra poco.
  • Potere esecutivo: è in mano al governo, retto da un Primo ministro. Quest’ultimo è nominato dal sovrano ed è, per convenzione, il capo del partito di maggioranza. 
  • Potere giudiziario: esercitato da giudici e magistrati nominati dal sovrano, ma designati da commissioni indipendenti. 

 

Il parlamento britannico

Come abbiamo accennato poco sopra, il Parlamento britannico è costituito da due camere. La “camera bassa”, ovvero la Camera dei Comuni, è eletta dal cittadini tramite un sistema maggioritario che fa sì che esistano fondamentalmente solo due partiti che si alternato alla maggioranza: il Partito Laburista e il Partito Conservatore (o Tory Party). 

Per convenzione, il capo del partito di maggioranza viene nominato dal sovrano come Primo ministro, ovvero capo del governo. Il governo rimane in carica fino al termine del suo mandato o finché la stessa Camera dei Comuni non vota la sfiducia. 

La Camera dei Lord (o camera “alta”) è costituita da membri non eletti, che si suddividono in Lord spirituali e Lord temporali. I primi sono religiosi quasi tutti provenienti dai più alti ranghi della Chiesa anglicana. I secondi sono o lord ereditari (aristocratici) o dei “pari” scelti dai partiti. La maggior parte dei lord temporali si schierano con un partito, ma altri non lo fanno. 

La Camera dei Comuni è quella da cui provengono la maggior parte dei membri del Gabinetto di governo ed è la sola che può votare la sfiducia. È quindi il ramo dominante del Parlamento. 

I disegni di legge presentati dal governo (o dai singoli deputati) devono essere approvati dalla Camera dei Comuni e dalla Camera dei Lord, ma quest’ultima non ha potere sulle misure finanziarie. 

 

Il ruolo del sovrano

Come tutti sappiamo, la monarchia britannica è retta dalla dinastia dei Windsor. Il sovrano in carica ha diversi ruoli: 

  • è capo dello stato, anche se la sovranità completa è passata nelle mani del parlamento dal Bill of Rights del 1689;
  • è capo delle forze armate, che giurano fedeltà solo a lui;
  • detiene tre diritti: il diritto ad essere consultato, il diritto di consigliare e il diritto di mettere in guardia. 

Come sa chiunque abbia guardato The crown, il sovrano nomina il Primo Ministro, con cui ha un’udienza privata una volta a settimana. In teoria può negare la sua approvazione a una legge emanata dal Parlamento e quindi bloccarla, ma questo potere non viene più esercitato dal XVIII secolo. Nei fatti, il monarca agisce sempre con discrezione e incarna un ruolo simile a quello del nostro Presidente della Repubblica. 

Una curiosità: la Costituzione britannica non è codificata in un testo preciso e che può essere modificato solo con un iter legislativo più complesso del normale, come la nostra, ma viene definita “flessibile”.

 

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10 modi di dire inglesi sul cibo tutti da gustare

10 modi di dire inglesi sul cibo tutti da gustare

Elemento fondamentale della cultura e della storia umane, il cibo è al centro di un’infinità di proverbi ed espressioni in ogni lingua, e l’inglese non fa eccezione. In questo post ti presentiamo 10 gustosissimi modi di dire inglesi sul cibo che ti aiuteranno a mettere un po’ di pepe alle tue conversazioni!

 

The proof of the pudding is in the eating

Ecco un modo di dire che più inglese non si può. Significa che non si può conoscere la qualità di qualcosa senza prima provarla. 

 

Two peas in a pod

Noi italiani usiamo un’espressione più volgare e allo stesso tempo più fashion: essere culo e camicia. Si dice Two peas in a pod, ovvero due piselli in un baccello, di due persone che sono molto unite e vanno perfettamente d’accordo. 

 

To go nuts

Ti è partita una rotella? Per qualche ragione nel mondo anglofono quando qualcuno impazzisce non si parla affatto di ingranaggi, ma di noccioline. 

 

As cool as a cucumber

Verdura tipicamente estiva e allo stesso tempo rinfrescante, in questo modo di dire inglese il cetriolo è associato all’essere freddo, calmo e imperturbabile. 

 

The best thing since sliced bread

Il pane affettato è senza dubbio un’invenzione che ha cambiato le abitudini alimentari in molti paesi. Nel Regno Unito e negli Stati Uniti questo è vero al punto che per descrivere un qualcosa di bello e innovativo si dice che è la cosa migliore mai avvenuta da quando esiste il pane affettato. 

 

When life gives you lemons, make lemonade

Facile da comprendere e allo stesso tempo molto efficace, questo modo di dire ha un significato molto prezioso: impegnarsi sempre a ottenere il meglio anche quando la vita ci concede ben poco. Perché anche dai più aspri limoni si può ricavare qualcosa di buono.

 

Take with a grain of salt

Da sempre associato alla saggezza, il sale ricorre in diversi modi di dire anche italiani. Per quanto riguarda quelli inglesi, take with a grain of salt significa prendere qualcosa (soprattutto qualcosa che ti viene detto) con attenzione e prudenza, senza fidarsi ciecamente. 

 

Revenge is a dish best served cold

Questa celebre frase la ritroviamo anche in italiano: la vendetta è un piatto che va servito freddo. Vale a dire che per vendicarsi è meglio prendersi del tempo e non agire di fretta. 

 

Spill the beans

Vuota il sacco, diciamo noi. Vale a dire: racconta tutto.

 

Have your cake and eat it too

Questo modo di dire inglese è l’equivalente di “volere la botte piena e la moglie ubriaca”. 

 

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5 tradizioni inglesi a dir poco bizzarre

5 tradizioni inglesi a dir poco bizzarre

Se c’è una cosa che abbonda nella tradizione popolare inglese, come del resto nel popolo inglese in generale, è lo humor. Dai festival più strambi alle competizioni più incredibili, in questo post andiamo alla scoperta di 5 tradizioni inglesi che potevano davvero nascere solo in Inghilterra.

 

La corsa dei formaggi

Nella top 5 delle tradizioni inglesi in ordine di stranezza non può non entrare la corsa dei formaggi di Gloucester. Dal nome ufficiale di Cooper’s Hill Cheese Rolling and Wake, è un evento che si tiene ogni primavera e che consiste in una gara all’inseguimento di una forma di formaggio da 3-4 kg che viene lanciata giù da una ripida collina. Il primo che taglia il traguardo al termine delle circa 200 iarde di vertiginosa discesa, si porta a casa il gustoso latticino. 

L’origine esatta di questa tradizione non è nota, ma pare sia rigorosamente rispettata dagli abitanti della zona da almeno sei secoli!

 

Il campionato mondiale delle smorfie

Persino più antica (è nata addirittura nel 1267!) è la seconda tradizione inglese del nostro elenco, che si tiene ogni anno alla Egremont Crab Fair nella contea di Cumbria, nello splendido Lake District. Si tratta nientemeno che del campionato mondiale delle smorfie, ovvero World Gurning Championships. Incredibile ma vero, il premio è andato per ben 16 volte a un uomo di nome Tommy Mattinson, le cui innegabili capacità pare però non siano state molto apprezzate dalla Regina Elisabetta II, che ha potuto ammirarle nel corso di una visita al museo locale. 

La fiera che ospita il campionato è ricchissima di eventi, tra cui la corsa delle carriole e la gara di arrampicata su un palo cosparso di grasso. 

 

La pesata del sindaco

I politici, è cosa nota in un tutto il mondo, hanno la tendenza ad approfittare della loro posizione nell’amministrazione pubblica per riempirsi la pancia (e le tasche). Ebbene da alcuni secoli nel paesino di High Wycombe, in Buckinghamshire, hanno adottato una soluzione alquanto scientifica per verificare se il loro sindaco si è ingrassato con le risorse dei cittadini. All’inizio e alla fine di ogni mandato, il sindaco viene pesato su un’antica bilancia del XVIII secolo. I sindaci che hanno messo su qualche chilo di troppo, rischiano di ritrovarsi bersagliati da un lancio di frutta marcia. 

 

La corsa con le mogli in spalla

Anche la prossima tradizione popolare inglese ha a che fare con il peso, ma a Dorking, nel Sud Est dell’Inghilterra, sono i matrimoni a essere messi alla prova. Per la verità, non è necessario essere sposati per partecipare, ma il principio rimane lo stesso: una persona se ne carica in spalla un’altra (che deve pesare almeno 50 kg) e corre all’impazzata per vincere la gara. La prima coppia che arriva vince un premio in denaro e un barile di birra!

 

La corsa con i pancake

Veniamo a un’altra corsa, ma di tipo decisamente diverso. Si svolge in diverse città del Regno Unito e vede competere un gruppo di corridori armati di padella, che devono compiere un percorso nel più breve tempo possibile rovesciando nella padella un delizioso pancake

 

Continua a seguire il nostro magazine per saperne di più sulla cultura e le tradizioni inglesi!

10 proverbi inglesi famosi e pieni di saggezza

10 proverbi inglesi famosi e pieni di saggezza

Scoprire i proverbi e i modi di dire tipici degli inglesi è un ottimo modo per imparare la loro lingua, osservare scampoli della loro cultura e trovare nuove fonti di ispirazione nella saggezza popolare. In questo post abbiamo quindi raccolto 10 proverbi inglesi famosi e particolarmente citati. Alcuni forse li conosci già!

 

1) An apple a day keeps the doctor away

La versione inglese – e forse l’originale? – del celebre detto “Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Anche qui c’è una simpatica rima!

 

2) Honesty is the best policy

Un altro proverbio inglese in rima, ma uno che non ha una versione italiana. Il messaggio è molto semplice e allo stesso tempo importante: l’onestà è sempre la strada giusta da seguire. 

 

3) Curiosity killed the cat

I gatti, si sa, sono animali curiosi. Ma la curiosità può essergli fatale. Questo proverbio insomma consiglia di non ficcare il naso dove non si dovrebbe. 

 

4) You can’t make an omelette without breaking a few eggs

“Per fare una frittata bisogna rompere qualche uovo”, diciamo noi.

 

5) Learn to walk before you run

Ecco un consiglio che si può applicare anche a chi inizia a studiare la lingua inglese: prima di imparare a correre, bisogna imparare a camminare. Insomma, quando si impara qualcosa di nuovo, occorre procedere per gradi. 

 

6) Absence makes the heart grow fonder

L’assenza, dice questo proverbio, fa crescere l’affetto nel cuore. Un altro modo per dire che è spesso con la lontananza che si rafforzano i sentimenti di amore. 

 

7) Beggars can’t be choosers

La traduzione letterale di questo proverbio è “i mendicanti non possono essere coloro che scelgono”, che è come dire che quando ci si trova in situazione di bisogno, non ci si può permettere di fare i difficili. 

 

8) Birds of a feather flock together

“Gli uccelli con le stesse piume si radunano”, dice uno dei proverbi inglesi meno noti di questa lista. Che è poi come dire che chi si somiglia si piglia, ovvero che le persone tendono a stare con i propri simili. L’immagine inglese però è più evocativa.

 

9) Don’t put all of your eggs in one basket

“Non mettere tutte le uova nello stesso cestino” è un saggio consiglio che ci insegna a considerare i rischi di ciò che facciamo, soprattutto negli investimenti, e a mettere sempre al riparo un po’ dei nostri averi in caso le cose vadano male. 

 

10) Hope for the best, prepare for the worst

Un altro proverbio che offre un messaggio semplice e allo stesso tempo assai utile: “spera per il meglio, preparati al peggio”. Che è come dire che bisogna essere ottimisti, ma allo stesso tempo pronti per la peggiore evenienza. 

 

Vuoi scoprire molto di più sulla cultura e la lingua inglesi? Continua a leggere il nostro magazine

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Le isole e gli arcipelaghi, si sa, sono luoghi un po’ a parte, spesso sedi di tradizioni bizzarre e poco inclini ad abbandonarle a favore di novità provenienti dalla terraferma. Il Regno Unito da questo punto di vista non fa eccezione. Oggi vogliamo parlare di una delle caratteristiche che la distinguono da gran parte del mondo: le sue unità di misura.

Faremo quindi una panoramica delle unità di misura inglesi e più in generale di tutto il Regno Unito e racconteremo la loro storia, che deriva dal sistema di misura imperiale britannico.

 

Il sistema di misura imperiale britannico

Stranamente, il sistema di misura imperiale britannico ha una radice assai vicina a noi: le unità di misura romane. Mentre queste ultime sono state abbandonate in gran parte dell’ex territorio dominato da Roma a favore del sistema metrico decimale (nato in Francia), sono sopravvissute, modificate e mescolate con altre di origine anglosassone, in Gran Bretagna. Le peculiarità delle isole, come dicevamo. 

Il sistema imperiale britannico è rimasto in vigore in tutto il territorio dominato dalla corona fino al 1965, quando anche il Regno si è piegato all’adozione del sistema internazionale. Senza però abbandonare le vecchie tradizioni. Le unità di misura inglesi infatti affiancano quelle internazionali nelle confezioni dei prodotti e sono spesso pienamente impiegate, ad esempio, nei negozi di frutta e verdura. Inoltre, il sistema di misura imperiale britannico ha fatto da base al sistema consuetudinario statunitense, oggi pienamente in vigore negli USA.

 

Le unità di misura inglesi 

Lunghezza

Per prima cosa, scopriamo le principali unità di misura inglesi di lunghezza:

  • inch, pollice: corrisponde a 2,54 cm
  • hand, mano: corrisponde a 10,16 cm
  • span, spanna: corrisponde a 22,86 cm
  • foot, piede: corrisponde a 30,48 cm
  • yard, iarda: corrisponde a 3 piedi, ovvero 91,44 cm
  • statute mile, miglio terreste: corrisponde a 1,609,34 m

 

Superficie

  • square inches, pollici quadraticorrisponde a 645,16 mm2
  • square feet, piedi quadraticorrisponde a circa 0,09 m2
  • square yard, iarda quadrata: corrisponde a circa 0,83 m2
  • square miles, miglia quadrate: corrisponde a circa 2,59 km2
  • acre, acro: corrisponde a circa 4046,85 m2

 

Peso

  • ounce, oncia: corrisponde a circa 28,35 g
  • pound, libbra: corrisponde a circa 453,49 g

 

Capacità

  • pint, pinta: 568 ml
  • gallon, gallone: 4,546 l

 

La cultura e la lingua inglesi a portata di mano

Con oltre 70 sedi in tutta Italia e un variegato catalogo di corsi di inglese adatti a tutti i livelli e a tutte le esigenze, British Schools porta la cultura e la lingua inglesi vicino a te! Scopri tutte le nostre opzioni formative indirizzate ad adulti, ragazzi e bambini, o contattaci per maggiori informazioni. 

Un tè alle cinque: alle origini della famosa tradizione inglese

Un tè alle cinque: alle origini della famosa tradizione inglese

Abbiamo visto negli ultimi mesi come una lingua non sia fatta solamente di regole grammaticali e sintattiche, di lessico e modi di dire: una lingua è anche (e, forse, soprattutto) l’espressione di una cultura e di una storia che sono evolute nel tempo e che continuano a evolvere.

L’inglese, ovviamente, non sfugge a queste caratteristiche: quando pensiamo al Regno Unito, infatti, tra le prime cose che ci vengono in mente ci sono elementi culturali e storici: gli appassionati di musica forse pensano ai Beatles, i letterati a Shakespeare, gli amanti della compagnia e di un buon bicchiere magari ai pub, ma sicuramente a più di una persona verrà in mente la passione inglese per il tè e il rito del consumo pomeridiano che l’accompagna.

 

Cultura e tradizioni

Il tè, bevanda tradizionale cinese, era arrivato nel Regno Unito dal Portogallo: fu Caterina di Braganza, divenuta moglie di re Carlo II e regina d’Inghilterra, Scozia e Irlanda, a rendere il tè del pomeriggio un appuntamento quotidiano per i nobili dell’epoca. Con la sua dote, infatti, avrebbe portato preziose foglie di tè cinese e servizi in porcellana.

Anche se ci sono testimonianze anteriori di consumo di tè nel Regno Unito, è proprio grazie alle abitudini di Caterina di Braganza che il rito del tè al pomeriggio divenne una tradizione inglese, dapprima riservata ai nobili (il prezzo del tè, all’epoca, era altissimo) e man mano diffusasi anche tra le classi popolari.

Quando studiamo l’inglese, è importante imparare anche gli elementi culturali caratteristici: scoprire cultura e tradizioni, espressioni e abitudini del passato e del presente ci permette di avere una conoscenza più approfondita, proprio perché è attraverso questi elementi che possiamo entrare davvero in contatto con la ricchezza e la storia della lingua.

Nel caso del tè, per esempio, questo ci permette di esplorare anche divertenti ipotesi etimologiche: come riporta la BBC, per alcuni la parola inglese “tea” sarebbe nata come acronimo del portoghese “transporte de ervas aromatica” (trasporto di erbe aromatiche). Questa etimologia è sicuramente falsa, ma rappresenta comunque un aneddoto interessante sulla lingua e sulle tradizioni britanniche.

Se stiamo seguendo un corso di British Schools e abbiamo in previsione un soggiorno nel Regno Unito per approfondire il nostro studio, potremmo visitare una delle sale da tè che ancora oggi offrono questo appuntamento pomeridiano, nel solco di una tradizione secolare.

Se invece stiamo pensando di studiare l’inglese e avvicinarci alla cultura britannica, possiamo iniziare dal test gratuito di British Schools per conoscere il nostro livello e trovare il corso più vicino a noi adatto alle nostre esigenze.

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Dal Puledro Impennato, ambientazione di una delle scene più importanti de Il Signore degli Anelli, a The World’s End, la meta finale dell’Odissea alcolica raccontata nell’omonimo film (La fine del mondo nella versione italiana), il pub è l’elemento centrale di un’infinità di scene, storie e persino film interi provenienti dal mondo britannico e irlandese. 

Luogo di divertimento e di socialità, ma anche approdo di un’umanità varia e non sempre raccomandabile, è un luogo che è imprescindibile esplorare se si vuole davvero conoscere la cultura dell’arcipelago. Scopriamolo insieme, con una pinta in mano!

 

Quanti pub esistono in UK e Irlanda?

Si stima esistano quasi 47.000 pub in Gran Bretagna e circa 7.200 in Irlanda. Un numero enorme, ma che incredibilmente sta diminuendo rispetto al passato, forse a causa degli elevati costi operativi o perché sono cambiate le abitudini in nome di uno stile di vita più attento alla salute. 

 

Storia del pub

La storia del pub, sorprendentemente, ha molto a che fare con la nostra. Il luogo di divertimento e bevute per eccellenza del mondo britannico e irlandese è infatti un discendente diretto delle antiche tabernae romane, nate per calmare la sete dei soldati in viaggio sulle strade dell’impero. Con il tempo, il loro nome si è trasformato nell’inglese tavern, e al posto dell’esotico vino è stata adottata la birra di produzione locale. 

Fu Enrico VII a cambiarne il nome in public house, da cui pub, nel XIV secolo. Un secolo dopo, i pub erano quasi 20.000 solo in Inghilterra e Galles, praticamente uno ogni 200 abitanti! 

 

Pub irlandese e pub inglese: ci sono delle differenze?

Anche se gli avventori più accaniti dei due diversi schieramenti giurano che ci sono delle differenze sostanziali, la realtà è che i pub irlandesi e quelli inglesi sono molto simili, sia dal punto di vista degli arredi (ricchi di mobili in legno, lampade dalle luci soffuse e cimeli che ricordano celebri alcolici o squadre di calcio) che delle bevande servite o degli intrattenimenti proposti, dalle dirette calcistiche alle freccette. 

È però vero che, in media, si distinguono per alcune caratteristiche:

  • In Irlanda, i pub sono più spesso di tipo “indipendente”, vale a dire che sono di proprietà di uno o più “osti”. In UK tendono ad essere più diffusi i pub che fanno capo a una catena o a un birrificio. 
  • Per questa ragione, mentre in UK i nomi dei pub fanno in genere riferimento a un luogo, alla monarchia o a un animale, in Irlanda portano più spesso il nome del proprietario o del fondatore. 
  • Più spesso che in UK, in molti pub irlandesi l’unica musica che si ascolta è quella cantata e suonata dagli avventori stessi.
  • Mentre moltissimi pub inglesi e britannici in generale servono anche alcuni piatti, in Irlanda è più frequente che servano solo alcolici e si possa portare cibo acquistato da fuori. 

 

Piccolo glossario del pub

Vediamo ora qualche termine imprescindibile se vuoi immergerti appieno nella cultura del pub e aggiungere qualche parola al tuo vocabolario:

  • Ale: birra
  • Pint: pinta
  • Spirits: superalcolici
  • Inn: un pub che offre anche delle stanze per dormire
  • Darts: freccette, gioco da pub per eccellenza
  • Bartender: barista
  • Gastropub: un pub che ha un’offerta gastronomica ricercata.

 

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10 modi di dire inglesi collegati al tempo meteorologico

10 modi di dire inglesi collegati al tempo meteorologico

Le espressioni e i modi di dire dicono moltissimo di una cultura, e l’inglese ne ha davvero moltissimi. Alcuni sono piuttosto simili ai nostri e derivano da una comune cultura europea, mentre altri sono totalmente diversi. 

È particolarmente divertente, a nostro avviso, studiare l’inglese scoprendo i tantissimi modi di dire inglesi sul meteo e le sue diverse manifestazioni. Vediamone 10 tra i più rappresentativi e utilizzati.

 

10 modi di dire inglesi collegati al meteo
 

To take a rain check

Questa espressione di difficile comprensione per chi è di madrelingua italiana significa semplicemente rimandare qualcosa, posporlo a un’altra occasione. Hai un appuntamento con un amica ma sei bloccata al lavoro? Let’s take a rain check!

 

Come rain or come shine

Tra i moltissimi modi di dire in inglese sul meteo non potevamo non includere questo, che significa “in qualunque condizione”. Simile al nostro “costi quel che costi”, ma con protagoniste le variazioni climatiche!

 

A storm in a teacup

In questo caso, l’espressione ha lo stesso significato del nostro “una tempesta in un bicchiere”, ma per gli inglesi non poteva non trattarsi di una tazza da tè!

 

Head in the clouds

Avere la testa tra le nuvole per gli anglofoni non significa essere distratti, come in italiano, ma bensì essere troppo ottimisti. Un modo di dire che può decisamente confonderci.

To be at cloud nine

Ecco un altro modo di dire inglese che ha come protagoniste le nuvole. In questo caso significa essere felicissimi, al settimo cielo come diremmo noi.

 

To be a breeze

Questa espressione significa essere facile, non richiedere particolari sforzi. Noi diciamo facile come bere un bicchier d’acqua.

 

Lightning fast

Veloce come un fulmine è un modo di dire che si utilizza anche alle nostre latitudini.

 

To steal someone else’s thunder

Espressione che evoca di certo scene mitologiche di divinità possenti e con manie di protagonismo, “rubare il tuono di qualcun altro” significa rubargli la scena, fare qualcosa al suo posto e prendersi tutti gli applausi. 

 

To rain at someone else’s parade

Quando qualcuno “piove alla tua parata” significa che ti ha rovinato la festa, ha distrutto un tuo momento di felicità e orgoglio.

 

To throw caution to the wind

L’ultima espressione della nostra lista significa letteralmente “gettare al vento la prudenza” e ovviamente si riferisce al fare qualcosa di folle e avventato.

 

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