Guida completa agli aggettivi in inglese by British Schools

Guida completa agli aggettivi in

inglese by British Schools

Indispensabili per descrivere e in generale aggiungere informazioni quando si comunica, gli aggettivi sono un elemento fondamentale in qualunque lingua. Questo però non significa che siano semplici da usare! Ecco perché abbiamo creato questa breve guida agli aggettivi in inglese, in cui troverai in poche parole tutti i principi di base su questo tema tanto importante. Let’s start!

 

Tipi di aggettivi in inglese 

 

Cominciamo scoprendo le diverse tipologie di aggettivo in inglese che, come vedrai, ricalcano in buona parte la categorizzazione presente anche in italiano:

  • Aggettivi qualificativi: sono i tipici aggettivi che descrivono le qualità e le caratteristiche del sostantivo a cui sono collegati. Alcuni esempi sono good, bad, beaufiful, ugly, hot, cold e così via.
  • Aggettivi quantitativi: in questo caso ciò che si vuole descrivere non ha a che fare con la qualità ma con la quantità di un sostantivo, senza entrare troppo nello specifico. Alcuni esempi sono few, some, a lot of, several.
  • Aggettivi possessivi: indicano l’appartenenza e corrispondono agli aggettivi italiani mio, tuo, suo e via dicendo. Vale la pena elencarli tutti: my, your, his, her, its, our, your, their. A differenza dell’italiano, la terza persona singolare di questi aggettivi varia in base al genere di chi possiede, per cui his è maschile, her è femminile e its è neutro.
  • Aggettivi dimostrativi: servono per indicare a cosa o chi ci stiamo riferendo. Anche qui, li elenchiamo tutti dato che sono soltanto quattro: this (questo), that (quello), these (questi), those (quelli).
 

 

L’ordine degli aggettivi in inglese

L’ordine degli aggettivi in inglese all’interno di una frase è la differenza che per prima salta agli occhi rispetto all’italiano. Infatti, nella maggior parte dei casi l’aggettivo precede il sostantivo che lo riguarda, invece di seguirlo come nella nostra lingua. Fanno però eccezione gli aggettivi con funzione predicativa, che proprio come italiano seguono il verbo.

Vediamo qualche esempio:

I’m drinking a good coffee → Sto bevendo un buon caffè

Marta is wearing is my t-shirt → Marta sta indossando è la mia t-shirt

This train is late → Questo treno è in ritardo (abbiamo qui un aggettivo dimostrativo e uno qualificativo in funzione predicativa)

In Kenya, I’ve seen a lot of wild animals → In Kenya ho visto molti animali selvatici (qui abbiamo un aggettivo quantitativo e uno qualificativo)

 

4 regole per un uso corretto dell’aggettivo in inglese

 

Vediamo ora 4 regole che ti aiuteranno a utilizzare gli aggettivi in modo corretto in inglese:

  • In generale, gli aggettivi non si declinano per genere (maschile/femminile) o numero (singolare/plurale). Fanno eccezione gli aggettivi possessivi, che si declinano per genere alla terza persona singolare, e quelli dimostrativi, che si declinano per numero. 
  • Se vuoi legare a un sostantivo più di un aggettivo, a differenza dell’italiano non dovrai in genere separarli con una congiunzione. Lo dovrai però fare se l’aggettivo si trova in funzione predicativa. Vediamo un paio di esempi: A beautiful, red dress → Un bellissimo abito rosso. The dress is red and beautiful → L’abito è rosso e bellissimo.
  • Quando vuoi elencare diversi aggettivi, dovrai inserirli in un ordine preciso: opinione, dimensioni, quantità, forma, età, colore, origine, materiale, tipo, scopo. Ecco un esempio: An ugly, big, rectangular, old, brown, brick building → Un palazzo brutto, grande, rettangolare, vecchio, marrone, di mattoni.
  • È possibile creare degli aggettivi partendo da un verbo e usando i suffissi -ed e -ing. Esempio: partendo dal verbo to bore (annoiare) si può creare bored (annoiato) e boring (noioso). 
 

Aggettivi comparativi e superlativi

Tolte alcune eccezioni, gli aggettivi comparativi si formano con:
 
aggettivo + er (+ la preposizione than)
Michela is taller than Lucia → Michela è più alta di Lucia
 
Gli aggettivi superlativi si formano invece con:
 
aggettivo + est
Michela is the tallest in her class → Michela è la più alta della sua classe
 

 

 

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Breve guida al genitivo sassone in inglese

Breve guida al genitivo sassone

Il genitivo sassone è la principale modalità per esprimere il possesso in inglese, insieme agli aggettivi possessivi. Dal punto di vista grammaticale, è la forma possessiva di un sostantivo e ne rappresenta il caso genitivo, e in termini molto più semplici serve ad indicare quando una cosa o un essere vivente appartiene a qualcuno. 

In questa breve guida, ti diremo tutto quello che devi sapere per padroneggiare il genitivo sassone in inglese.

 

Le regole di base del genitivo sassone in inglese

 
 

Andiamo per prima cosa a scoprire come si forma di base il genitivo sassone inglese:

sostantivo che possiede + ‘s seguiti dal sostantivo posseduto

Facciamo ora qualche esempio:

Marta’s house → La casa di Marta

Michael’s shop → Il negozio di Michael

Anna’s husband → Il marito di Anna

Come puoi vedere, il genitivo sassone inglese viene usato soprattutto quando chi possiede è una persona

Naturalmente, al sostantivo che possiede possono anche essere associati degli aggettivi, inclusi gli aggettivi possessivi.

My uncle’s car → L’auto di mio zio

The old lady’s bag → Lo borsa dell’anziana signora

My new colleague’s desk → La scrivania del mio nuovo collega

 

 

Il genitivo sassone al plurale

Come ben sai, il plurale regolare in inglese viene formato aggiungendo una -s al sostantivo. Dunque, come si aggiunge il genitivo sassone? La risposta è semplicissima: si aggiunge l’apostrofo senza la s e senza variare in nessun modo la pronuncia del sostantivo che possiede. 

Vediamo qualche esempio:

My cousins’ school → La scuola dei miei cugini

The students’ dormitory → Il dormitorio degli studenti

His parents’ business → L’azienda dei suoi genitori

 

Il genitivo sassone con i nomi singolari che terminano in -s

Il discorso cambia se invece parliamo di nomi singolari che terminano in -s. In questo caso, il genitivo sassone con apostrofo e s viene aggiunto normalmente (anche se non è sbagliato aggiungere solo l’apostrofo come con il plurale), e questo viene pronunciato come -iz, laddove la z è un suono morbido come nell’italiano casa. 

James’s jacket → La giacca di James

Miles’s bedroom → La camera di Miles

Iris’s cat → Il gatto di Iris


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Breve guida ai plurali irregolari in inglese

Breve guida ai plurali irregolari in inglese

A chi viene dalle lingue romanze come l’italiano, l’inglese può sembrare una lingua piuttosto regolare, con regole grammaticali nella maggior parte dei casi decisamente più abbordabili delle nostre. Tuttavia, questo non significa che si possano trascurare quelle piccole complicanze che pure, come in ogni lingua, ci sono. E una delle complicanze che si incontrano più di frequente è senza dubbio costituita dai plurali irregolari inglesi. 

Ecco perché noi di British Schools abbiamo deciso di creare questa breve guida ai plurali irregolari in inglese, che ti servirà ogni volta che avrai un dubbio. Salvala tra i preferiti e consultala al bisogno!

 

I plurali inglesi con desinenze irregolari

 

Se la regola per la formazione del plurale regolare inglese è molto semplice – basta aggiungere una -s al termine della parola – esistono tuttavia alcuni casi in cui la regola fa eccezione:

  • Le parole che terminano con -ss, -x, -ch, -sh formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Qualche esempio: fox → foxes; church → churches; dish → dishes.
  • Le parole che terminano in consonante piu -y formano il plurale sostituendo a -y la desinenza -ies. Esempi: strawberry → strawberries; ferry → ferries. Ma attenzione: se la -y è preceduta da vocale, si aggiunge una -s normalmente! Esempi: day → days; way → ways.
  • Le parole che terminano in consonante più -o formano il plurale aggiungendo la desinenza -es. Esempi: tomato → tomatoes; potato → potatoes.
  • Le parole che terminano in -f o -fe formano il plurale sostituendo  –fe/f con –ves. Esempi: life – lives, knife – knives. Questa regola però non vale per alcune parole che terminano in -f, la più comune è chef che ha plurale chefs.
  • Le parole che terminano in -is formano in genere il plurale in -es. Esempi: analysis → analyses; crisis → crises. 
 

 

I nomi con plurali irregolari inglesi veri e propri 

 

Pensavi di essertela cavata con queste poche eccezioni? Errore! Esistono infatti dei termini inglesi che hanno dei plurali completamente irregolari, vale a dire che la parola plurale è radicalmente diversa dal singolare o comunque non risponde a una regola facilmente riassumibile. Ecco quelli più comuni:

  • Person → people. Da notare che questo plurale irregolare inglese si applica anche ai nomi composti. Esempio: spokesperson → spokespeople
  • Man → men. Come sopra: barman → barmen
  • Woman → women. Idem: congresswoman → congresswomen 
  • Child → children
  • Foot → feet
  • Tooth → teeth
  • Goose → geese
  • Mouse → mice
  • Die → dice 
 

 

Le parole che non cambiano tra singolare e plurale

 

In inglese esistono anche dei plurali irregolari semplicissimi, vale a dire dei termini che restano esattamente gli stessi a prescindere dal loro numero. Ecco i più comuni:

  • Water
  • Ice
  • Weather
  • Fish
  • Sheep
  • Deer
  • Information
  • Advice
  • TV series.
 

 

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False friends: i falsi amici nella lingua inglese

False friends: i falsi amici nella lingua inglese

Un false friend è il peggior nemico di qualunque studente che si approcci a una lingua straniera: si tratta di una parola che ha un suono (o talvolta una grafia) simile a un termine della lingua madre dello studente, ma che in realtà ha un significato completamente diverso. 

false friends tra inglese e italiano purtroppo sono parecchi, ma niente paura! In questo post ti illustreremo i più comuni perché tu possa evitare di cadere nella loro trappola.

 

Elenco dei più comuni false friends tra inglese e italiano

Per comodità, abbiamo deciso di suddividere i false friends in base alla loro classificazione grammaticale, tra sostantivi, aggettivi, avverbi e verbi. 

 

Sostantivi

  • Camera: no, non significa “stanza”, ma “macchina fotografica. 
  • Library: anche se assomiglia moltissimo all’italiano “libreria”, in realtà significa “biblioteca”. Per “libreria” si usa bookshop
  • Firm: significa “azienda” e non “firma”, che si dice invece signature.
  • Parent: se è quasi identica all’italiano “parente”, questa parola in realtà significa “genitore”. Il termine inglese per “parente” è relative
  • Agenda: no, non è il volumetto su cui scriviamo gli appuntamenti, ma significa “ordine del giorno” e, per esteso, i punti di un programma. 
  • Estate: in questo caso non si parla della bella stagione, che in inglese è summer, ma di una proprietà immobiliare. 
  • Rumor: non significa “rumore”, ma “pettegolezzo” o “diceria”. 
  • Incident: non è un incidente, ma un qualunque evento. 
  • Comics: non significa “comici”, ma “fumetti”.

 

Aggettivi

  • Lame: niente a che vedere con i coltelli, ma è un termine che significa “zoppo” e, soprattutto nell’inglese americano, “debole” e “noioso”. 
  • Brave: non sta per “bravo”, ma per “coraggioso.
  • Educated: non vuol dire “educato” ma “istruito”.
  • Comprehensive: anche se assomiglia a “comprensivo” in realtà vuol dire “esauriente”, “completo”. 
  • Sensible: non sta per “sensibile” ma per “ragionevole”. 
  • Sensitive: non ha nulla a che fare con i sensitivi, ma significa “sensibile”, “delicato” o anche “permaloso”.
  • Candid: non significa “candido”, ma “sincero”. 
  • Large: non significa “largo”, ma “grande”.
  • Cold: non sta per “caldo” ma per tutto il suo contrario, “freddo”!
  • Terrific: usato talvolta come esclamazione, significa “meraviglioso” e non, come sembrerebbe, “terrificante”. 

 

Avverbi

  • Actually: forse il più celebre false friend inglese tra gli avverbi, non significa “attualmente” ma “in verità”, “effettivamente”.
  • Eventually: non è “eventualmente” ma “alla fine”. 

 

Verbi

  • To adjust: non significa “aggiustare”, ma “adattare”.
  • To annoy: non vuol dire “annoiare”, ma “infastidire”. 
  • To realize: sta per “rendersi conto”, e non “realizzare”. 
  • To abuse: non significa “abusare”, ma “approfittare”. 

 

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Periodo ipotetico inglese: la guida facile anti-errori

Periodo ipotetico inglese: la guida facile anti-errori

Il periodo ipotetico inglese (a volte chiamato frase ipotetica inglese o frase condizionale) è impiegato per esprimere eventi veri o possibili ma non (ancora) accaduti nel presente, nel passato o nel futuro. Come regola generale, per riconoscerlo basta pensare a una frase introdotta dalla parola “se”, in inglese “if”

In questa facile guida, vedremo come formare il periodo ipotetico inglese, con regole ed esempi. 

 

I 4 tipi di periodo ipotetico in inglese

Per prima cosa, bisogna sapere che esistono 4 tipologie di periodo ipotetico:

  • zero conditional
  • first conditional
  • second conditional
  • third conditional

Andiamo a scoprirle una per una.

 

Zero conditional o periodo ipotetico generale

In inglese, le frasi ipotetiche del primo tipo vengono usate per esprimere una correlazione certa tra una causa o una circostanza e una conseguenza.

La formula è:
If + present simple + present simple

 

Esempi:

If I don’t drink coffee in the morning, I feel sleepy all day.
Se non bevo il caffè al mattino, mi sento addormentata per tutto il giorno. 

If my dog doesn’t walk at least one hour every day, he becomes agitated.
Se il mio cane non cammina almeno un’ora ogni giorno, diventa agitato.

 

Attenzione: if può essere sostituito da when whenever quando seguito da un verbo affermativo e da unless quando seguito da un verbo negativo. 

 

First conditional

Si tratta di una tipologia di frasi condizionali in inglese che serve a descrivere una probabilità nel futuro a seguito di una condizione, sempre futura. 

Ecco la formula:
If + present simple + future simple

 

Esempi:

If I have enough money, I’ll travel to Japan in the summer.
Se avrò abbastanza soldi, in estate farò un viaggio in Giappone.

If I go to the concert, I’ll tell you.
Se andrò al concerto, te lo dirò.

 

Anche in questo caso, puoi sostituire if con when o, al negativo, con unless

 

Second conditional

Il secondo tipo di periodo ipotetico inglese si riferisce a eventi impossibili, che non si realizzano. 

Per formarlo si utilizza:
If + past simple + present conditional

 

Esempi:

If Marco was a better student, he would have better grades.
Se Marco fosse uno studente migliore, avrebbe voti migliori.

If you went to bed earlier, you’d have more energy in the morning
Se andassi a letto più presto, avresti più energia al mattino. 

 

Nell’inglese meno formale, è possibile sostituire was con were in tutte le persone del verbo essere. Inoltre, e questo in generale, è possibile usare could might al posto di would. 

 

Third conditional

Le frasi condizionali di questo tipo in inglese esprimono eventi passati che non sono accaduti.

La formula è:
If + past perfect + past conditional

 

Esempi:

If I hadn’t come to Italy 20 years ago, I would have never met my wife.
Se non fossi venuto in Italia 20 anni fa, non avrei mai incontrato mia moglie.

If Francesca hadn’t been so stubborn, she would have had a successfull career.
Se Francesca non fosse stata così testarda, avrebbe avuto una carriera di successo. 

 

Come nel caso predente, anche qui a would have si possono sostituire might have could have.

 

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Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi ausiliari in inglese: quali sono e come funzionano

Come si può comprendere dal nome, i verbi ausiliari sono quei verbi che hanno un significato di per sé, ma che lo perdono quando “aiutano” un altro verbo in particolari circostanze grammaticali. Rappresentano un elemento indispensabile nell’apprendimento di base di una lingua, specialmente, come vedremo, l’inglese.

Andiamo quindi alla scoperta dei verbi ausiliari in inglese e del loro funzionamento.

 

Quali sono i verbi ausiliari in inglese

I verbi ausiliari inglesi sono tre:

  • to be
  • to have
  • to do

 

Verbo to be

Corrispondente al verbo essere, to be è un verbo che, come ausiliare, ha due impieghi:

Formare il presente progressivo e il passato progressivo (present continuous e past continuous in inglese)

Soggetto + verbo ausiliare to be (al presente o al passato) + gerundio  

Si utilizza per esprimere un’azione in corso di svolgimento nel tempo presente o in quello passato .

Esempio:
I’m eating a pizza.
Sto mangiando una pizza.

We were having a good time on the beach, when it started raining.
Ci stavamo divertendo sulla spiaggia, quando ha iniziato a piovere.

 

Formare il passivo 

soggetto + verbo ausiliare to be + participio passato 

Si ottiene in questo modo la forma passiva dei verbi. 

Esempio:
The baby is carried by his mother.
Il bebè è portato da sua madre.

 

Verbo to have

Il secondo verbo ausiliare inglese, to have, svolge un ruolo importantissimo, oltre ad avere il significato di “avere”. Serve infatti per formare la maggioranza dei tempi verbali composti – in pratica tutti quelli che non utilizzano come ausiliare il verbo essere, che sono il presente e il passato progressivo – sia nella loro forma attiva che in quella passiva.

Vediamo i più comuni e utilizzati.

 

Passato prossimo (present perfect)

Si usa per descrivere un’azione iniziata nel passato, che può essere già conclusa (ma vicina nel tempo) o ancora in svolgimento.
Soggetto + to have (al presente) + participio passato

Esempio:
I’ve just come back from work.
Sono appena tornato dal lavoro. 

 

Presente perfetto progressivo (present perfect continuous)

Esprime un’azione iniziata nel passato, ma ancora in svolgimento nel presente e in genere di una certa durata. 

Soggetto + to have (al presente) + been + gerundio

Esempio:
Marco has been waiting for two hours.
Marco sta aspettando da due ore. 

 

Past perfect

Indica azioni passate che si sono concluse prima di un altro evento, sempre nel passato.
Soggetto + to have (al passato) + participio passato

Esempio:
When he joined the meeting, we had already discussed the most important points.
Quando lui si è unito alla riunione, avevamo già discusso tutti i punti più importanti. 

 

Verbo to do

Tra i verbi ausiliari in inglese, to do è forse il più comune. Si traduce con “fare”, ma ha anche altri ruoli. Bisogna però ricordare che le regole che stiamo per enunciare non si applicano in caso di altri verbi ausiliari o di verbi modali

 

Formare frasi negative

To do supporta gli altri verbi nella formazione del negativo con la seguente formula:

soggetto + to do (al presente o al passato) + not + verbo

Esempio:
Maria doesn’t drink coffee.
Maria non beve caffè. 

 

Formare frasi interrogative

Ecco invece come forma frasi negative:

To do (al presente o al passato) + soggetto + verbo + ?

Esempio
Do you like beer?
Ti piace la birra?

Vuoi imparare le basi della grammatica inglese nel modo più semplice, divertente ed efficace possibile? Dai un’occhiata ai nostri corsi di inglese (anche per principianti)! 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Per questa pagina del nostro blog andremo in esplorazione del mondo dei verbi, e in particolare di un’importante categoria: i verbi modali. 

Utilissimi e dei veri jolly per veicolare con semplicità significati complessi e sfumature linguistiche, i verbi modali in inglese rappresentano una tappa fondamentale del processo di apprendimento della lingua, che ti farà fare un significativo passo in avanti nella tua capacità di esprimerti.

 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

I verbi modali inglesi vengono utilizzati per esprimere consigli, doveri, possibilità, capacità, supposizione, futuro, richiesta e via dicendo, e non hanno un significato autonomo ma si usano in combinazione con altri verbi. 

Sono 10, ovvero:

  • can
  • could
  • may
  • might
  • must
  • shall
  • should
  • ought to
  • will
  • would

 

Il bello è che il loro funzionamento è davvero semplice:

  • Frase affermativa: Soggetto + verbo modale + altro verbo senza il “to”. Ogni persona si coniuga allo stesso modo, non occorre aggiungere la “s” per la terza persona singolare. 
  • Frase negativa: Soggetto + verbo modale + not + altro verbo senza il “to”. Alcuni accettano una forma contratta, come ad esempio will not → won’t.
  • Frase interrogativa: Verbo modale + soggetto + altro verbo senza il “to”.

 

L’unica eccezione è ought to, che prevede l’impiego del “to”. Si tratta tuttavia di un verbo utilizzato soprattutto in ambito britannico

Vediamo ora più in dettaglio i singoli verbi modali inglesi.

 

Can, could, may, might

Can, could, may might vengono impiegati in un ampio ventaglio di circostanze e il loro esatto significato si comprende meglio dal contesto. Vengono usati per esprimere possibilità, capacità, probabilità, permesso. Could esprime possibilità, ma è impiegato anche come passato di can. 


Can I join you for dinner?
Posso unirmi a voi per cena?


Marta can speak English very well.
Marta sa parlare inglese molto bene.


Our team could win the game tomorrow.
La nostra squadra potrebbe vincere la partita domani. 


Are you hungry? I might eat!
Hai fame? Potrei mangiare!


May I finish earlier today? Otherwise I could miss my bus.
Posso finire prima oggi? Altrimenti potrei perdere l’autobus.

 

Must, shall, should, ought to

Trattasi di verbi modali che esprimono obbligo, probabilità o suggerimento. Ought to è un verbo modale inglese particolare, dato che è l’unico che impone l’utilizzo del “to”. Per quanto riguarda l’espressione del “dovere”, must e shall sono i verbi che lo esprimono con maggior forza, seguiti dal più blando ought to e infine da should, che esprime più che altro un suggerimento.

 

You must call me when you’re late or I’ll worry.
Devi chiamarmi quando sei in ritardo, altrimenti mi preoccupo.


Travellers shall arrive at the airport at least two hours before their flight.
I viaggiatori devono arrivare all’aeroporto almeno due ore prima del loro volo.


I ought to go now, or I won’t be home in time for my favourite TV show.
Devo andare ora, o non arriverò a casa in tempo per il mio programma TV preferito.


She shouldn’t accept a job she doesn’t like.
Non dovrebbe accettare un lavoro che non le piace.

 

Will e would

Will would sono verbi modali utilizzati per esprimere futuro, probabilità e richiesta. 


Will you and Giulia be home for christmas?
Tu e Giulia sarete a casa per Natale?


Would you like some tea?
Vorresti del té?


They will be at the wedding but won’t join the dinner.
Saranno al matrimonio ma non parteciperanno alla cena.


Would you please help me move this table?
Mi aiuteresti a spostare questo tavolo?

 

I verbi modali in inglese vengono impiegati anche per esprimere frasi al condizionale, ma è un discorso complesso che affronteremo in un altro blog post. 

Nel frattempo vuoi migliorare il tuo inglese? Cerca una delle nostre sedi vicino a te o informati sui nostri corsi!