Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Le isole e gli arcipelaghi, si sa, sono luoghi un po’ a parte, spesso sedi di tradizioni bizzarre e poco inclini ad abbandonarle a favore di novità provenienti dalla terraferma. Il Regno Unito da questo punto di vista non fa eccezione. Oggi vogliamo parlare di una delle caratteristiche che la distinguono da gran parte del mondo: le sue unità di misura.

Faremo quindi una panoramica delle unità di misura inglesi e più in generale di tutto il Regno Unito e racconteremo la loro storia, che deriva dal sistema di misura imperiale britannico.

 

Il sistema di misura imperiale britannico

Stranamente, il sistema di misura imperiale britannico ha una radice assai vicina a noi: le unità di misura romane. Mentre queste ultime sono state abbandonate in gran parte dell’ex territorio dominato da Roma a favore del sistema metrico decimale (nato in Francia), sono sopravvissute, modificate e mescolate con altre di origine anglosassone, in Gran Bretagna. Le peculiarità delle isole, come dicevamo. 

Il sistema imperiale britannico è rimasto in vigore in tutto il territorio dominato dalla corona fino al 1965, quando anche il Regno si è piegato all’adozione del sistema internazionale. Senza però abbandonare le vecchie tradizioni. Le unità di misura inglesi infatti affiancano quelle internazionali nelle confezioni dei prodotti e sono spesso pienamente impiegate, ad esempio, nei negozi di frutta e verdura. Inoltre, il sistema di misura imperiale britannico ha fatto da base al sistema consuetudinario statunitense, oggi pienamente in vigore negli USA.

 

Le unità di misura inglesi 

Lunghezza

Per prima cosa, scopriamo le principali unità di misura inglesi di lunghezza:

  • inch, pollice: corrisponde a 2,54 cm
  • hand, mano: corrisponde a 10,16 cm
  • span, spanna: corrisponde a 22,86 cm
  • foot, piede: corrisponde a 30,48 cm
  • yard, iarda: corrisponde a 3 piedi, ovvero 91,44 cm
  • statute mile, miglio terreste: corrisponde a 1,609,34 m

 

Superficie

  • square inches, pollici quadraticorrisponde a 645,16 mm2
  • square feet, piedi quadraticorrisponde a circa 0,09 m2
  • square yard, iarda quadrata: corrisponde a circa 0,83 m2
  • square miles, miglia quadrate: corrisponde a circa 2,59 km2
  • acre, acro: corrisponde a circa 4046,85 m2

 

Peso

  • ounce, oncia: corrisponde a circa 28,35 g
  • pound, libbra: corrisponde a circa 453,49 g

 

Capacità

  • pint, pinta: 568 ml
  • gallon, gallone: 4,546 l

 

La cultura e la lingua inglesi a portata di mano

Con oltre 70 sedi in tutta Italia e un variegato catalogo di corsi di inglese adatti a tutti i livelli e a tutte le esigenze, British Schools porta la cultura e la lingua inglesi vicino a te! Scopri tutte le nostre opzioni formative indirizzate ad adulti, ragazzi e bambini, o contattaci per maggiori informazioni. 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

Per questa pagina del nostro blog andremo in esplorazione del mondo dei verbi, e in particolare di un’importante categoria: i verbi modali. 

Utilissimi e dei veri jolly per veicolare con semplicità significati complessi e sfumature linguistiche, i verbi modali in inglese rappresentano una tappa fondamentale del processo di apprendimento della lingua, che ti farà fare un significativo passo in avanti nella tua capacità di esprimerti.

 

Verbi modali in inglese: quali sono e come funzionano

I verbi modali inglesi vengono utilizzati per esprimere consigli, doveri, possibilità, capacità, supposizione, futuro, richiesta e via dicendo, e non hanno un significato autonomo ma si usano in combinazione con altri verbi. 

Sono 10, ovvero:

  • can
  • could
  • may
  • might
  • must
  • shall
  • should
  • ought to
  • will
  • would

 

Il bello è che il loro funzionamento è davvero semplice:

  • Frase affermativa: Soggetto + verbo modale + altro verbo senza il “to”. Ogni persona si coniuga allo stesso modo, non occorre aggiungere la “s” per la terza persona singolare. 
  • Frase negativa: Soggetto + verbo modale + not + altro verbo senza il “to”. Alcuni accettano una forma contratta, come ad esempio will not → won’t.
  • Frase interrogativa: Verbo modale + soggetto + altro verbo senza il “to”.

 

L’unica eccezione è ought to, che prevede l’impiego del “to”. Si tratta tuttavia di un verbo utilizzato soprattutto in ambito britannico

Vediamo ora più in dettaglio i singoli verbi modali inglesi.

 

Can, could, may, might

Can, could, may might vengono impiegati in un ampio ventaglio di circostanze e il loro esatto significato si comprende meglio dal contesto. Vengono usati per esprimere possibilità, capacità, probabilità, permesso. Could esprime possibilità, ma è impiegato anche come passato di can. 


Can I join you for dinner?
Posso unirmi a voi per cena?


Marta can speak English very well.
Marta sa parlare inglese molto bene.


Our team could win the game tomorrow.
La nostra squadra potrebbe vincere la partita domani. 


Are you hungry? I might eat!
Hai fame? Potrei mangiare!


May I finish earlier today? Otherwise I could miss my bus.
Posso finire prima oggi? Altrimenti potrei perdere l’autobus.

 

Must, shall, should, ought to

Trattasi di verbi modali che esprimono obbligo, probabilità o suggerimento. Ought to è un verbo modale inglese particolare, dato che è l’unico che impone l’utilizzo del “to”. Per quanto riguarda l’espressione del “dovere”, must e shall sono i verbi che lo esprimono con maggior forza, seguiti dal più blando ought to e infine da should, che esprime più che altro un suggerimento.

 

You must call me when you’re late or I’ll worry.
Devi chiamarmi quando sei in ritardo, altrimenti mi preoccupo.


Travellers shall arrive at the airport at least two hours before their flight.
I viaggiatori devono arrivare all’aeroporto almeno due ore prima del loro volo.


I ought to go now, or I won’t be home in time for my favourite TV show.
Devo andare ora, o non arriverò a casa in tempo per il mio programma TV preferito.


She shouldn’t accept a job she doesn’t like.
Non dovrebbe accettare un lavoro che non le piace.

 

Will e would

Will would sono verbi modali utilizzati per esprimere futuro, probabilità e richiesta. 


Will you and Giulia be home for christmas?
Tu e Giulia sarete a casa per Natale?


Would you like some tea?
Vorresti del té?


They will be at the wedding but won’t join the dinner.
Saranno al matrimonio ma non parteciperanno alla cena.


Would you please help me move this table?
Mi aiuteresti a spostare questo tavolo?

 

I verbi modali in inglese vengono impiegati anche per esprimere frasi al condizionale, ma è un discorso complesso che affronteremo in un altro blog post. 

Nel frattempo vuoi migliorare il tuo inglese? Cerca una delle nostre sedi vicino a te o informati sui nostri corsi!

Un buon proposito per il 2023: imparare l’inglese!

Un buon proposito per il 2023: imparare l’inglese!

Inizia un nuovo anno ed è tempo di buoni propositi. Un proposito che può aiutarti nella tua carriera, nei tuoi studi e persino nei tuoi hobby? Imparare l’inglese!
Scopri come imparare l’inglese in modo semplice, divertente e coinvolgente con i corsi British School.

 

Imparare l’inglese: una marcia in più al lavoro

Parlata da 1,5 miliardi di persone di cui solo 400 sono madrelingua, l’inglese è la lingua degli affari, del commercio, degli scambi internazionali in generale, ma anche dei manuali tecnici e dei macchinari in una miriade di ambiti. Una lingua indispensabile per fare carriera in moltissimi settori, specialmente all’interno di aziende che operano in diversi paesi. 

Le certificazioni di inglese utili per il lavoro sono diverse, e variano a seconda dei paesi. Quello che è sicuro è che la certificazione giusta ti permetterà di avere una marcia in più nel mondo del lavoro. 

 

L’inglese come lingua del sapere

Nel libro “Does science need a global language” lo studioso Scott L. Montgomery ha ipotizzato che in alcuni ambiti di studio oltre il 90% degli articoli scientifici pubblicati siano in inglese, al punto che quest’ultimo è ormai la lingua franca della ricerca scientifica. 

Dall’economia alla biologia, dalla sociologia all’ingegneria meccanica, imparare l’inglese è indispensabile per avere successo negli studi accademici. 

 

Let’s have fun! L’inglese per il divertimento e gli hobby

Serie TV, libri, film, musica, viaggi, e gli hobby più diversi: l’inglese può aprirti le porte a tutto un mondo di intrattenimento, divertimento e scoperta. In quanto lingua di nascita, tra gli altri, del rock&roll, dell’industria cinematografica, delle più importanti piattaforme di streaming al mondo e persino del calcio, può aiutarti a coltivare meglio le tue passioni!

 

Come imparare l’inglese con i corsi British School

Cerchi un modo adatto a te per imparare l’inglese? Puoi trovarlo nei corsi della sede British School più vicina a te! Con oltre 70 sedi in Italia, abbiamo una distribuzione capillare su tutto il territorio e offriamo un catalogo di corsi perfetti per ogni livello ed esigenza:

  • Kids: i corsi indirizzati ai più piccoli.
  • Teens: i corsi per ragazzi della scuola secondaria inferiore e superiore.
  •  Adults: corsi collettivi e individuali che offrono risultati certificati e la possibilità di utilizzare l’apprendimento misto, che si svolge sia in presenza che in modalità e-learning, per una grande versatilità e costi abbattuti. 
  • Corporate: i corsi tenuti da docenti specializzati in Business English.
  • Interactive: corsi su misura che offrono la massima flessibilità, e in cui l’utente è accompagnato da un piccolo team di professionisti, il Personal Tutor (un docente madrelingua) e il Customer Care Manager (che si occupa della pianificazione e del monitoraggio del corso secondo le esigenze dell’utente). 
  • For Schools: corsi per studenti e docenti di ogni ordine e grado. 

 

Vuoi sapere qual è il corso più adatto a te e cominciare da subito a imparare l’inglese? Contattaci

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Dal Puledro Impennato, ambientazione di una delle scene più importanti de Il Signore degli Anelli, a The World’s End, la meta finale dell’Odissea alcolica raccontata nell’omonimo film (La fine del mondo nella versione italiana), il pub è l’elemento centrale di un’infinità di scene, storie e persino film interi provenienti dal mondo britannico e irlandese. 

Luogo di divertimento e di socialità, ma anche approdo di un’umanità varia e non sempre raccomandabile, è un luogo che è imprescindibile esplorare se si vuole davvero conoscere la cultura dell’arcipelago. Scopriamolo insieme, con una pinta in mano!

 

Quanti pub esistono in UK e Irlanda?

Si stima esistano quasi 47.000 pub in Gran Bretagna e circa 7.200 in Irlanda. Un numero enorme, ma che incredibilmente sta diminuendo rispetto al passato, forse a causa degli elevati costi operativi o perché sono cambiate le abitudini in nome di uno stile di vita più attento alla salute. 

 

Storia del pub

La storia del pub, sorprendentemente, ha molto a che fare con la nostra. Il luogo di divertimento e bevute per eccellenza del mondo britannico e irlandese è infatti un discendente diretto delle antiche tabernae romane, nate per calmare la sete dei soldati in viaggio sulle strade dell’impero. Con il tempo, il loro nome si è trasformato nell’inglese tavern, e al posto dell’esotico vino è stata adottata la birra di produzione locale. 

Fu Enrico VII a cambiarne il nome in public house, da cui pub, nel XIV secolo. Un secolo dopo, i pub erano quasi 20.000 solo in Inghilterra e Galles, praticamente uno ogni 200 abitanti! 

 

Pub irlandese e pub inglese: ci sono delle differenze?

Anche se gli avventori più accaniti dei due diversi schieramenti giurano che ci sono delle differenze sostanziali, la realtà è che i pub irlandesi e quelli inglesi sono molto simili, sia dal punto di vista degli arredi (ricchi di mobili in legno, lampade dalle luci soffuse e cimeli che ricordano celebri alcolici o squadre di calcio) che delle bevande servite o degli intrattenimenti proposti, dalle dirette calcistiche alle freccette. 

È però vero che, in media, si distinguono per alcune caratteristiche:

  • In Irlanda, i pub sono più spesso di tipo “indipendente”, vale a dire che sono di proprietà di uno o più “osti”. In UK tendono ad essere più diffusi i pub che fanno capo a una catena o a un birrificio. 
  • Per questa ragione, mentre in UK i nomi dei pub fanno in genere riferimento a un luogo, alla monarchia o a un animale, in Irlanda portano più spesso il nome del proprietario o del fondatore. 
  • Più spesso che in UK, in molti pub irlandesi l’unica musica che si ascolta è quella cantata e suonata dagli avventori stessi.
  • Mentre moltissimi pub inglesi e britannici in generale servono anche alcuni piatti, in Irlanda è più frequente che servano solo alcolici e si possa portare cibo acquistato da fuori. 

 

Piccolo glossario del pub

Vediamo ora qualche termine imprescindibile se vuoi immergerti appieno nella cultura del pub e aggiungere qualche parola al tuo vocabolario:

  • Ale: birra
  • Pint: pinta
  • Spirits: superalcolici
  • Inn: un pub che offre anche delle stanze per dormire
  • Darts: freccette, gioco da pub per eccellenza
  • Bartender: barista
  • Gastropub: un pub che ha un’offerta gastronomica ricercata.

 

Cerchi un corso che ti permetta di immergerti appieno nella cultura britannica, e di imparare l’inglese in modo divertente e coinvolgente? Scopri la nostra offerta di corsi di inglese per ogni livello.

Back to school: tornano i corsi di inglese annuali di British Schools

Back to school: tornano i corsi di inglese annuali di British Schools

Arriva l’autunno ed è giunto il momento di dedicarsi a nuovi progetti, come quello di imparare o di migliorare l’inglese. British Schools offre una scelta completa di corsi di inglese per bambini, ragazzi e adulti per un apprendimento divertente, coinvolgente ed efficace. 

 

I nostri corsi per bambini e ragazzi

L’inglese è una finestra sul mondo e una conoscenza fondamentale per farsi strada negli studi e nel mondo del lavoro, e studiarlo da bambini è molto più semplice che farlo da adulti. I nostri corsi per bambini e ragazzi sono tenuti da insegnanti madrelingua che utilizzano un metodo didattico che abbiamo elaborato in oltre 70 anni di attività, e che è basato su lezioni divertenti e interattive. 

Sono suddivisi in due fasce d’età:

  • Bambini dai 4 ai 12 anni – Perché non è mai troppo presto per imparare divertendosi.
  • Ragazzi dai 13 ai 19 anni – Un programma di apprendimento ideale per incrementare le conoscenze dei ragazzi e delle ragazze, stimolandoli con lezioni su temi capaci di interessarli e coinvolgerli. Inoltre i ragazzi e le ragazze in possesso della Carta dello studente possono approfittare del 10% di sconto. 

Bambini e ragazzi impareranno l’inglese in un ambiente stimolante, e potranno prepararsi a conseguire una certificazione che li aiuterà nella loro carriera scolastica o accademica. 

 

I corsi di inglese per adulti

Per chi ha voglia di imparare, la scuola non finisce mai. I nostri corsi annuali di inglese per adulti ti permettono di migliorare il tuo profilo lavorativo e le tue opportunità di carriera, fornendoti insegnamenti utili per il mondo del lavoro e per ottenere le certificazioni più importanti in ambito internazionale.

Grazie a insegnanti madrelingua qualificati, imparerai rapidamente la grammatica, il parlato, l’ortografia e la terminologia più utile nel mondo del lavoro. Con ben 70 scuole in tutta Italia, potrai facilmente trovare una sede British Schools nelle tue vicinanze e un corso adatto alle tue esigenze di orario e frequenza. 

 

È il momento di imparare l’inglese

L’inglese è la lingua più parlata al mondo e il principale strumento di comunicazione utilizzato a livello internazionale da scuole, università, istituzioni e aziende. Saperlo utilizzare con fluidità è un obiettivo che oggi puoi raggiungere in modo rapido, efficace e interattivo con corsi sviluppati da una delle scuole di lingue da più tempo in attività nel panorama italiano. Are you ready to learn? 

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Anche se è incalzato da vicino dal mandarino, l’inglese rimane ancora oggi la lingua più parlata al mondo sommando persone madrelingua e soprattutto non madrelingua. Con ben 1,5 miliardi di persone che parlano inglese, ma solo 400 milioni che lo parlano come prima lingua, è la lingua di gran lunga più utilizzata negli scambi internazionali. 

Ma come ha fatto una lingua che fino a 500 anni fa era parlata solo da pochi milioni di persone che abitavano un arcipelago al largo del Nord Europa a diventare uno strumento di comunicazione globale? La risposta è nella storia. 

 

Il colonialismo: il trampolino di lancio della lingua inglese

Partiti su navi cariche di armi alla ricerca di nuove rotte commerciali, materie prime e schiavi, gli inglesi fondarono un impero immenso. Nel corso di quasi quattro secoli, i possedimenti coloniali dell’Impero Britannico inclusero territori che andavano dai più remoti arcipelaghi del Pacifico fino alle propaggini più settentrionali del Canada, attraversando l’Africa da Nord a Sud, punteggiando il Mediterraneo e, naturalmente, inglobando anche buona parte dell’Asia meridionale.

L’inglese divenne così forzatamente la lingua dell’amministrazione, della politica e dei commerci di una moltitudine di popoli ai quattro angoli del globo, in quello che era noto come l’impero su cui il sole non tramonta mai. 

Ma tra le colonie inglesi ce n’era una destinata a condurre una vittoriosa ribellione e a strappare alla madrepatria il ruolo di principale ambasciatrice della lingua inglese nel mondo. Parliamo degli Stati Uniti.

 

L’ascesa degli Stati Uniti 

Anche se i celebri padri pellegrini fondatori di una delle primissime colonie su territorio americano provenivano da Plymouth, in Inghilterra, la realtà è che quando gli Stati Uniti si separarono dalla corona inglese e conquistarono l’indipendenza erano molte le lingue parlate sul loro territorio. Oltre alle lingue dei nativi, c’erano lo spagnolo, il francese, il tedesco, l’olandese e molte altre. 

Il nuovo paese, però, aveva bisogno di unità linguistica, e si decise così di optare per la lingua parlata dalla maggioranza a discapito di tutte le altre. Per riuscire nell’impresa di costruire un paese anglofono, molti stati della federazione americana arrivarono addirittura a proibire di insegnare altre lingue, persino in ambito domestico. 

Fu così che quando l’impero britannico piano piano si dissolse, grazie a un altro immenso e potente paese la lingua inglese continuò ad essere appresa e parlata ovunque nel mondo: nelle istituzioni internazionali, nelle grandi università, nel mondo della finanza, in quello della musica e via dicendo. 

Grazie all’influenza della cultura nordamericana, l’inglese continua ad essere la lingua franca più usata per superare le barriere nazionali, che sia per fare affari, fare ricerca o andare in vacanza in un altro paese.

 

In futuro l’inglese sarà ancora la lingua più parlata al mondo?

Chi può dirlo! Di certo, continuerà ancora ad esserlo per molto tempo, come dimostrano le centinaia di migliaia di scuole e corsi di inglese che esistono nel mondo, in cui persone native delle lingue più disparate imparano a usarlo per lavorare, studiare, viaggiare o comprendere i testi delle loro canzoni preferite.

Vuoi apprendere l’inglese da zero o migliorare il tuo livello? Con British Schools hai un’offerta completa di corsi adatti ad ogni esigenza. Contattaci per saperne di più!

Breve guida ai convenevoli in inglese: saluti, presentazioni, ringraziamenti

Breve guida ai convenevoli in inglese: saluti, presentazioni, ringraziamenti

Devi incontrare dei colleghi della sede londinese e non sei sicuro di come dovrai salutarli? Vuoi presentarti a un potenziale datore di lavoro in modo impeccabile? O sentirti a tuo agio in un gruppo di nuovi amici internazionali?
Ecco una breve guida ai convenevoli in inglese che ti aiuterà a districarti sia nelle situazioni informali che in quelle più formali. 

 

I saluti in inglese

Possiamo dividere i saluti in inglese in espressioni formali e informali. Vediamole separatamente per evitare confusione.

 

Formali

Se ti trovi in un contesto formale, ad esempio in ambito lavorativo o accademico, i saluti più adatti saranno “good morning” (buongiorno), “good afternoon” (buon pomeriggio) e “good evening” (buona sera), a cui puoi aggiungere l’espressione di cortesia “how do you do?”, corrispondente all’incirca al nostro “come va” ma più formale. “Goodbye” (addio) o “good night” (buonanotte) sono infine i termini più utilizzati quando ci si separa. 

I saluti possono essere accompagnati da una stretta di mano, che però la pandemia ha fatto diventare un gesto meno comune. 

 

Informali

Incontri degli amici per un concerto o un film? “Hello” e “hi”sono i saluti decisamente più utilizzati in ambito informale, spesso accompagnati da “how are you?” o “how is it going?” (come va). Al momento di andartene, puoi dire semplicemente “bye!”. 

 

Come presentarsi in inglese

Vediamo ora invece come presentarsi in inglese nel modo corretto, un know how indispensabile per fare una buona impressione, specialmente in contesti come i colloqui di lavoro.

 

Formale 

Ecco qualche frase utile per presentarti in inglese in un contesto formale:

I’d like to introduce my self (vorrei presentarmi)

My name is…. and I’m a/I work as… (mi chiamo….e sono un/lavoro presso…)

Pleased to meet you (è un piacere conoscerla/conoscervi)

Anche in questo caso, la stretta di mano era un gesto molto diffuso, un po’ meno usato dallo scoppio della pandemia. 

 

Informale

Vediamo ora le frasi più utili per presentarti in un ambito informale, ad esempio a una festa, a un concerto o al pub.

I don’t think we’ve met (non credo che ci siamo ancora presentati)

My name is…., but you can call me… (mi chiamo…ma puoi chiamarmi…. – in caso tu abbia un soprannome o un diminutivo)

Nice to meet you (piacere di conoscerti)

 

Come ringraziare in inglese

Ringraziare è un principio basilare ma importantissimo, in ogni ambito, dall’amicizia al lavoro. Ecco alcune frasi che possono aiutarti a trovare il ringraziamento più adatto in ogni circostanza. 

Thank you for giving me the opportunity to… (la/vi/ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di…)

Thank you for inviting me to your party  (grazie per avermi invitato alla tua festa)

Thank you for being here, it’s so nice to see you  (grazie per essere qui, è così bello vederti)

Thank you for joining this meeting  (grazie per aver partecipato a questa riunione)

Thank you for calling (grazie per aver telefonato)

Thank you for clarifying the issue (grazie per aver chiarito la questione)

 

Vuoi imparare l’inglese in modo interattivo, coinvolgente e adatto al tuo livello? Scopri i nostri moltissimi corsi e le nostre diverse formule di studio.

Quanto tempo serve per imparare l’inglese?

Quanto tempo serve per imparare l’inglese?

Anche se la quadrilogia Matrix descrive una realtà terrificante, ammettiamolo: tutti abbiamo prima o poi desiderato di poter imparare una nuova competenza in pochi minuti proprio come i protagonisti del film. Lingue incluse. 

Per imparare qualunque cosa, però, occorrono studio e pratica, e non è affatto detto che sia un male. Studiare l’inglese, ad esempio, può essere divertente e andare ben oltre i classici esercizi grammaticali, coinvolgendo libriserie TV e persino podcast

Qualunque sia il metodo che utilizziamo, però, occorrerà tempo. Dunque quanto tempo serve per imparare l’inglese? Precisiamo meglio: quanto tempo ci vuole per imparare l’inglese da zero fino a raggiungere un livello utile, ad esempio, nel lavoro?

 

Quanto tempo serve per imparare l’inglese?

La risposta alla domanda “quanto tempo ci vuole per imparare l’inglese” non può chiaramente essere netta e precisa. La realtà è che il tempo che ciascuno di noi impiega per imparare una lingua straniera dipende da diversi fattori, come vedremo in seguito. 

Tuttavia, possiamo abbozzare una stima: per imparare l’inglese occorrono circa 600 ore di studio, tra corsi e studio individuale. Cifra che però vale solo per chi parla una lingua vicina, dal punto di vista grammaticale, all’inglese, come l’italiano. A una persona che parla arabo occorrerà più tempo. 

 

Gli elementi che influenzano il tempo di apprendimento di una lingua

Imparare una lingua, inglese incluso, può richiedere più o meno tempo a seconda di diversi fattori:

  • Se conosci già altre lingue straniere. È infatti ben noto alla scienza che essere bilingui rende il cervello più agile e più capace di adattarsi all’apprendimento di una nuova lingua. 
  • Se ti immergi completamente in una nuova lingua. più sarai circondato dalla lingua che studi e più in fretta imparerai. Ma attenzione, questo non significa che devi trasferirti a Londra per imparare l’inglese, potresti ottenere una simile “immersione” grazie a un corso interattivo, e alla fruizione di media – dalla TV ai già citati podcast – rigorosamente in lingua. 
  • Se la tua lingua madre è vicina a quella che vuoi imparare. Nel nostro caso, l’inglese e l’italiano sono lingue imparentate e non troppo distanti tra loro, anche se appartengono a due gruppi linguistici diversi (quello delle lingue romanze il nostro, e quello delle lingue germaniche per l’inglese). 
  • Se hai una forte motivazione. Non dimentichiamo che il motivo che ti spinge a studiare una nuova lingua avrà un peso nel risultato che otterrai. Se lo studio ti interessa, ti appassiona – ancora, se ti diverte – imparerai più in fretta e meglio. 

 

Insomma, studiare in modo regolare e possibilmente intenso, ma farlo con il giusto approccio è ciò che offre realmente dei risultati e che ti farà imparare l’inglese più rapidamente. 

Reading time! Perché è importante leggere libri in inglese

Reading time! Perché è importante leggere libri in inglese

Sappiamo quanto sia importante trovare occasioni per migliorare il nostro inglese nella vita di tutti i giorni: la pratica è fondamentale per consolidare le conoscenze che impariamo seguendo i corsi di British Schools. Se poi riusciamo a farlo divertendoci, giocando o coltivando le nostre passioni, non ci accorgeremo nemmeno che stiamo studiando!

Uno dei modi migliori è certamente la lettura: leggere libri in inglese non ci permette solo di allargare il nostro vocabolario. È fondamentale anche per riconoscere e vedere applicate le regole grammaticali e sintattiche in un testo più lungo e strutturato di quelli che possiamo vedere quando facciamo esercizi di grammatica. La lettura ci permette inoltre di acquisire maggiore familiarità con la corretta grafia dell’inglese, contribuendo a strutturare e fissare ciò che abbiamo imparato. 

Il tipo di testi che possiamo scegliere dipende molto dal nostro livello: dai libri per bambini alle creazioni di autori sperimentali possiamo davvero trovare e provare di tutto, aumentando la difficoltà man mano che il nostro inglese migliora. 

Se abbiamo appena iniziato il nostro percorso di studio, possiamo cercare libri con frasi semplici che anche i bambini madrelingua usano per prendere dimestichezza con le parole e le strutture della lingua. Quando abbiamo raggiunto un livello intermedio, aumenterà anche la complessità del testo: in moltissimi, negli ultimi anni, si sono dedicati alla lettura della saga di Harry Potter in inglese, unendo così all’avventura e alla magia un pizzico di lavoro sulla lingua, che diventa più complessa man mano che i volumi si susseguono. 

Stiamo parlando di narrativa, ma anche la saggistica può essere un ottimo esercizio, soprattutto se scegliamo un argomento che ci è almeno un po’ familiare: il lessico sarà più semplice da capire e la lettura sarà più spedita. 

Mentre leggiamo è importante avere accanto a noi un vocabolario: possiamo così cercare le parole che non conosciamo e annotarle. In questo modo sarà più facile ricordarle in futuro. La tecnologia può venire in nostro aiuto: se leggiamo su un lettore di ebook, infatti, il vocabolario è di solito presente sul dispositivo e basterà toccare la parola per trovare il suo significato (se il vocabolario è monolingue, ancora meglio!). 

Esistono anche gli audiolibri ma, come i podcast, ci permettono di svolgere un esercizio diverso, legato all’ascolto. L’importanza della lettura risiede proprio nel vedere il testo: parole, espressioni e regole applicate. 

Gli insegnanti di British Schools, tutti madrelingua, sapranno orientarvi verso letture adatte al vostro livello, ma se volete sapere a che punto è la vostra conoscenza dell’inglese, potete provare il test gratuito sul nostro sito per avere una risposta in quindici minuti. 

Auguri e… Christmas Carols!

Auguri e… Christmas Carols!

“Jingle bells, jingle bells, jingle all the way…”: quante volte abbiamo sentito e quante volte abbiamo cantato o fischiettato questa canzone natalizia? Forse abbiamo anche pensato che facesse parte della tradizione britannica… Invece si tratta di una composizione americana, firmata da James Lord Pierpont che l’ha scritta nel 1857 e, per aggiungere una curiosità, è stata la prima canzone a essere trasmessa dallo spazio, nel dicembre 1965, dai due astronauti a bordo della navicella Gemini 6.

La tradizione britannica di canzoni di Natale forse non ha raggiunto il successo globale di Jingle bells, ma ha radici ben più lontane nel tempo e, soprattutto, legate alle varie aree geografiche del Regno Unito.

Abbiamo visto che tanti sono i modi per approfondire lo studio dell’inglese e, certo, la musica e le canzoni possono essere tra i più divertenti e utili. I canti natalizi tradizionali, inoltre, ci permettono di conoscere più in profondità la cultura britannica e gli elementi che, per secoli, ne sono stati costitutivi.

La tradizione delle Christmas Carols, infatti, nasce già nel Medioevo: mentre oggi la parola “carol” si riferisce a canzoni legate al Natale, all’origine il verbo “to carole” significava danzare. Già nel tardo Medioevo, questi canti erano legati ai temi della natività ed erano parte di rappresentazioni teatrali e funzioni religiose. Molti nascevano sull’aria di melodie popolari (o addirittura di canzoni conviviali, che accompagnavano le bevute).

La cosa forse più sorprendente è che ogni villaggio poteva avere la sua canzone. All’origine, queste carols erano associate con gli strati più poveri e analfabeti della popolazione: non erano tanto suonate e cantate da cori e maestri, quanto piuttosto da lavoratori, da artigiani che hanno creato musica meravigliosa. Nel corso dei secoli, centinaia di canti sono andati persi, mentre altri sono state preservati, anche grazie a un paziente lavoro di registrazione. In alcune comunità, la tradizione è ancora molto viva.

Un lungo articolo della BBC ricostruisce questa usanza e offre la possibilità di ascoltare alcune di queste canzoni, provenienti da diverse regioni del Regno Unito.

 

In questo periodo di vacanze, ascoltare questa musica tradizionale può essere un momento importante e piacevole per continuare ad allenare l’orecchio all’inglese, per imparare parole nuove e anche per conoscere una parte della storia britannica forse non molto nota all’estero.

In attesa di ritrovarci con i nostri corsi, British Schools presenta a tutti voi i suoi migliori auguri di buone feste!