Breve guida ai convenevoli in inglese: saluti, presentazioni, ringraziamenti

Breve guida ai convenevoli in inglese: saluti, presentazioni, ringraziamenti

Devi incontrare dei colleghi della sede londinese e non sei sicuro di come dovrai salutarli? Vuoi presentarti a un potenziale datore di lavoro in modo impeccabile? O sentirti a tuo agio in un gruppo di nuovi amici internazionali?
Ecco una breve guida ai convenevoli in inglese che ti aiuterà a districarti sia nelle situazioni informali che in quelle più formali. 

 

I saluti in inglese

Possiamo dividere i saluti in inglese in espressioni formali e informali. Vediamole separatamente per evitare confusione.

 

Formali

Se ti trovi in un contesto formale, ad esempio in ambito lavorativo o accademico, i saluti più adatti saranno “good morning” (buongiorno), “good afternoon” (buon pomeriggio) e “good evening” (buona sera), a cui puoi aggiungere l’espressione di cortesia “how do you do?”, corrispondente all’incirca al nostro “come va” ma più formale. “Goodbye” (addio) o “good night” (buonanotte) sono infine i termini più utilizzati quando ci si separa. 

I saluti possono essere accompagnati da una stretta di mano, che però la pandemia ha fatto diventare un gesto meno comune. 

 

Informali

Incontri degli amici per un concerto o un film? “Hello” e “hi”sono i saluti decisamente più utilizzati in ambito informale, spesso accompagnati da “how are you?” o “how is it going?” (come va). Al momento di andartene, puoi dire semplicemente “bye!”. 

 

Come presentarsi in inglese

Vediamo ora invece come presentarsi in inglese nel modo corretto, un know how indispensabile per fare una buona impressione, specialmente in contesti come i colloqui di lavoro.

 

Formale 

Ecco qualche frase utile per presentarti in inglese in un contesto formale:

I’d like to introduce my self (vorrei presentarmi)

My name is…. and I’m a/I work as… (mi chiamo….e sono un/lavoro presso…)

Pleased to meet you (è un piacere conoscerla/conoscervi)

Anche in questo caso, la stretta di mano era un gesto molto diffuso, un po’ meno usato dallo scoppio della pandemia. 

 

Informale

Vediamo ora le frasi più utili per presentarti in un ambito informale, ad esempio a una festa, a un concerto o al pub.

I don’t think we’ve met (non credo che ci siamo ancora presentati)

My name is…., but you can call me… (mi chiamo…ma puoi chiamarmi…. – in caso tu abbia un soprannome o un diminutivo)

Nice to meet you (piacere di conoscerti)

 

Come ringraziare in inglese

Ringraziare è un principio basilare ma importantissimo, in ogni ambito, dall’amicizia al lavoro. Ecco alcune frasi che possono aiutarti a trovare il ringraziamento più adatto in ogni circostanza. 

Thank you for giving me the opportunity to… (la/vi/ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di…)

Thank you for inviting me to your party  (grazie per avermi invitato alla tua festa)

Thank you for being here, it’s so nice to see you  (grazie per essere qui, è così bello vederti)

Thank you for joining this meeting  (grazie per aver partecipato a questa riunione)

Thank you for calling (grazie per aver telefonato)

Thank you for clarifying the issue (grazie per aver chiarito la questione)

 

Vuoi imparare l’inglese in modo interattivo, coinvolgente e adatto al tuo livello? Scopri i nostri moltissimi corsi e le nostre diverse formule di studio.

A che età i bambini dovrebbero cominciare a studiare l’inglese?

A che età i bambini dovrebbero cominciare a studiare l’inglese?

Come abbiamo già discusso in un altro post, studiare l’inglese non solo è un piacere e un divertimento (con i corsi giusti), ma fa addirittura bene al cervello. E se imparare una lingua è certamente utile a qualunque età, è però vero che per i bambini è molto più semplice. 

Lo dimostrano molti studi: i più piccoli sono più bravi degli adulti ad apprendere la grammatica e la pronuncia, ed è solo apprendendo una seconda lingua da piccoli che si può diventare realmente bilingui. 

Tuttavia, rimane una domanda: a che età i bambini dovrebbero cominciare a studiare l’inglese? Cerchiamo di rispondere basandoci sulle indagini compiute da diversi ricercatori. 

 

Bambini e studio dell’inglese: qual è l’età giusta per cominciare?

Partiamo da uno studio della prestigiosa università di Harvard, che sfata un mito tanto vecchio quanto duro a morire: quello secondo cui i bambini non dovrebbero cominciare a imparare una nuova lingua prima di avere una padronanza della prima. Falso, dicono i ricercatori dell’università statunitense, i quali affermano al contrario che i bambini che iniziano l’apprendimento di una seconda lingua tra i 3 e i 4 anni sono più creativi, hanno maggiori capacità di pensiero creativo e una mente più flessibile. 

Questo non significa, però, che sia d’obbligo insegnare l’inglese ai bambini fin dall’età prescolare. Un altro studio sempre statunitense ha scoperto che bambini e ragazzi possono apprendere una seconda lingua in modo ottimale fino ai 18 anni. E tuttavia, per raggiungere il livello di un madrelingua è bene che l’apprendimento dell’inglese o di qualunque altra seconda lingua cominci entro i 10 anni

In parole povere: vuoi che tuo figlio impari a parlare l’inglese come se fosse nato all’ombra della cupola della Saint Paul Cathedral? Allora è meglio iscriverlo a un corso di inglese per bambini. Ma se è poco più grande niente paura: con un corso di inglese specifico per i ragazzi che frequentano le medie e superiori lo imparerà comunque alla perfezione, magari solo con un leggero accento italiano!

 

L’importanza di imparare attraverso il gioco

Noi che siamo professionisti dell’insegnamento della lingua inglese da oltre 70 anni lo sappiamo bene: si impara di più quando ci si diverte! E se questo principio è valido a qualunque età, lo è ancora di più per i bambini, che non hanno ancora l’autocontrollo e le capacità cognitive necessarie per passare ore seduti in classe ad ascoltare una lezione. 

Ecco perché è importante sì stimolare i più piccoli ad apprendere, ma anche riconoscere la loro esigenza di giocare, anche nel tempo dedicato allo studio. Perché per loro il gioco è studio! Solo così imparare una nuova lingua sarà un’attività gradevole e, in ultima istanza, in grado di portare ai risultati sperati. 

Studiare le lingue fa bene – anzi benissimo! – al cervello

Studiare le lingue fa bene – anzi benissimo! – al cervello

Tutti sappiamo che studiare le lingue può aprire moltissime porte, sia perché ci aiuta a parlare con chi non conosce la nostra, a viaggiare, a incontrare nuove culture, e sia perché può essere di aiuto alla nostra carriera lavorativa o accademica.  

Un numero crescente di ricerche ha però dimostrato una verità molto più sorprendente: studiare le lingue ha degli effetti importanti, e tutti molto positivi, sul cervello.

 

Cosa succede al cervello quando si impara una nuova lingua

Vuoi imparare l’inglese e sei a corto di motivazione? Leggi qui: secondo quanto emerso da uno studio compiuto da un’equipe di scienziati svedesi, imparare una lingua straniera fa letteralmente crescere il cervelloaumentando il volume di aree come l’ippocampo e alcune zone della corteccia cerebrale collegate alle competenze linguistiche, cosa che non avviene quando si studiano altre materie.

Un’altra ricerca ha dimostrato che i bambini che conoscono due lingue hanno migliori performance di quelli monolingui non solo nei compiti che hanno a che fare con le capacità linguistiche, ma anche in quelli non verbali. In parole povere, conoscere due lingue fin da piccoli rende più abili non solo nelle lingue in generale, ma anche nel multitasking e nelle attività che richiedono grande concentrazione.

Un’ulteriore studio, questa volta italiano, ha dimostrato che le persone bilingui hanno più materia grigia di quelle monolingui, fattore che le rende più rapide a prendere decisioni e ad agire per risolvere una situazione di conflitto cognitivo.

Insomma, se la risposta alla domanda “perché è importante studiare le lingue straniere” era già ricca di argomentazioni più che positive, ora sappiamo per certo che se ne aggiunge un’altra: perché migliora, e decisamente, il cervello. E non finisce qui!

 

Studiare le lingue aiuta contro l’Alzheimer e l’ictus

Il cervello di chi parla due lingue sarebbe anche più protetto nei confronti della demenza da Alzheimer. Secondo una ricerca compiuta dall’Università Vita-Salute San Raffaele su 85 pazienti altoatesini affetti da Alzheimer, metà monolingui e metà bilingui, quelli bilingui dimostravano risultati migliori, con un progredire della malattia più lento di ben 5 anni rispetto a quelli monolingui.

Non solo. Una ricerca svoltasi in India ha mostrato che i pazienti bilingui tendono ad avere un recupero migliore dopo un ictus. Ben il 40% di quelli presi in esame avevano delle funzioni cognitive nella norma, contro il 20% dei pazienti monolingui.

In conclusione: studiare le lingue fa bene al cervello a tutte le età, dall’infanzia fino alle fasi più avanzate della vita. Dunque cosa aspetti? Contattaci per conoscere i nostri corsi, anche su misura!

Certificazioni di inglese: quali sono le migliori per il lavoro?

Certificazioni di inglese: quali sono le migliori per il lavoro?

Vuoi studiare l’inglese per avviare o migliorare la tua carriera? Ottima idea. La lingua di Shakespeare è infatti un lasciapassare praticamente indispensabile per accedere e progredire in moltissimi settori, dall’università al commercio internazionale, dall’IT al management. 

Ma come dimostrare il livello che hai raggiunto grazie ai tuoi studi? Attraverso le certificazioni di inglese riconosciute a livello nazionale e internazionale. Vediamo quali sono le più importanti e quelle che aprono il maggior numero di porte. 

 

Le 6 certificazioni di inglese riconosciute e più utili per il lavoro

 

IELTS

Acronimo di International English Language Testing System, si tratta di una certificazione di inglese riconosciuta in tutti i paesi del Commonwealth (vale a dire Regno Unito, India, Canada, Australia e Nuova Zelanda), oltre a Stati Uniti, Irlanda e Sud Africa. Scade dopo due anni e può essere più generale e adatta al mondo del lavoro (Versione General) o più specifica per il mondo accademico (Versione Academic). 


TOEFL®

È una delle certificazioni di inglese che scade dopo due anni ed è utilizzata sia nel mondo del lavoro che per accedere a borse di studio, dottorati, programmi di immigrazione, organizzazioni internazionali..

 

CAMBRIDGE ASSESSMENT ENGLISH

Certificazione emessa da un dipartimento della celeberrima University of Cambridge, permette di vedere riconosciuto il proprio livello di inglese da A2 a C2. È riconosciuta da oltre 25.000 enti in tutto il mondo tra università, organizzazioni governative e imprese. Include un percorso di certificazione generale e uno specifico per il mondo del lavoro. In Italia gran parte delle istituzioni pubbliche riconoscono le certificazioni  Cambridge utili per partecipare a concorsi pubblici . Cambridge rientra nell’elenco degli enti certificatori  riconosciuti dal MIUR ed i certificati Cambridge English non hanno scadenza.

 

TRINITY

In questo caso parliamo di una certificazione senza scadenza utile soprattutto a coloro che studiano l’inglese per perseguire una carriera accademica, per ottenere un visto o per migrare nel Regno Unito.

 

PEARSON

Detta anche PTE Academic, questa certificazione di inglese è riconosciuta soprattutto in ambito accademico. È molto popolare nel Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Irlanda, e riconosciuta anche da oltre 2000 università ed enti statunitensi, tra cui Harvard University, Columbia University, Stanford University. 

 

LANGUAGECERT

Ecco un’altra certificazione di inglese senza scadenza e disponibile a vari livelli. Gli esami possono essere sostenuti anche online. Di recente introduzione in Italia non ha la diffusione di altre certificazioni ma è riconosciuta dal MIUR e quindi di poter essere presentata anche in caso di concorsi pubblici. 

 

Le certificazioni di inglese sono davvero utili per il lavoro?

La risposta è: decisamente sì. Se la posizione per cui ti candidi richiede la conoscenza dell’inglese, specialmente se a livello avanzato, poterla dimostrare attraverso una certificazione riconosciuta ti darà un vantaggio rispetto a candidati che non possono dimostrarla. Esistono inoltre degli ambiti (come ad esempio quello accademico, gli enti pubblici o le organizzazioni internazionali), in cui avere una determinata certificazione è semplicemente obbligatorio per accedere a determinate posizioni. 

 

British Schools può guidarti nell’apprendimento dell’inglese necessario per ottenere la certificazione che ti interessa, e potrai svolgere l’esame direttamente nelle nostre sedi. Contattaci per saperne di più! 

Quanto tempo serve per imparare l’inglese?

Quanto tempo serve per imparare l’inglese?

Anche se la quadrilogia Matrix descrive una realtà terrificante, ammettiamolo: tutti abbiamo prima o poi desiderato di poter imparare una nuova competenza in pochi minuti proprio come i protagonisti del film. Lingue incluse. 

Per imparare qualunque cosa, però, occorrono studio e pratica, e non è affatto detto che sia un male. Studiare l’inglese, ad esempio, può essere divertente e andare ben oltre i classici esercizi grammaticali, coinvolgendo libriserie TV e persino podcast

Qualunque sia il metodo che utilizziamo, però, occorrerà tempo. Dunque quanto tempo serve per imparare l’inglese? Precisiamo meglio: quanto tempo ci vuole per imparare l’inglese da zero fino a raggiungere un livello utile, ad esempio, nel lavoro?

 

Quanto tempo serve per imparare l’inglese?

La risposta alla domanda “quanto tempo ci vuole per imparare l’inglese” non può chiaramente essere netta e precisa. La realtà è che il tempo che ciascuno di noi impiega per imparare una lingua straniera dipende da diversi fattori, come vedremo in seguito. 

Tuttavia, possiamo abbozzare una stima: per imparare l’inglese occorrono circa 600 ore di studio, tra corsi e studio individuale. Cifra che però vale solo per chi parla una lingua vicina, dal punto di vista grammaticale, all’inglese, come l’italiano. A una persona che parla arabo occorrerà più tempo. 

 

Gli elementi che influenzano il tempo di apprendimento di una lingua

Imparare una lingua, inglese incluso, può richiedere più o meno tempo a seconda di diversi fattori:

  • Se conosci già altre lingue straniere. È infatti ben noto alla scienza che essere bilingui rende il cervello più agile e più capace di adattarsi all’apprendimento di una nuova lingua. 
  • Se ti immergi completamente in una nuova lingua. più sarai circondato dalla lingua che studi e più in fretta imparerai. Ma attenzione, questo non significa che devi trasferirti a Londra per imparare l’inglese, potresti ottenere una simile “immersione” grazie a un corso interattivo, e alla fruizione di media – dalla TV ai già citati podcast – rigorosamente in lingua. 
  • Se la tua lingua madre è vicina a quella che vuoi imparare. Nel nostro caso, l’inglese e l’italiano sono lingue imparentate e non troppo distanti tra loro, anche se appartengono a due gruppi linguistici diversi (quello delle lingue romanze il nostro, e quello delle lingue germaniche per l’inglese). 
  • Se hai una forte motivazione. Non dimentichiamo che il motivo che ti spinge a studiare una nuova lingua avrà un peso nel risultato che otterrai. Se lo studio ti interessa, ti appassiona – ancora, se ti diverte – imparerai più in fretta e meglio. 

 

Insomma, studiare in modo regolare e possibilmente intenso, ma farlo con il giusto approccio è ciò che offre realmente dei risultati e che ti farà imparare l’inglese più rapidamente. 

5 serie TV per imparare l’inglese uscite nel 2022

5 serie TV per imparare l’inglese uscite nel 2022

Un buon corso adatto al tuo livello e al tuo stile di apprendimento è certamente la base da cui partire per imparare l’inglese, ma ci sono moltissimi modi in cui puoi arricchire la tua conoscenza della lingua divertendoti: puoi ad esempio leggere un libroascoltare un podcast, oppure guardare una serie TV.

Se adori fare binge watching e sei sempre alla ricerca di nuove uscite da divorare sul divano, ecco 5 serie TV perfette per imparare l’inglese uscite nel 2022.

 

Hotel Portofino

Se ti piacciono le atmosfere alla Downton Abbey, i costumi tipici dei roaring twenties, gli hotel di lusso e i paesaggi della nostra Liguria, questa serie ti catturerà. Con un cast davvero di alto livello di attori britannici e italiani in cui spicca la favolosa Natascha McElhone, “Hotel Portofino” è un period drama incentrato attorno a un misterioso omicidio, ambientato a Portofino durante l’ascesa del fascismo. Sei episodi da vedere tutti d’un fiato.

Disponibile su: Sky Serie, on demand su Sky e in streaming su NOW.

 

Anatomia di uno scandalo

Con attrici del calibro di Sienna Miller e Michelle Dockery, “Anatomia di uno scandalo” è una miniserie evento uscita a metà aprile 2022, ma che ha già fatto moltissimo parlare di sé. A metà tra il legal drama e il thriller psicologico, racconta la storia di un parlamentare britannico accusato di violenza sessuale, della moglie alla ricerca della verità, e dell’avvocata dell’accusa, la cui vita viene sconvolta dal caso giudiziario più importante da lei mai affrontato. Una serie tv da vedere per imparare l’inglese, ma anche per riflettere su uno dei temi più importanti degli ultimi anni.

Disponibile su: Netflix.

 

Slow horses

Spie, azione, sarcasmo e un cast straordinario che include Gary Oldman e Kristin Scott Thomas, sono gli ingredienti di questa spy-story ambientata in una grigissima Londra fatta di bar di periferia e uffici pieni di scartoffie. Tutto comincia quando l’agente del MI5 River Cartwright, a seguito di una missione andata male, viene inviato in un noioso ufficio insieme ad altre spie fallite, i “cavalli lenti” che danno il nome alla serie. Ma troveranno il modo di prendersi una rivincita.

Disponibile su: Apple TV+.

 

The Midwich Cuckoos

Per chi ama la fantascienza, ecco una serie ispirata dal classico di John Wyndham “I figli dell’invasione”. Ambientata nel paesino inglese di Midwich, la storia comincia quando tutte le donne del villaggio perdono improvvisamente e contemporaneamente i sensi. Nove mesi dopo, partoriranno degli inquietanti bambini capaci di telepatia. Insomma, una serie da non perdere per gli appassionati di sci-fi.

Disponibile su: Sky Serie, on demand su Sky e in streaming su NOW.

 

Heartstopper

Cambiamo completamente genere con una serie teen piena di amore e amicizia. Il protagonista, Charlie, si innamora di un compagno di scuola che gioca nel team di rugby e decide di unirsi alla squadra. In un ambiente decisamente poco aperto e accogliente, si ritrova ad affrontare il bullismo e a conoscere davvero l’oggetto del suo amore.

Disponibile su: Netflix.

Vedrai che imparare l’inglese con le serie TV ti aiuterà moltissimo ad affinare le capacità di comprensione e di ascolto, ad arricchire il tuo lessico e a conoscere meglio la cultura britannica.

Studi l’inglese? Prendi una certificazione!

Studi l’inglese? Prendi una certificazione!

In questi mesi vi abbiamo raccontato quanto sia importante studiare l’inglese, farlo con insegnanti madrelingua e con lezioni adattate al proprio livello e ai propri obiettivi, come accade con i corsi di British Schools.

Abbiamo anche sottolineato l’importanza di integrare il lavoro svolto a lezione con l’approfondimento personale. Per imparare una lingua è fondamentale esserci in contatto il più possibile, praticarla, ascoltarla, leggerla… L’approfondimento personale può seguire i nostri interessi e le nostre passioni, anche aggiungendo una buona dose di divertimento nel nostro percorso di apprendimento.

Ci sono tanti modi per mantenere viva la motivazione per lo studio dell’inglese: il primo, forse, è proprio riuscire a renderlo parte del nostro quotidiano. Spesso la motivazione dipende anche dall’obiettivo che ci siamo dati, per esempio: migliorare la nostra situazione professionale o completare il nostro percorso di studi.

Qualunque sia la ragione che ci ha spinto a studiare inglese, ottenere una certificazione può essere molto importante, non solo per avere un obiettivo chiaro e definito che aiuti a tenere alta la motivazione, le certificazioni sono un riferimento internazionale riconosciuto.

La certificazione è infatti un documento che viene rilasciato da istituti riconosciuti a livello internazionale dopo il superamento di un esame e che certifica il nostro livello. Nell’esame per ottenerla vengono valutate le capacità di comprensione ed espressione, sia orale che scritta.  In alcuni casi, la certificazione può essere richiesta: per esempio se vogliamo iscriverci a un’università di un paese di lingua inglese oppure in alcuni ambiti professionali. Le certificazioni possono essere di vario tipo ed è importante sapere qual è quella richiesta nella nostra situazione specifica.

Una certificazione, inoltre, è anche un elemento importante da indicare sul nostro curriculum vitae e rappresenta una garanzia sul nostro livello di preparazione in inglese: un punto in più sia durante un percorso di studi che per la carriera professionale.

British Schools permette di sostenere e conseguire le più importanti certificazioni di inglese: tra queste possiamo ricordare il TOEFL (Test of English as a Foreign Language) e lo IELTS (International Language Testing System), che assieme alle certificazioni Cambridge English Assessment: Cambridge YLE Starters, Movers e Flyers, Cambridge Key (KET), Cambridge Preliminary (PET), Cambridge First (FCE), Cambridge Advanced (CAE), Cambridge Proficiency (CPE) e Linguaskill, sono di solito richieste agli studenti stranieri dalle università dei paesi anglofoni (per esempio Regno Unito, Australia, Stati Uniti, Irlanda ma anche altri). Inoltre è possibile sostenere anche certificazioni come TRINITY, PEARSON, CAMLA, EBS e LANGUAGECERT. Dal 2022 British Schools, a partire dal mese di maggio, erogherà anche il prestigioso LinguaSkill di Cambridge English Assessment, un test multilivello adattivo che è possibile sostenere in presenza o online in modalità proctoring (controllo sicurezza a distanza) che certifica il livello di inglese da pre A1 a C1 anche per coloro che non hanno necessariamente seguito un corso di lingua inglese. 

Il personale di British Schools è a vostra disposizione per aiutarvi a individuare la certificazione più adatta alle vostre necessità. Nel frattempo, potete scoprire il vostro livello facendo il test gratuito di British Schools: basta rispondere alle 50 domande in 15 minuti!

Reading time! Perché è importante leggere libri in inglese

Reading time! Perché è importante leggere libri in inglese

Sappiamo quanto sia importante trovare occasioni per migliorare il nostro inglese nella vita di tutti i giorni: la pratica è fondamentale per consolidare le conoscenze che impariamo seguendo i corsi di British Schools. Se poi riusciamo a farlo divertendoci, giocando o coltivando le nostre passioni, non ci accorgeremo nemmeno che stiamo studiando!

Uno dei modi migliori è certamente la lettura: leggere libri in inglese non ci permette solo di allargare il nostro vocabolario. È fondamentale anche per riconoscere e vedere applicate le regole grammaticali e sintattiche in un testo più lungo e strutturato di quelli che possiamo vedere quando facciamo esercizi di grammatica. La lettura ci permette inoltre di acquisire maggiore familiarità con la corretta grafia dell’inglese, contribuendo a strutturare e fissare ciò che abbiamo imparato. 

Il tipo di testi che possiamo scegliere dipende molto dal nostro livello: dai libri per bambini alle creazioni di autori sperimentali possiamo davvero trovare e provare di tutto, aumentando la difficoltà man mano che il nostro inglese migliora. 

Se abbiamo appena iniziato il nostro percorso di studio, possiamo cercare libri con frasi semplici che anche i bambini madrelingua usano per prendere dimestichezza con le parole e le strutture della lingua. Quando abbiamo raggiunto un livello intermedio, aumenterà anche la complessità del testo: in moltissimi, negli ultimi anni, si sono dedicati alla lettura della saga di Harry Potter in inglese, unendo così all’avventura e alla magia un pizzico di lavoro sulla lingua, che diventa più complessa man mano che i volumi si susseguono. 

Stiamo parlando di narrativa, ma anche la saggistica può essere un ottimo esercizio, soprattutto se scegliamo un argomento che ci è almeno un po’ familiare: il lessico sarà più semplice da capire e la lettura sarà più spedita. 

Mentre leggiamo è importante avere accanto a noi un vocabolario: possiamo così cercare le parole che non conosciamo e annotarle. In questo modo sarà più facile ricordarle in futuro. La tecnologia può venire in nostro aiuto: se leggiamo su un lettore di ebook, infatti, il vocabolario è di solito presente sul dispositivo e basterà toccare la parola per trovare il suo significato (se il vocabolario è monolingue, ancora meglio!). 

Esistono anche gli audiolibri ma, come i podcast, ci permettono di svolgere un esercizio diverso, legato all’ascolto. L’importanza della lettura risiede proprio nel vedere il testo: parole, espressioni e regole applicate. 

Gli insegnanti di British Schools, tutti madrelingua, sapranno orientarvi verso letture adatte al vostro livello, ma se volete sapere a che punto è la vostra conoscenza dell’inglese, potete provare il test gratuito sul nostro sito per avere una risposta in quindici minuti. 

British Schools è famiglia

British Schools è famiglia

L’ultimo abbraccio a uno di noi.

Oggi è un giorno triste ma noi andiamo avanti con la forza, la grinta e la dedizione che contraddistingue il nostro lavoro da sempre.
Se siamo diventati così grandi e così “esclusivamente British” il merito è anche suo, che dalla sua Sardegna ha contribuito a fare scuola in tutti i sensi con quel metodo e quella passione che ci hanno resi unici su tutto il territorio, complice quella tenacia che lo ha accompagnato in ogni momento, persino alla celebrazione del nostro 70° anniversario, alla quale ha voluto fortemente essere presente.

Per lui è sempre stato importante esserci. Come associato, come collega, come persona.
Ed è proprio da associati, colleghi e persone che vogliamo salutarlo, tutti insieme.

Ciao Piergiorgio, da tutta la famiglia British Schools.

Un viaggio nella musica inglese, dai Beatles ai nostri giorni

Un viaggio nella musica inglese, dai Beatles ai nostri giorni

Se è vero che la musica è una parte importante della cultura di un paese, possiamo tranquillamente dire che la musica britannica non ha fatto solo la storia del Regno Unito, ma quella del mondo intero: è sufficiente nominare i Beatles e i Rolling Stones per rendersene conto. 

I due gruppi, dividendo il pubblico, hanno saputo dare nuova vita alle tradizioni musicali del mondo anglosassone, i Beatles elaborando forme pop e i Rolling Stones esplorando i territori del rock. Sono stati così in grado di rappresentare e raccontare la società britannica degli anni Sessanta e Settanta, con tutti i cambiamenti che la stavano attraversando. 

Ascoltare musica in inglese può essere un ottimo strumento per ampliare la propria conoscenza della lingua: leggere i testi delle canzoni permette di aggiungere parole nuove al nostro vocabolario, imparando espressioni e modi di dire, scoprendo così anche elementi culturali. Approfondire la conoscenza della lingua insieme alla storia della musica britannica può essere molto divertente!

Abbiamo visto che la tradizione delle Christmas Carols riprende melodie e storie dal passato;  l’esplosione di nuovi generi musicali dal secondo dopoguerra in avanti, anche sotto l’influenza della cultura statunitense, va invece in tutte le direzioni.

Solo per nominare alcuni nomi storici: britannici sono i Pink Floyd (formatisi negli anni Sessanta), The Animals (autori del successo mondiale “The house of the rising sun”), così come David Bowie, i Led Zeppelin (una delle prime band di hard rock), i Police guidati da Sting o i Queen di Freddie Mercury…

Generi, stili e sensibilità diverse portano anche a una grande varietà nei testi delle canzoni, dalle tematiche al lessico: questa ricchezza può farne anche un punto di osservazione molto interessante sulla lingua inglese. 

Passando dal punk di Sex Pistols e Clash, fino al britpop degli anni Novanta (Oasis e Blur, per citare le band di maggiore successo), arriviamo alle voci dei nostri giorni, come i Coldplay o Adele: artisti che non sfuggono certo all’influenza della tradizione fondata dagli storici gruppi degli anni Sessanta (fosse anche solo per rifiutarla, come ha fatto il punk). 

La musica britannica può non solo emozionarci, rilassarci o permetterci di scoprire e amare nuovi artisti: con un occhio ai testi a l’attenzione alla pronuncia, durante l’ascolto possiamo anche approfondire il lavoro fatto durante i corsi di British Schools, arricchendolo con un tocco di passione personale