Guida ai quartieri di Londra: dai più chic ai più cool

Guida ai quartieri di Londra: dai più chic ai più cool

Con ben trentadue distretti e una superficie di 1572 chilometri quadrati (Milano ne fa appena 181!), Londra è una megalopoli globale abitata da circa 9 milioni di abitanti. In questo post andiamo alla scoperta dei suoi quartieri più celebri, dalle zone più aristocratiche a quelle più punk!

 

I quartieri di Londra da non perdere

Se hai in programma un viaggio a Londra, ecco i quartieri che ti consigliamo di visitare!

 

Kensington e Chelsea

Questi due quartieri, in genere citati insieme, rappresentano il cuore della Londra posh. Eleganti ed esclusivi, sono la residenza di celebrità e grandi personalità britanniche e non, oltre ad ospitare una cospicua popolazione di francesi. La meta turistica più frequentata da queste parti è senza dubbio il cosiddetto “Museum Mile”, una zona che ospita alcuni dei più celebri musei di Londra tra cui il Victoria & Albert Museum, il National History Museum e il Science Museum.
Da vedere anche il Kensington Palace, la residenza dei “giovani” della famiglia reale, con uno spettacolare giardino che è stato anche uno dei set della serie TV The Crown.

 

Notting Hill

Situato subito a nord di Kensington, Notting Hill non ha bisogno di presentazioni. Di certo hai in mentre le casette colorate e la vivace via su cui si affacciava la polverosa libreria di Hugh Grant nell’omonima commedia romantica. Anche se negli anni è divenuto molto turistico, questo quartiere di Londra conserva ancora il suo fascino ed è animato da un mercato imperdibile, quello di Portobello Road. Vi si trova di tutto, dall’antiquariato ai vinili.

 

Camden Town

Altro quartiere noto per il suo vibrante strambo mercato Camden Town merita decisamente una visita, soprattutto se hai la passione per il vintage e l’artigianato. Ma questo quartiere di Londra è legato anche alla storia della musica rock e punk. Nei suoi locali più famosi, come The World’s End, l’Underworld e The Roundhouse, hanno suonato gruppi come i Doors e i Pink Floyd, mentre proprio in questa zona venivano a rifornirsi di dischi e abbigliamento i primi punk.

 

Shoreditch

Viaggiamo verso Est e approdiamo a Shoreditch, un quartiere noto per la sua scena creativa, il suo cibo di strada, le sue gallerie d’arte e la sua aura un tantino hipster. Tra botteghe di moda indipendenti, graffiti e ristoranti gourmet che accolgono i fondatori delle tante startup che proprio qui hanno sede, è senza dubbio un posto in cui non ci si può annoiare.

 

Soho

Parte della City of Westminster (la zona, insomma, dove ha sede la casa reale inglese), Soho è tutto l’opposto della grandiosità e dell’eleganza dei suoi vicini coronati. Noto per la sua vita notturna e per la Chinatown londinese, è un quartiere che non dorme mai, anche grazie ai molti locali a luci rosse.

 

Brixton

Passiamo il Tamigi e addentriamoci nella zona decisamente meno visitata (ma più autentica) di Londra, quella Sud. Brixton è un quartiere che nel corso dei decenni è stato attraversato da molte diverse ondate migratorie, di cui forse quella che ha dato più l’impronta al quartiere è stata quella giamaicana. Un luogo in cui incontrare dei veri londinesi, che oggi spesso e volentieri hanno lontane radici altrove.

 

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Che tu voglia semplicemente goderti il tuo prossimo viaggio a Londra al massimo o prepararti per vivere, studiare e lavorare in un paese anglofono, un corso di inglese British Schools ti aiuterà a migliorare il tuo livello in modo completo e coinvolgente.

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Trasferirsi in Inghilterra: come funziona dopo la Brexit?

Trasferirsi in Inghilterra: come funziona dopo la Brexit?

Tutti abbiamo un amico, un compagno di classe o (per i più giovani) uno zio che, una volta finito di studiare, è partito per Londra per “migliorare l’inglese” – spesso un modo in codice per dire “sbarcare il lunario con un lavoretto da lavapiatti” – o per cercare fortuna e nuove esperienze nella grande metropoli. Fino a qualche anno fa, andare a vivere in Inghilterra era semplicissimo: bastava semplicemente fare la valigia e…andarci. Questo perché il Regno Unito faceva parte dell’Unione Europea, all’interno della quale tutti i cittadini (inclusi noi italiani) avevano la libera circolazione.

Tutto è cambiato con la Brexit e i conseguenti, lunghi, trattati, che hanno posto fine alla libera circolazione a fine 2020. Come si fa, dunque, ad andare a vivere in Inghilterra (o nelle altre nazioni del Regno Unito) dopo la Brexit? Scopriamolo subito.

 

Come andare a vivere in Inghilterra dopo la Brexit

Per prima cosa, devi sapere che in quanto cittadino italiano puoi andare a vivere in Inghilterra per un periodo massimo di 6 mesi senza visto per turismo, per visitare parenti o amici, per partecipare a eventi o a corsi e formazioni di breve periodo. Non avrai però il diritto di lavorare o avviare un’azienda.
Nell’epoca post-Brexit, trasferirsi in Inghilterra e nel Regno Unito sul lungo periodo è invece diventato decisamente più complesso. Il governo britannico ha infatti introdotto un sistema che combina punti e criteri da rispettare per poter vivere e lavorare nel paese.

Il sistema in sostanza stabilisce che, con pochissime eccezioni che vedremo in seguito, per andare a vivere in Inghilterra occorra avere un’offerta di lavoro da un datore di lavoro autorizzato (lo sponsor) e avere precise qualifiche e competenze. È quello che si chiama Skilled Worker Visa, ovvero il visto per lavoratori specializzati. Vediamo come funziona.

 

Il point-based system per trasferirsi in Inghilterra

Per andare a vivere in territorio britannico, come dicevamo, occorre conquistare un punteggio minimo di 70 punti e rispettare alcuni requisiti obbligatori. Questi sono:

  • avere un’offerta di lavoro da uno sponsor dotato dell’apposita licenza
  • tale lavoro deve richiedere come minimo il corrispettivo britannico del nostro diploma di maturità
  • occorre avere una certificazione di inglese di livello almeno B1 ottenuta attraverso organismi autorizzati da massimo due anni.

Come dicevamo, questi requisiti sono obbligatori e danno diritto a 50 punti. Per raggiungere i 70 punti, occorre uno stipendio annuo che deve raggiungere una certa cifra che dipende dalla tipologia di lavoro e dall’anno.

Se lo stipendio è inferiore (ma comunque non inferiore a 41.700 sterline all’anno), puoi comunque raggiungere i 70 punti se:

  •  hai un dottorato di ricerca in un ambito rilevante per il lavoro che andrai a svolgere o in materie STEM
  • l’impiego che ti hanno offerto rientra nei settori in cui c’è carenza di personale (come indicato nella Shortage Occupation List) o nei settori della sanità e dell’educazione.

I lavoratori dell’educazione e della sanità hanno accesso a un visto specifico, leggermente diverso dallo Skilled Worker Visa.

 

Le eccezioni

Esistono alcuni casi in cui è possibile, da italiani, trasferirsi in Inghilterra senza un’offerta di lavoro, e riguardano:

  • Le persone che hanno ottenuto una laurea nelle università britanniche
  • I cosiddetti “talenti globali”, ovvero persone che hanno ottenuto risultati eccezionali nel mondo accademico, nella ricerca, nelle arti e nella cultura, nelle tecnologie digitali
  • I cosiddetti “High Potential Individual”, cioè persone che hanno ottenuto un riconoscimento da una università autorizzata nei cinque anni precedenti.

 

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Trasferirti in Inghilterra è il tuo sogno? Allora ti servirà un livello di inglese almeno intermedio, e una certificazione riconosciuta. Noi di British Schools possiamo aiutarti a rendere il tuo progetto una realtà!

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Rinnovo del CCNL AISLI-AIBSE-UGL per le Scuole di Lingue: un contratto più moderno e flessibileRinnovo del CCNL AISLI-AIBSE-UGL per le Scuole di Lingue: un contratto più moderno e flessibileRinnovo del CCNL AISLI-AIBSE-UGL per le Scuole di Lingue: un contratto più moderno e flessibile

Rinnovo del CCNL AISLI-AIBSE-UGL per le Scuole di Lingue: un contratto più moderno e flessibile

Roma, 15 ottobre 2025

È stato firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro AISLI-AIBSE-UGL per il triennio 2025-2028, che sostituisce anticipatamente il precedente CCNL 2021-2025. Il rinnovo introduce un impianto normativo e organizzativo aggiornato, allineato alle esigenze del settore delle scuole private di lingue e alla calendarizzazione scolastica nazionale.

 

Le principali novità introdotte:

 

  • Durata e decorrenza allineate all’anno scolastico

Il nuovo CCNL entra in vigore dal 1° settembre 2025 al 31 agosto 2028, con possibilità di proroga fino al 2029. Si supera così la precedente scadenza “civile” (aprile) per una maggiore coerenza con i cicli didattici.

 

  • Riconoscimento dell’identità del settore

Nella “Premessa” si rafforza il riconoscimento della specificità pedagogica e organizzativa delle scuole di lingue, evidenziando il legame con il sistema scolastico italiano, la centralità delle certificazioni linguistiche.

 

  • Revisione delle qualifiche e introduzione dell’ottavo livello

Oltre alla ridefinizione delle declaratorie per renderle più aderenti al settore delle scuole di lingue, viene introdotto un 8° livello di inquadramento per valorizzare figure apicali con funzioni direttive e di coordinamento didattico-organizzativo.

 

  • Allineamento con la normativa europea sul lavoro trasparente

L’articolo sull’assunzione recepisce integralmente le disposizioni del D.Lgs. 104/2022, includendo l’obbligo di informare i lavoratori su eventuali sistemi decisionali automatizzati o forme di monitoraggio digitale.

 

AISLI, AIBSE e UGL sottolineano come l’accordo risponda all’esigenza di “coniugare qualità, flessibilità e stabilità occupazionale” in un comparto sempre più strategico per la formazione linguistica e interculturale del Paese.

Castelli di Scozia: i più belli e affascinanti da visitare

Castelli di Scozia:i più belli e

affascinanti da visitare

Con oltre 3.000 castelli concentrati su una superficie equivalente a poco più della metà del nord Italia, la Scozia è decisamente la meta perfetta per gli appassionati di manieri, torri, vecchie mura di pietra e luoghi che paiono usciti da una favola.

Alcuni castelli scozzesi sono decisamente famosi e ricevono orde di visitatori ogni anno, altri sono semplici rovine che punteggiano la campagna. A nessuno, però, manca il fascino che qualunque viaggiatore cerca, anche grazie agli spettacolari paesaggi per cui la Scozia non ha rivali.

Quali sono, però, i castelli più imperdibili in Scozia? Ecco un elenco dei più belli.

 

Castello di Edimburgo

Il più celebre e probabilmente il più visitato castello della Scozia è anche uno dei pochi luoghi del paese dove vedrete sventolare l’Union Jack, ovvero la bandiera del Regno Unito e simbolo della  monarchia britannica (che in Scozia non riscuote certo il successo che ha nella confinante Inghilterra).

Il castello sorge su un vulcano spento, e racchiude musei, splendide sale, i tesori della Corona e molti, impressionanti cannoni. Tra questi, il cannone soprannominato One O’Clock Gun spara i suoi colpi ogni giorno all’una di pomeriggio.

 

Eilean Donan Castle

Questo fotografatissimo castello è stato eretto in una posizione a dir poco scenografica, su un isolotto alla confluenza di due loch, i laghi affusolati di cui la Scozia è ricca. Nonostante l’aspetto medievale, l’attuale costruzione è stata rifatta all’inizio del XX secolo, così come il pittoresco ponte ad archi che permette di accedere al castello dalla terraferma.

 

Dunvegan Castle

Rechiamoci ora in un luogo decisamente remoto ma non per questo meno imperdibile: l’isola di Skye. È qui, su una roccaforte a pochi metri dal mare, che si trovano il Dunvegan Castle, il più antico castello scozzese ad essere continuamente abitato, dato che è la residenza del potente clan MacLeod addirittura dal XIII secolo. Non solo, ma è stato uno dei luoghi in cui è stato girato il film Highlander.

 

Blair Castle

Questo castello dall’aspetto decisamente fiabesco, con le sue mura candide e i suoi meravigliosi giardini, è stato costruito nel lontano XIII secolo ed è la residenza dei Duchi di Atholl. Ha anche, però, un lato decisamente meno rassicurante, dato che è la sede dell’ultimo esercito privato legale in Europa, gli Atholl Highlanders, al comando del Duca.

 

Glamis Castle

Questa immensa fortezza medievale si caratterizza per le sue mura di arenaria rossa. La leggenda narra che detenga un inquietante record: quello di castello più infestato dai fantasmi di tutta la Scozia.

 

Dunrobin Castle

Altro immenso maniero, ha ben 189 stanze ed è realizzato in uno stile francese che lo rende particolarmente aggraziato. Tra le altre cose, ospita un ristorante, un negozio di souvenir, e viene affittato per matrimoni particolarmente sfarzosi.

 

New Slains Castle

Oggi un’affascinante rovina a picco sul mare, pare sia stato d’ispirazione nientemeno che allo scrittore scozzese Bram Stoker per immaginare il castello del Conte Dracula.

 

Inveraray Castle

Celebre per i suoi interni perfettamente conservati e per la sua architettura in stile neogotico, è comparso, tra gli altri, anche nella celeberrima serie TV Downton Abbey.

 

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5 radio in inglese da ascoltare gratis online

5 radio in inglese da ascoltare

gratis online

L’ascolto è senza dubbio uno degli elementi fondamentali dell’apprendimento di una lingua. Consente di prendere familiarità con i suoi suoni specifici, esercitare la comprensione del lessico e la formazione delle frasi, farsi l’orecchio ai diversi accenti e così via. E poi, puoi scegliere una stazione che si adatta ai tuoi interessi – che siano arte, sport, musica rock, lirica e così via – e divertirti mentre impari! Tutto ciò vale, naturalmente, anche per l’inglese.

In questo articolo ti presentiamo dunque cinque radio in inglese che puoi ascoltare gratis online direttamente dal tuo smartphone, tablet o PC. Stay tuned!

 

BBC Radio World Service

Se i canali prettamente britannici della BBC sono purtroppo bloccati per chi li ascolta al di fuori del regno unito, BBC Radio World Service è invece perfettamente accessibile. Offre news, programmi di attualità, audio documentari storici, interviste, podcast e molto altro. Una vera finestra sul mondo in lingua inglese.

 

CBC Radio

 

La Canadian Broadcasting company, ovvero il corrispettivo canadese della RAI, ha diversi canali radio che è possibile ascoltare via web sul suo sito. Trasmette, oltre alle news canadesi e internazionali, anche programmi di musica, arte e letteratura, oltre che a podcast narrativi.

 

WNYC

La radio bandiera della città di New York può essere ascoltata ovunque via web. Sulle sue frequenze si parla di politica, economia, ma non mancano i programmi dedicati all’arte e alla letteratura. Un modo per scoprire quali sono i temi caldi nella Grande Mela, immaginando di camminare lungo le strade affollate di Manhattan.

Heart

Vuoi sentirti nel cuore di Londra? Heart 106.2 fa al caso tuo. Molto incentrata sulla cultura pop – con tanto di gossip, interviste ai VIP e una programmazione musicale che mescola pezzi nuovissimi e nostalgia pop – è l’ideale per chi vuole un ascolto leggero e frizzante. Piccola nota: per ascoltarla da smartphone occorre installare l’app Global Player.

98FM

Questa radio dublinese offre musica pop e programmi di intrattenimento pieni di humour. Puoi ascoltarla direttamente via web e goderti alcuni dei programmi radiofonici più amati nella verde Irlanda.

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San Patrizio: alla scoperta della festa più irlandese che ci sia

Cosa fare a Londra a febbraio:

gli eventi imperdibili

Con la sua allegria sfrenata, il suo spirito carnevalesco, e il calore che solo l’animo degli irlandesi sa comunicare, San Patrizio è oggi una festa che trascende i confini dell’Irlanda e anche di quelle comunità irlandesi sparse per il mondo che ancora attendono questo giorno per celebrare la loro madrepatria lontana.

Ma quali sono le origini di questa festa? E quali sono i luoghi migliori per celebrarla al meglio? Vediamolo insieme, magari sorseggiando una buonissima pinta di birra scura.

 

San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda

Pochi sanno che San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda vissuto nel V secolo, non era affatto irlandese ma era nato in Gran Bretagna. La località esatta è difficile da determinare. Per alcuni storici, si troverebbe in Scozia, mentre per altri ancora in Galles o in Cumbria, nel Nord Est dell’Inghilterra. Dalla sua città natale, a 16 anni fu rapito da pirati irlandesi, che lo condussero con loro nell’isola e lo resero schiavo.

Dopo sei anni, riuscì a fuggire e a fare ritorno nella nativa Gran Bretagna, con una fede forgiata dalle difficoltà e un carisma di visionario. Dopo studi ecclesiastici che lo condussero in Francia, fu ordinato vescovo e fece ritorno in Irlanda come missionario. Qui, si occupò di battezzare, convertire e costruire comunità cristiane per ben 40 anni, dando un impulso fondamentale alla cristianizzazione dell’isola. Nei secoli, la sua figura si ammantò di leggende, come quella che lo vede responsabile di aver cacciato i serpenti, animali associati al diavolo, dalla terra irlandese.

Un’altra leggenda vede il Santo utilizzare un trifoglio per spiegare il concetto di trinità al popolo irlandese, gesto che ha reso quest’umile erba il simbolo dell’Irlanda.

 

La festa di San Patrizio e l’identità irlandese

 

Anche se cade il 17 marzo, ormai la festa di San Patrizio si è estesa inglobando, spesso, tutta la settimana attorno a quella data, e non solo in Irlanda.

A Saint Patrick’s Day, gli irlandesi di tutto il mondo si vestono di verde – colore che simboleggia l’Irlanda e che si pensa porti fortuna indossare il giorno di San Patrizio – e festeggiano con fiumi di birra, musica e parate. Nell’isola non c’è pub in cui non si innalzino i bicchieri, e grandi sfilate sono organizzate in tutte le principali città.

Vale però la pena notare che le celebrazioni di San Patrizio sono state per molto tempo più importanti tra la diaspora irlandese, in particolare negli Stati Uniti, che nella madrepatria. Le celebri parate del giorno di Saint Patrick sono infatti nate nel XVIII secolo negli Stati Uniti, laddove i migranti di origine irlandese utilizzavano la festa nazionale per sfilare nelle strade accompagnati da musica e danze, riunendosi e, anche, mostrando la loro orgogliosa presenza nel paese “straniero”.

È solo nel XX secolo che la tradizione di organizzare delle parate si è estesa all’Irlanda stessa. Ed è qui, e in particolare a Dublino, che oggi si svolge la più imponente e colorata, che attira ogni anno spettatori da tutto il mondo.

 
 

Curiosità sulla festa di San Patrizio

  • Vediamo ora alcune interessanti curiosità:
    Il giorno di San Patrizio è chiamato anche informalmente Paddy’s Day.
  • A Chicago, città con una grande diaspora irlandese, il fiume che attraversa la città viene tinto di verde in occasione di Saint Patrick’s Day. Questa tradizione è cominciata nel 1962 per puro caso, quando alcuni lavoratori addetti al controllo dell’inquinamento utilizzarono una tinta verde nell’acqua del corso d’acqua per tracciare alcuni inquinanti.
  • San Patrizio non è soltanto il santo patrono dell’Irlanda, ma anche della Nigeria. Il paese africano (che tra l’altro ha una bandiera di colore verde e bianco) ha infatti sperimentato storicamente una forte presenza di missionari irlandesi. Il legame tra i due paesi non finisce qui, dal momento che la birra Guinness è la seconda più popolare tra i bevitori nigeriani.

 

Avvicinati alla cultura irlandese con un corso di inglese

Anche se la prima lingua ufficiale della Repubblica irlandese è il gaelico, questo viene parlato quotidianamente solo da circa il 40% della popolazione e la lingua più comunemente usata è l’inglese. Ecco perché se vuoi avvicinarti alla cultura irlandese, il primo passo è imparare l’inglese con un corso adatto al tuo livello e alle tue esigenze!

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Cosa fare a Londra a febbraio: gli eventi imperdibili

Cosa fare a Londra a febbraio:

gli eventi imperdibili

Mese invernale ma privo del fascino dell’atmosfera natalizia, febbraio non è uno dei mesi più quotati per il turismo diretto a Londra. Eppure, la capitale britannica ha tantissimo da offrire in quei 28 (o 29!) giorni.

Andiamo dunque a scoprire cosa fare a Londra a febbraio con un elenco di appuntamenti da non perdere!

 

Visita (e balla!) il Festival delle orchidee ai Kew Gardens

Patrimonio mondiale UNESCO, i Kew Gardens ospitano oltre 50.000 piante provenienti da ogni angolo del pianeta, con un enorme varietà di ambienti spettacolari, tra cui un giardino giapponese, una grande pagoda, un giardino mediterraneo e uno dedicato alle rose.

Ma la vera star di febbraio è la serra dedicata alla Principessa di Galles, che proprio in questo periodo ospita il celebre Festival delle Orchidee. Un Festival che si protrae fino a tarda sera, con concerti e DJ Set dalle atmosfere a dir poco uniche.

 

Vivi un San Valentino romantico navigando sul Tamigi

 
La romantica Londra non è di certo avara di luoghi in cui festeggiare un San Valentino a due, ma uno li batte tutti: il Tamigi. Una crociera fluviale può essere un modo unico per godersi una serata indimenticabile osservando la città da una prospettiva nuova, brindando con la propria dolce metà.
 
 

Scopri i nuovi trend alla London fashion week

Appuntamento immancabile per i fashionisti britannici e non solo, la London Fashion Week è un turbinio di sfilate ed eventi nei quali i principali marchi e designer presentano le loro nuove collezioni. Un must per chiunque voglia tenersi al passo con le ultime tendenze.

 

Gira la frittata al Pancake day

Questa giornata dedicata alle classiche frittelle della colazione anglosassone si svolge il martedì grasso, il giorno prima del mercoledì delle ceneri che sancisce l’inizio della quaresima, e cade quindi in genere a febbraio (anche se quest’anno, il 2025, cadrà il 4 di marzo).

La più grande bizzarria di questo evento è la notevole serie di corse con tanto di padella e pancake che si svolgono in diversi punti di Londra, tra cui la UK Parliamentary Pancake Race, i cui concorrenti sono nientemeno che giornalisti e politici.

 

Ammira le luci alla Battersea Power Station

L’iconica centrale elettrica che i Pink Floyd utilizzarono per la copertina del loro album “Animals” ospita ogni anno tra gennaio e febbraio il suo Light Festival, con installazioni, paesaggi sonori ed esperienze interattive.

 

Esplora la storia da una prospettiva nuova con gli eventi del UK LGBT+ History Month

Il mese della storia LGBT nel Regno Unito si svolge a febbraio, e coinvolge una numerosissima serie di eventi, mostre, tornei sportivi, concerti, spettacoli teatrali, e moltissimo altro. Londra, naturalmente, ospita una fetta consistente degli appuntamenti, ed è persino possibile partecipare a tour gratuiti della città con tappe nei luoghi più importanti di questa parte ancora poco nota della storia.

 

Attrezzati al meglio per il tuo prossimo viaggio con un corso di inglese British Schools

Vivi appieno la capitale britannica con una solida conoscenza della lingua inglese. British Schools offre corsi di inglese per qualunque livello ed esigenza, sulla base di un metodo didattico rodato in oltre 70 anni di storia e basato su un mix unico di grammatica, conversazione e divertimento.
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5 tradizioni di Natale tipiche di Inghilterra e Regno Unito

5 tradizioni di Natale tipiche di

Inghilterra e Regno Unito

Natale è la festa più importante in ogni paese europeo, e il Regno Unito non fa eccezione. E proprio come in ogni paese non mancano le tradizioni uniche e originali, che rendono il Natale in Inghilterra e nelle altre nazioni che compongono il Regno ancora un po’ più speciale. 

Andiamo dunque alla scoperta di come si festeggia il Natale in Inghilterra e nel Regno Unito, e delle particolari tradizioni che lo animano.

 

Boxing Day


 Come tutti sappiamo, alle nostre latitudini il giorno che segue il Natale è dedicato a Santo Stefano. Ebbene, nel Regno Unito e in gran parte del Commonwealth questa particolare festività si chiama Boxing Day, e non ha nulla a che fare con il celebre Santo. 

Tradizionalmente, è una festa in cui si portano doni alle persone in condizioni di indigenza, nata dall’abitudine delle classi abbienti di concedere il giorno libero alla servitù all’indomani del Natale, e di offrirle dei doni (“scatole”, appunto “boxes”). Un’altra teoria afferma invece che il nome sia dovuto all’apertura delle scatole per le donazioni caritatevoli a beneficio dei poveri che si trovano all’interno delle chiese. 

Una curiosità: se il 26 dicembre cade di sabato o di domenica, è possibile che sia spostato a un altro giorno. Inoltre, segna l’inizio dei saldi successivi alle feste e per questo di solito i negozi sono aperti e affollati.

 

Christmas crackers

Nonostante il nome possa ricordarci dei piccoli snack salati, non aspettatevi niente di sfizioso. I Christmas crackers infatti non si mangiano. Si tratta di una decorazione tipica delle feste natalizie e assomigliano a una sorta di grosse caramelle di cartone al cui interno si trovano dei piccoli doni. Tirando le estremità, si fa “scoppiare” il cracker, facendo uscire il regalino che contiene.



Christmas pudding

Veniamo invece a una delle tante tradizioni di Natale in Inghilterra e Regno Unito che sono in effetti legate al cibo. Il Christmas pudding è un budino ricco di frutta secca che viene per tradizione servito durante la cena di Natale. Ma attenzione ai denti, perché è usanza mettere al suo interno una moneta per portare fortuna alla persona che la trova.



La cena di Natale si mangia a pranzo


Una delle tradizioni del Natale inglese e britannico che lasciano spesso esterrefatti gli stranieri è il fatto che la “Christmas dinner”, ovvero la cena di Natale, viene realtà consumata dalla maggior parte delle persone a un orario che per noi mediterranei si confà di più al pranzo, ovvero tra le 13 e le 15



Appendere la calza alla vigilia di Natale

Tutti noi l’abbiamo visto nei film di Natale britannici ma anche statunitensi: alla vigilia di Natale, è tradizione appendere delle calze al camino, in cui nella notte Santa Claus (ovvero Babbo Natale) lascerà i suoi doni.



Questo Natale, regala una full immersion nella lingua inglese con un corso British Schools!

Regala o regalati un’esperienza a 360° nella lingua e nella cultura britanniche con un corso di inglese British Schools. Con diversi livelli di età e di competenze, c’è un corso per ogni esigenza di studio e professionale. Scoprili tutti!

10 scioglilingua inglesi per migliorare la pronuncia 

10 scioglilingua inglesi per migliorare la pronuncia

Più o meno complicati che siano, gli scioglilingua sono un ottimo modo per migliorare la pronuncia e imparare a parlare più fluidamente in qualunque lingua, incluso l’inglese!

In questo post ti insegneremo 10 scioglilingua in inglese con cui potrai esercitarti. E allora scaldiamo le fauci e prepariamoci ad affrontare queste vere e proprie sfide linguistiche. Pronti? Via!

 

10 scioglilingua in inglese dal più facile al più difficile 

 

Anche se non esiste una scala ufficiale per misurare il grado di difficoltà di uno scioglilingua (ma forse è il momento di inventarla!), ecco qui una lista in ordine di complicatezza secondo i nostri professionalissimi test in aula. Scopri il nostro elenco di scioglilingua in inglese per bambini e non, dal più facile al più difficile! 


1. Four fine fresh fish for you

Uno scioglilingua inglese base per scaldarci un po’. Troppo facile? Aspetta e vedrai.


2. A big black bear sat on a big black rug

Anche qui, restiamo nel facile, ma intanto aggiungiamo qualche parola in più.


3. Can you can a can as a canner can can a can?

Le cose iniziano a farsi un po’ più complicate, giusto? Difficoltà extra: riesci a distinguere quale di questi “can” svolge la funzione di verbo modale? 


4. I wish to wash my Irish wristwatch

Cominciamo a esplorare il reame dei suoni complicati con questo scioglilingua inglese che parla di un orologio da polso irlandese. 


5. I saw a kitten eating chicken in the kitchen

Qui la difficoltà è tutta nell’allitterazione tra “kitten”, “chicken” e “kitchen”. 


6. Fred fed Ted bread and Ted fed Fread bed

Vuoi rendere le cose ancora più complicate? Ripeti questo scioglilingua in inglese per tre volte di seguito!


7. Lesser leather never weathered wetter weather better

Attenzione a pronunciare correttamente tutte le th e le doppie t! 


8. Pre-shrunk silk shirts (ripeti tre volte!)

Riesci a pronunciare questo scioglilingua inglese senza difficoltà? Congratulazioni! Se ci fosse un campionato di scioglilingua, tu giocheresti senza dubbio in Serie A. 


9. A skunk sat on a stump and thunk the stump stunk, but the stump thunk the skunk stunk

Uno scioglilingua inglese di livello pro per chi non ha paura di ritrovarsi con la lingua annodata!


10. Peter Piper picked a peck of pickled peppers.
A peck of pickled peppers Peter Piper picked.
If Peter Piper picked a peck of pickled peppers,
Where’s the peck of pickled peppers Peter Piper picked?

Ce l’hai fatta? Vittoria, giubilo, trionfo! Noi di British Schools ti nominiamo Cavaliere dell’Ordine degli Scioglilinguisti! 

 

Migliora il tuo inglese con un corso adatto a te

Hai dovuto fermarti ai primi livelli di questa lista di scioglilingua? Forse ti manca un po’ di esercizio o hai bisogno di prendere maggiore confidenza con la lingua inglese. Con un corso British Schools adatto alle tue conoscenze pregresse potrai migliorare la tua proficiency nel parlato e nello scritto grazie a insegnanti qualificati e a un metodo comprovato. 


Scopri la sede più vicina a te.

Halloween: origine e storia della festa più paurosa che ci sia

Halloween: origine e storia della festa più paurosa che ci sia

Zucche intagliate, dolcetti, costumi bizzarri e bambini che passano a bussare di porta in porta: tutti conosciamo gli elementi distintivi di quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria festa globale, Halloween. Portata alla ribalta da celebri film e serie TV, questa celebrazione è oggi molto nota anche in Italia. 

Ma qual è l’origine di Halloween, e in quale momento della storia è nata la festa più paurosa che c’è? Ebbene, le sue radici, come vedremo a breve, sono molto antiche, e affondano nella tradizione celtica. 

 

L’origine di Halloween:

la festa di Samhain

 

Sulle origini della parola Halloween rimangono ancora alcuni dubbi, anche se l’ipotesi più accreditata è che provenga dal termine scozzese “All Hallows’ Eve”, che significa semplicemente “Notte di tutti i santi”, ovvero la notte che precede la festa di Ognissanti. 

Non ci sono dubbi invece sul fatto che tale data corrispondesse in origine alla festa di tradizione celtica di Samhain (termine gaelico che si pronuncia “Sah-win”), che in epoca pre-cristiana celebrava la fine della stagione del raccolto e l’inizio dell’inverno. Diffusa in Scozia e Irlanda, si accompagnava alla credenza che proprio in questo periodo gli spiriti camminassero sulla Terra, mettendo in contatto il mondo dei vivi con quello dei morti. Non per niente, il cristianesimo, più tardi, istituì il 2 novembre proprio come il giorno dei morti. 

Si trattava dunque, di un periodo di intense celebrazioni pagane, che la religione cristiana incorporò e trasformò nella giornata di Ognissanti e del giorno dei morti, senza però riuscire a sradicare la credenza celtica che proprio in quelle prime, lunghe notti dell’inizio dell’inverno, sulla Terra accadessero cose misteriose da cui era necessario proteggersi. 

Proprio a questo servirebbero i travestimenti, necessari per confondere gli spiriti, mentre le zucche intagliate in modi spaventosi e illuminate da una candela, servirebbero a spaventarli.

 

La storia di Halloween: la festa approda negli Stati Uniti

Con le grandi migrazioni di massa dalle isole dell’arcipelago britannico verso il continente nordamericano, Halloween approdò oltreoceano dove, pare, si mescolò con tradizioni di origine germanica come l’abitudine dei bambini di mascherarsi e di bussare alle porte dei vicini per ricevere dolci in regalo. 

È proprio negli Stati Uniti che Halloween diventa la festa che tutti conosciamo, con le sue straordinarie decorazioni e un aspetto anche fortemente commerciale e spettacolare che, grazie a tutta la potenza di Hollywood, l’ha fatta arrivare in buona parte del mondo.

 

British Schools: corsi di inglese per tutte le età

La cultura dei paesi anglosassoni ti affascina? Con un corso British Schools puoi immergerti nella lingua inglese senza dimenticare gli aspetti culturali, e imparare in modo coinvolgente e adatto al tuo precedente livello di conoscenze. Oppure puoi regalare ai tuoi figli l’opportunità di imparare l’inglese divertendosi con un corso di inglese per bambini o ragazzi

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