30 parole per parlare di sentimenti in inglese

30 parole per parlare di sentimenti in inglese

Amore, odio, gioia, tristezza, rabbia…saper esprimere questi sentimenti è indispensabile in ogni forma di comunicazione, inclusa una lingua straniera. Ecco perché abbiamo creato questo breve glossario per parlare di sentimenti in inglese. Mettilo tra i preferiti e consultalo ogni volta che ne hai bisogno!

 

Parlare di sentimenti in inglese:
un glossario in 30 parole

Scopriamo le parole più importanti per navigare il difficile mondo delle emozioni nella lingua inglese.
Ne abbiamo selezionate 30: 10 sostantivi, 10 aggettivi e 10 verbi.
Sotto ogni tabella troverai anche alcuni esempi d’uso. 

 

10 sostantivi 

FeelingSentimento
LoveAmore
HateOdio
JoyGioia
SadnessTristezza
AngerRabbia
NostalgiaNostalgia
PassionPassione
FondnessAffetto
ConcernPreoccupazione

 

Esempi

This book is filled with passion but also with a deep sadness.

Questo libro è pieno di passione ma anche di una profonda tristezza. 

 

Nostalgia is a very common feeling in these uncertain times.

La nostalgia è un sentimento molto comune in questi tempi incerti.

 

10 aggettivi

ConcernedPreoccupato
HappyFelice
In loveInnamorato
SadTriste
FondAffezionato
AngryArrabbiato
JoyfulAllegro
SorryDispiaciuto
PassionateAppassionato
NostalgicNostalgico

 

Esempi

I’m concerned about your school results.

Sono preoccupato per i tuoi risultati scolastici.

 

Luisa is so fond of Marta that she’s sad whenever she leaves.

Luisa è così affezionata a Marta che diventa triste ogni volta che parte.

 

10 verbi

To feelSentire
To worryPreoccuparsi
To loveAmare
To hateOdiare
To carePercepire qualcosa o qualcuno come importante/ voler bene
To desireDesiderare
To rejoiceGioire
To missSentire la mancanza
To be in loveEssere innamorato
To fall in loveInnamorarsi

 

Esempi

I fell in love with you after our first date and I’ve loved you ever since.

Mi sono innamorato di te dopo il nostro primo appuntamento e ti amo da allora.

 

Luca misses his old school friends so much that he struggles to make new ones. 

A Luca mancano così tanto i suoi vecchi amici di scuola che ha difficoltà a farsene di nuovi. 

 


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British Schools offre un ventaglio completo di corsi di inglese per ogni esigenza e livello, basati su una metodologia messa a punto in oltre 70 anni di storia. Migliora la tua conoscenza della lingua – dalla grammatica, alla terminologia e al parlato – con lezioni interattive e divertenti tenute da docenti madrelingua specializzati.

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5 tradizioni inglesi a dir poco bizzarre

5 tradizioni inglesi a dir poco bizzarre

Se c’è una cosa che abbonda nella tradizione popolare inglese, come del resto nel popolo inglese in generale, è lo humor. Dai festival più strambi alle competizioni più incredibili, in questo post andiamo alla scoperta di 5 tradizioni inglesi che potevano davvero nascere solo in Inghilterra.

 

La corsa dei formaggi

Nella top 5 delle tradizioni inglesi in ordine di stranezza non può non entrare la corsa dei formaggi di Gloucester. Dal nome ufficiale di Cooper’s Hill Cheese Rolling and Wake, è un evento che si tiene ogni primavera e che consiste in una gara all’inseguimento di una forma di formaggio da 3-4 kg che viene lanciata giù da una ripida collina. Il primo che taglia il traguardo al termine delle circa 200 iarde di vertiginosa discesa, si porta a casa il gustoso latticino. 

L’origine esatta di questa tradizione non è nota, ma pare sia rigorosamente rispettata dagli abitanti della zona da almeno sei secoli!

 

Il campionato mondiale delle smorfie

Persino più antica (è nata addirittura nel 1267!) è la seconda tradizione inglese del nostro elenco, che si tiene ogni anno alla Egremont Crab Fair nella contea di Cumbria, nello splendido Lake District. Si tratta nientemeno che del campionato mondiale delle smorfie, ovvero World Gurning Championships. Incredibile ma vero, il premio è andato per ben 16 volte a un uomo di nome Tommy Mattinson, le cui innegabili capacità pare però non siano state molto apprezzate dalla Regina Elisabetta II, che ha potuto ammirarle nel corso di una visita al museo locale. 

La fiera che ospita il campionato è ricchissima di eventi, tra cui la corsa delle carriole e la gara di arrampicata su un palo cosparso di grasso. 

 

La pesata del sindaco

I politici, è cosa nota in un tutto il mondo, hanno la tendenza ad approfittare della loro posizione nell’amministrazione pubblica per riempirsi la pancia (e le tasche). Ebbene da alcuni secoli nel paesino di High Wycombe, in Buckinghamshire, hanno adottato una soluzione alquanto scientifica per verificare se il loro sindaco si è ingrassato con le risorse dei cittadini. All’inizio e alla fine di ogni mandato, il sindaco viene pesato su un’antica bilancia del XVIII secolo. I sindaci che hanno messo su qualche chilo di troppo, rischiano di ritrovarsi bersagliati da un lancio di frutta marcia. 

 

La corsa con le mogli in spalla

Anche la prossima tradizione popolare inglese ha a che fare con il peso, ma a Dorking, nel Sud Est dell’Inghilterra, sono i matrimoni a essere messi alla prova. Per la verità, non è necessario essere sposati per partecipare, ma il principio rimane lo stesso: una persona se ne carica in spalla un’altra (che deve pesare almeno 50 kg) e corre all’impazzata per vincere la gara. La prima coppia che arriva vince un premio in denaro e un barile di birra!

 

La corsa con i pancake

Veniamo a un’altra corsa, ma di tipo decisamente diverso. Si svolge in diverse città del Regno Unito e vede competere un gruppo di corridori armati di padella, che devono compiere un percorso nel più breve tempo possibile rovesciando nella padella un delizioso pancake

 

Continua a seguire il nostro magazine per saperne di più sulla cultura e le tradizioni inglesi!

10 proverbi inglesi famosi e pieni di saggezza

10 proverbi inglesi famosi e pieni di saggezza

Scoprire i proverbi e i modi di dire tipici degli inglesi è un ottimo modo per imparare la loro lingua, osservare scampoli della loro cultura e trovare nuove fonti di ispirazione nella saggezza popolare. In questo post abbiamo quindi raccolto 10 proverbi inglesi famosi e particolarmente citati. Alcuni forse li conosci già!

 

1) An apple a day keeps the doctor away

La versione inglese – e forse l’originale? – del celebre detto “Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Anche qui c’è una simpatica rima!

 

2) Honesty is the best policy

Un altro proverbio inglese in rima, ma uno che non ha una versione italiana. Il messaggio è molto semplice e allo stesso tempo importante: l’onestà è sempre la strada giusta da seguire. 

 

3) Curiosity killed the cat

I gatti, si sa, sono animali curiosi. Ma la curiosità può essergli fatale. Questo proverbio insomma consiglia di non ficcare il naso dove non si dovrebbe. 

 

4) You can’t make an omelette without breaking a few eggs

“Per fare una frittata bisogna rompere qualche uovo”, diciamo noi.

 

5) Learn to walk before you run

Ecco un consiglio che si può applicare anche a chi inizia a studiare la lingua inglese: prima di imparare a correre, bisogna imparare a camminare. Insomma, quando si impara qualcosa di nuovo, occorre procedere per gradi. 

 

6) Absence makes the heart grow fonder

L’assenza, dice questo proverbio, fa crescere l’affetto nel cuore. Un altro modo per dire che è spesso con la lontananza che si rafforzano i sentimenti di amore. 

 

7) Beggars can’t be choosers

La traduzione letterale di questo proverbio è “i mendicanti non possono essere coloro che scelgono”, che è come dire che quando ci si trova in situazione di bisogno, non ci si può permettere di fare i difficili. 

 

8) Birds of a feather flock together

“Gli uccelli con le stesse piume si radunano”, dice uno dei proverbi inglesi meno noti di questa lista. Che è poi come dire che chi si somiglia si piglia, ovvero che le persone tendono a stare con i propri simili. L’immagine inglese però è più evocativa.

 

9) Don’t put all of your eggs in one basket

“Non mettere tutte le uova nello stesso cestino” è un saggio consiglio che ci insegna a considerare i rischi di ciò che facciamo, soprattutto negli investimenti, e a mettere sempre al riparo un po’ dei nostri averi in caso le cose vadano male. 

 

10) Hope for the best, prepare for the worst

Un altro proverbio che offre un messaggio semplice e allo stesso tempo assai utile: “spera per il meglio, preparati al peggio”. Che è come dire che bisogna essere ottimisti, ma allo stesso tempo pronti per la peggiore evenienza. 

 

Vuoi scoprire molto di più sulla cultura e la lingua inglesi? Continua a leggere il nostro magazine

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Alla scoperta delle bizzarre unità di misura inglesi

Le isole e gli arcipelaghi, si sa, sono luoghi un po’ a parte, spesso sedi di tradizioni bizzarre e poco inclini ad abbandonarle a favore di novità provenienti dalla terraferma. Il Regno Unito da questo punto di vista non fa eccezione. Oggi vogliamo parlare di una delle caratteristiche che la distinguono da gran parte del mondo: le sue unità di misura.

Faremo quindi una panoramica delle unità di misura inglesi e più in generale di tutto il Regno Unito e racconteremo la loro storia, che deriva dal sistema di misura imperiale britannico.

 

Il sistema di misura imperiale britannico

Stranamente, il sistema di misura imperiale britannico ha una radice assai vicina a noi: le unità di misura romane. Mentre queste ultime sono state abbandonate in gran parte dell’ex territorio dominato da Roma a favore del sistema metrico decimale (nato in Francia), sono sopravvissute, modificate e mescolate con altre di origine anglosassone, in Gran Bretagna. Le peculiarità delle isole, come dicevamo. 

Il sistema imperiale britannico è rimasto in vigore in tutto il territorio dominato dalla corona fino al 1965, quando anche il Regno si è piegato all’adozione del sistema internazionale. Senza però abbandonare le vecchie tradizioni. Le unità di misura inglesi infatti affiancano quelle internazionali nelle confezioni dei prodotti e sono spesso pienamente impiegate, ad esempio, nei negozi di frutta e verdura. Inoltre, il sistema di misura imperiale britannico ha fatto da base al sistema consuetudinario statunitense, oggi pienamente in vigore negli USA.

 

Le unità di misura inglesi 

Lunghezza

Per prima cosa, scopriamo le principali unità di misura inglesi di lunghezza:

  • inch, pollice: corrisponde a 2,54 cm
  • hand, mano: corrisponde a 10,16 cm
  • span, spanna: corrisponde a 22,86 cm
  • foot, piede: corrisponde a 30,48 cm
  • yard, iarda: corrisponde a 3 piedi, ovvero 91,44 cm
  • statute mile, miglio terreste: corrisponde a 1,609,34 m

 

Superficie

  • square inches, pollici quadraticorrisponde a 645,16 mm2
  • square feet, piedi quadraticorrisponde a circa 0,09 m2
  • square yard, iarda quadrata: corrisponde a circa 0,83 m2
  • square miles, miglia quadrate: corrisponde a circa 2,59 km2
  • acre, acro: corrisponde a circa 4046,85 m2

 

Peso

  • ounce, oncia: corrisponde a circa 28,35 g
  • pound, libbra: corrisponde a circa 453,49 g

 

Capacità

  • pint, pinta: 568 ml
  • gallon, gallone: 4,546 l

 

La cultura e la lingua inglesi a portata di mano

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Un tè alle cinque: alle origini della famosa tradizione inglese

Un tè alle cinque: alle origini della famosa tradizione inglese

Abbiamo visto negli ultimi mesi come una lingua non sia fatta solamente di regole grammaticali e sintattiche, di lessico e modi di dire: una lingua è anche (e, forse, soprattutto) l’espressione di una cultura e di una storia che sono evolute nel tempo e che continuano a evolvere.

L’inglese, ovviamente, non sfugge a queste caratteristiche: quando pensiamo al Regno Unito, infatti, tra le prime cose che ci vengono in mente ci sono elementi culturali e storici: gli appassionati di musica forse pensano ai Beatles, i letterati a Shakespeare, gli amanti della compagnia e di un buon bicchiere magari ai pub, ma sicuramente a più di una persona verrà in mente la passione inglese per il tè e il rito del consumo pomeridiano che l’accompagna.

 

Cultura e tradizioni

Il tè, bevanda tradizionale cinese, era arrivato nel Regno Unito dal Portogallo: fu Caterina di Braganza, divenuta moglie di re Carlo II e regina d’Inghilterra, Scozia e Irlanda, a rendere il tè del pomeriggio un appuntamento quotidiano per i nobili dell’epoca. Con la sua dote, infatti, avrebbe portato preziose foglie di tè cinese e servizi in porcellana.

Anche se ci sono testimonianze anteriori di consumo di tè nel Regno Unito, è proprio grazie alle abitudini di Caterina di Braganza che il rito del tè al pomeriggio divenne una tradizione inglese, dapprima riservata ai nobili (il prezzo del tè, all’epoca, era altissimo) e man mano diffusasi anche tra le classi popolari.

Quando studiamo l’inglese, è importante imparare anche gli elementi culturali caratteristici: scoprire cultura e tradizioni, espressioni e abitudini del passato e del presente ci permette di avere una conoscenza più approfondita, proprio perché è attraverso questi elementi che possiamo entrare davvero in contatto con la ricchezza e la storia della lingua.

Nel caso del tè, per esempio, questo ci permette di esplorare anche divertenti ipotesi etimologiche: come riporta la BBC, per alcuni la parola inglese “tea” sarebbe nata come acronimo del portoghese “transporte de ervas aromatica” (trasporto di erbe aromatiche). Questa etimologia è sicuramente falsa, ma rappresenta comunque un aneddoto interessante sulla lingua e sulle tradizioni britanniche.

Se stiamo seguendo un corso di British Schools e abbiamo in previsione un soggiorno nel Regno Unito per approfondire il nostro studio, potremmo visitare una delle sale da tè che ancora oggi offrono questo appuntamento pomeridiano, nel solco di una tradizione secolare.

Se invece stiamo pensando di studiare l’inglese e avvicinarci alla cultura britannica, possiamo iniziare dal test gratuito di British Schools per conoscere il nostro livello e trovare il corso più vicino a noi adatto alle nostre esigenze.

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Il pub: guida a uno dei luoghi simbolo del mondo britannico (e irlandese!)

Dal Puledro Impennato, ambientazione di una delle scene più importanti de Il Signore degli Anelli, a The World’s End, la meta finale dell’Odissea alcolica raccontata nell’omonimo film (La fine del mondo nella versione italiana), il pub è l’elemento centrale di un’infinità di scene, storie e persino film interi provenienti dal mondo britannico e irlandese. 

Luogo di divertimento e di socialità, ma anche approdo di un’umanità varia e non sempre raccomandabile, è un luogo che è imprescindibile esplorare se si vuole davvero conoscere la cultura dell’arcipelago. Scopriamolo insieme, con una pinta in mano!

 

Quanti pub esistono in UK e Irlanda?

Si stima esistano quasi 47.000 pub in Gran Bretagna e circa 7.200 in Irlanda. Un numero enorme, ma che incredibilmente sta diminuendo rispetto al passato, forse a causa degli elevati costi operativi o perché sono cambiate le abitudini in nome di uno stile di vita più attento alla salute. 

 

Storia del pub

La storia del pub, sorprendentemente, ha molto a che fare con la nostra. Il luogo di divertimento e bevute per eccellenza del mondo britannico e irlandese è infatti un discendente diretto delle antiche tabernae romane, nate per calmare la sete dei soldati in viaggio sulle strade dell’impero. Con il tempo, il loro nome si è trasformato nell’inglese tavern, e al posto dell’esotico vino è stata adottata la birra di produzione locale. 

Fu Enrico VII a cambiarne il nome in public house, da cui pub, nel XIV secolo. Un secolo dopo, i pub erano quasi 20.000 solo in Inghilterra e Galles, praticamente uno ogni 200 abitanti! 

 

Pub irlandese e pub inglese: ci sono delle differenze?

Anche se gli avventori più accaniti dei due diversi schieramenti giurano che ci sono delle differenze sostanziali, la realtà è che i pub irlandesi e quelli inglesi sono molto simili, sia dal punto di vista degli arredi (ricchi di mobili in legno, lampade dalle luci soffuse e cimeli che ricordano celebri alcolici o squadre di calcio) che delle bevande servite o degli intrattenimenti proposti, dalle dirette calcistiche alle freccette. 

È però vero che, in media, si distinguono per alcune caratteristiche:

  • In Irlanda, i pub sono più spesso di tipo “indipendente”, vale a dire che sono di proprietà di uno o più “osti”. In UK tendono ad essere più diffusi i pub che fanno capo a una catena o a un birrificio. 
  • Per questa ragione, mentre in UK i nomi dei pub fanno in genere riferimento a un luogo, alla monarchia o a un animale, in Irlanda portano più spesso il nome del proprietario o del fondatore. 
  • Più spesso che in UK, in molti pub irlandesi l’unica musica che si ascolta è quella cantata e suonata dagli avventori stessi.
  • Mentre moltissimi pub inglesi e britannici in generale servono anche alcuni piatti, in Irlanda è più frequente che servano solo alcolici e si possa portare cibo acquistato da fuori. 

 

Piccolo glossario del pub

Vediamo ora qualche termine imprescindibile se vuoi immergerti appieno nella cultura del pub e aggiungere qualche parola al tuo vocabolario:

  • Ale: birra
  • Pint: pinta
  • Spirits: superalcolici
  • Inn: un pub che offre anche delle stanze per dormire
  • Darts: freccette, gioco da pub per eccellenza
  • Bartender: barista
  • Gastropub: un pub che ha un’offerta gastronomica ricercata.

 

Cerchi un corso che ti permetta di immergerti appieno nella cultura britannica, e di imparare l’inglese in modo divertente e coinvolgente? Scopri la nostra offerta di corsi di inglese per ogni livello.

Inglese americano e inglese britannico: 5 differenze da conoscere

Inglese americano e inglese britannico: 5 differenze da conoscere

Oggi qui su British Schools partiamo per un viaggio tra le due sponde dell’Atlantico, scoprendo le 5 più importanti differenze tra inglese americano e inglese britannico

 

Ortografia

Cominciamo con le differenze nel modo in cui alcune parole si scrivono. Non possiamo qui elencarle tutte, ma ecco alcuni degli esempi principali e che è bene ricordarsi:

 

Inglese britannicoInglese americano
CancelledCanceled
JewellerJeweler
FulfilFulfill
SkilfulSkillfull
CatalogueCatalog
OrganiseOrganize
DefenceDefense
LicenceLicense
ColourColor
BehaviourBehavior
TyreTire
BurntBurned
DreamtDreamed

 

Terminologia

Com’è facile comprendere, le migliaia di chilometri che dividono la Gran Bretagna e il continente nordamericano hanno aperto delle differenze nella lingua anche dal punto di vista terminologico. 

 

Anche in questo caso, elenchiamo gli esempi che è più importante conoscere:

Inglese britannicoInglese americano
holidayvacation
flatapartment
universitycollege
chipsFrench fries
biscuitcookie
chemistdrugstore
shopstore
footballsoccer
lorrytruck

 

Nomi collettivi

Tra le differenze che dividono inglese britannico e inglese americano c’è anche l’uso dei nomi collettivi. Mentre nell’inglese statunitense e canadese questi sono sempre singolari, nell’inglese britannico possono essere singolari o plurali, anche se la forma plurale è quella più comunemente usata. 

Facciamo un paio di esempi:

Inglese britannico: 

The team have won the match

The band are really good

My family live in Italy

Inglese americano:

The team has won the match

The band is really good

My family lives in Italy

 

Need e shall

La prossima differenza riguarda l’uso di due verbi ausiliari. Cominciamo con il verbo need. Nella sua forma negativa contratta needn’t, non viene quasi mai utilizzato nell’inglese americano, mentre è comune in quello britannico. In USA e Canada si preferisce la forma estesa do not need, seguita da to

Esempio:

Inglese britannico

You needn’t leave home so early

Inglese americano

You do not need to leave home so early

 

Per quanto riguarda il verbo shall, mentre quest’ultimo è raramente usato in inglese americano perché considerato troppo formale (viene sostituito da should will), è molto più comune in inglese britannico. 

Esempio:

Inglese britannico

Shall I go home?

Inglese americano

Should I go home?

 

Past simple present perfect

Inglese americano e britannico si differenziano anche per quanto riguarda la scelta di declinare un verbo al past simple o al present perfect. Mentre nell’inglese britannico quest’ultimo viene impiegato ogni volta che si descrive un’azione terminata da poco e comunque ancora rilevante nel presente, in quello americano spesso si predilige il passato semplice, specialmente se sono presenti gli avverbi yet, just, already.

Esempio:

Inglese britannico

Has your mother already come home?

Yes, she has just arrived.

Inglese americano

Did your mother already come home?

Yes, she just arrived.

 

Inglese britannico e americano non sono poi così diversi

Come ormai ti sarà chiaro, nonostante l’oceano che li divide, l’inglese britannico e quello americano non sono poi così diversi. Insomma, imparare l’inglese britannico ti apre le porte non solo della Gran Bretagna, ma anche degli Stati Uniti e di qualunque altro paese anglofono. 

10 modi di dire inglesi collegati al tempo meteorologico

10 modi di dire inglesi collegati al tempo meteorologico

Le espressioni e i modi di dire dicono moltissimo di una cultura, e l’inglese ne ha davvero moltissimi. Alcuni sono piuttosto simili ai nostri e derivano da una comune cultura europea, mentre altri sono totalmente diversi. 

È particolarmente divertente, a nostro avviso, studiare l’inglese scoprendo i tantissimi modi di dire inglesi sul meteo e le sue diverse manifestazioni. Vediamone 10 tra i più rappresentativi e utilizzati.

 

10 modi di dire inglesi collegati al meteo
 

To take a rain check

Questa espressione di difficile comprensione per chi è di madrelingua italiana significa semplicemente rimandare qualcosa, posporlo a un’altra occasione. Hai un appuntamento con un amica ma sei bloccata al lavoro? Let’s take a rain check!

 

Come rain or come shine

Tra i moltissimi modi di dire in inglese sul meteo non potevamo non includere questo, che significa “in qualunque condizione”. Simile al nostro “costi quel che costi”, ma con protagoniste le variazioni climatiche!

 

A storm in a teacup

In questo caso, l’espressione ha lo stesso significato del nostro “una tempesta in un bicchiere”, ma per gli inglesi non poteva non trattarsi di una tazza da tè!

 

Head in the clouds

Avere la testa tra le nuvole per gli anglofoni non significa essere distratti, come in italiano, ma bensì essere troppo ottimisti. Un modo di dire che può decisamente confonderci.

To be at cloud nine

Ecco un altro modo di dire inglese che ha come protagoniste le nuvole. In questo caso significa essere felicissimi, al settimo cielo come diremmo noi.

 

To be a breeze

Questa espressione significa essere facile, non richiedere particolari sforzi. Noi diciamo facile come bere un bicchier d’acqua.

 

Lightning fast

Veloce come un fulmine è un modo di dire che si utilizza anche alle nostre latitudini.

 

To steal someone else’s thunder

Espressione che evoca di certo scene mitologiche di divinità possenti e con manie di protagonismo, “rubare il tuono di qualcun altro” significa rubargli la scena, fare qualcosa al suo posto e prendersi tutti gli applausi. 

 

To rain at someone else’s parade

Quando qualcuno “piove alla tua parata” significa che ti ha rovinato la festa, ha distrutto un tuo momento di felicità e orgoglio.

 

To throw caution to the wind

L’ultima espressione della nostra lista significa letteralmente “gettare al vento la prudenza” e ovviamente si riferisce al fare qualcosa di folle e avventato.

 

Vuoi scoprire di più sulla lingua e la cultura del mondo britannico? Continua a leggere il nostro magazine o vieni a conoscere i nostri insegnanti esperti nella sede British Schools più vicina a te!

Cartoni animati in inglese: i 5 più imperdibili

Cartoni animati in inglese: i 5 più imperdibili

Imparare divertendosi non è una semplice espressione, ma una vera e propria filosofia di insegnamento per noi di British Schools. D’altra parte, lo dicono molti studi: il divertimento è importantissimo per migliorare le abilità cognitive e di conseguenza la nostra capacità di imparare.

Per questo, oggi vogliamo parlare dei 5 migliori cartoni animati in inglese per bambini e non solo, per aiutare grandi e piccini a familiarizzare con la lingua con l’aiuto di risate, colori e leggerezza. 

 

I 5 migliori cartoni animati da guardare in inglese

Vera e il regno dell’arcobaleno

Questa produzione canadese è disponibile su Netflix con 29 episodi pieni di fantasia e tenerezza. La protagonista, Vera, è una bambina con i capelli blu che in compagnia del suo migliore amico, il gatto Bartleby, e grazie ai poteri di un albero magico cerca di aiutare le creature del Regno Arcobaleno. 

Vera e il regno dell’arcobaleno è disponibile su Netflix in inglese, con o senza i sottotitoli, e in italiano.

 

Monsters & Co. la serie – Lavori in corso!

Disponibile su Disney +, la serie è un sequel del famosissimo film del 2001 Monsters & Co. In effetti, comincia proprio il giorno dopo la conclusione del film, nel quale un mondo di mostri che si affida alla paura degli esseri umani per produrre energia scopre che può ottenerne ancora di più dalle risate. 

La serie si occupa quindi della nuova fase di “riconversione energetica” dell’azienda Monsters & Co, con un’infinità di gag, personaggi divertentissimi e doppiatori d’eccezione come Billy Crystal, John Goodman e Henry Winkler (il mitico Fonzie di Happy days). Anche in questo caso, il cartone animato è disponibile in inglese con sottotitoli o meno, e anche in italiano.

 

Peppa Pig

La famosissima maialina è disponibile su Rai Play con 15 episodi in inglese ideali per i più piccini. Con le sue avventure, Peppa insegna valori come l’amicizia, il rispetto, l’amore per la famiglia, in una quotidianità allo stesso tempo fantastica e in cui i più piccoli possono immedesimarsi.  

 

SpongeBob SquarePants

Torniamo su Netflix per un cartone animato che non ha bisogno di presentazioni: la fortunatissima spugna marina creata dal disegnatore Stephen Hillenburg è in onda dal 1999, e da allora guadagna fan di tutte le età, incantati dalle sue buffe avventure nella città di Bikini Bottom. 

 

Leo the truck

Questo cartone animato disponibile in inglese sul canale YouTube KidsFirstTV farà la gioia di tutti quei bambini e bambine che amano giocare con le macchinine, i camion, le ruspe, i robot e tutti gli altri mezzi meccanici. 

 

Imparare l’inglese con i cartoni animati è certamente divertente, ma è molto più efficace nell’ambito di un programma di apprendimento strutturato e pensato apposta per i più piccoli. Scopri i nostri corsi!

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Anche se è incalzato da vicino dal mandarino, l’inglese rimane ancora oggi la lingua più parlata al mondo sommando persone madrelingua e soprattutto non madrelingua. Con ben 1,5 miliardi di persone che parlano inglese, ma solo 400 milioni che lo parlano come prima lingua, è la lingua di gran lunga più utilizzata negli scambi internazionali. 

Ma come ha fatto una lingua che fino a 500 anni fa era parlata solo da pochi milioni di persone che abitavano un arcipelago al largo del Nord Europa a diventare uno strumento di comunicazione globale? La risposta è nella storia. 

 

Il colonialismo: il trampolino di lancio della lingua inglese

Partiti su navi cariche di armi alla ricerca di nuove rotte commerciali, materie prime e schiavi, gli inglesi fondarono un impero immenso. Nel corso di quasi quattro secoli, i possedimenti coloniali dell’Impero Britannico inclusero territori che andavano dai più remoti arcipelaghi del Pacifico fino alle propaggini più settentrionali del Canada, attraversando l’Africa da Nord a Sud, punteggiando il Mediterraneo e, naturalmente, inglobando anche buona parte dell’Asia meridionale.

L’inglese divenne così forzatamente la lingua dell’amministrazione, della politica e dei commerci di una moltitudine di popoli ai quattro angoli del globo, in quello che era noto come l’impero su cui il sole non tramonta mai. 

Ma tra le colonie inglesi ce n’era una destinata a condurre una vittoriosa ribellione e a strappare alla madrepatria il ruolo di principale ambasciatrice della lingua inglese nel mondo. Parliamo degli Stati Uniti.

 

L’ascesa degli Stati Uniti 

Anche se i celebri padri pellegrini fondatori di una delle primissime colonie su territorio americano provenivano da Plymouth, in Inghilterra, la realtà è che quando gli Stati Uniti si separarono dalla corona inglese e conquistarono l’indipendenza erano molte le lingue parlate sul loro territorio. Oltre alle lingue dei nativi, c’erano lo spagnolo, il francese, il tedesco, l’olandese e molte altre. 

Il nuovo paese, però, aveva bisogno di unità linguistica, e si decise così di optare per la lingua parlata dalla maggioranza a discapito di tutte le altre. Per riuscire nell’impresa di costruire un paese anglofono, molti stati della federazione americana arrivarono addirittura a proibire di insegnare altre lingue, persino in ambito domestico. 

Fu così che quando l’impero britannico piano piano si dissolse, grazie a un altro immenso e potente paese la lingua inglese continuò ad essere appresa e parlata ovunque nel mondo: nelle istituzioni internazionali, nelle grandi università, nel mondo della finanza, in quello della musica e via dicendo. 

Grazie all’influenza della cultura nordamericana, l’inglese continua ad essere la lingua franca più usata per superare le barriere nazionali, che sia per fare affari, fare ricerca o andare in vacanza in un altro paese.

 

In futuro l’inglese sarà ancora la lingua più parlata al mondo?

Chi può dirlo! Di certo, continuerà ancora ad esserlo per molto tempo, come dimostrano le centinaia di migliaia di scuole e corsi di inglese che esistono nel mondo, in cui persone native delle lingue più disparate imparano a usarlo per lavorare, studiare, viaggiare o comprendere i testi delle loro canzoni preferite.

Vuoi apprendere l’inglese da zero o migliorare il tuo livello? Con British Schools hai un’offerta completa di corsi adatti ad ogni esigenza. Contattaci per saperne di più!